Italia da scoprire

Piemonte: il fascino discreto di Casale Monferrato

Meta ideale per un week end, la città ha molti tesori nascosti da scoprire. Vi conquisteranno.

10 Feb 2022 - 06:00
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© Ente del Turismo  | Casale Monferrato
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Casale Monferrato, in Piemonte, è una perla italiana tutta da scoprire e da vivere, fra tesori d’arte e storia, vini eccellenti e piacevolezza della tavola. Il punto di partenza ideale per andare alla scoperta del Monferrato e dei suoi vini superlativi. Un’occasione in più per visitarla e trascorrerci magari un piacevole week end è il Mercato dell’antiquariato, che si tiene la seconda domenica del mese. Ecco le cose da non perdere. 

L’incantevole centro storico - Casale Monferrato è tra le città piemontesi più ricche di storia ed arte, dato che è stata a lungo capitale di marchesato e piazzaforte fra le più munite d’Europa. Questo passato glorioso si legge nel suo incantevole e vivace centro storico, dove palazzi e chiese barocchi si alternano a caffè, ristoranti, trattorie, piccoli negozi di classe. Lo si visita senza fretta, fra piazze e portici, ammirando l’alta Torre Civica simbolo della città e sostando nella cinquecentesca chiesa di S. Ilario dove è custodita la cosidetta “copia autentica della Sindone” conservata a Torino, eseguita nel 1643.

La policromia del Duomo – In centro si trova anche la stupenda basilica di Sant’Evasio, duomo cittadino d’origine romanica: è l’edificio più antico della città dato che è stato consacrato nel 1106 ed una delle più imponenti chiese romaniche italiane. Incantano il grandioso nartece che precede l’entrata, dove i restauri hanno portato alla luce resti di affreschi e colonne romane, la sfilata delle colonne a fasce bianche e grigie che dividono le 5 navate, il grande crocifisso duecentesco che pende dall’arco davanti al presbiterio realizzato in legno rivestito da lamine d’argento e decorato con cristalli colorati, i resti di mosaici appartenenti al pavimento della primitiva costruzione ora sistemati sulle pareti del deambulatorio.

I tesori della Sinagoga - Poco lontano, un tesoro nascosto di Casale nel cuore del vecchio Ghetto, ovvero la Sinagoga cinquecentesca considerata fra le più belle d’Europa. Dietro la semplice facciata, cela una ricchissima sala di preghiera barocca decorata con elaborati stucchi: il suo splendore testimonia l’importanza della comunità ebraica casalese, che nel periodo napoleonico divenne sede del concistoro e ebbe un ruolo di direzione in tutto il Piemonte e nel Nizzardo. I suoi matronei ospitano l’interessante Museo di arte e storia antica ebraica e il seminterrato l’insolito Museo dei lumi, con decine di opere di artisti contemporanei (ad iniziare da Emanuele Luzzati) che hanno interpretato in modo originale il tema della Lampada di Hannukkah, il tradizionale candelabro ebraico a 9 braccia.

La Gipsoteca Bistolfi - Al piano terreno del Museo Civico, la Gipsoteca (dal greco Gypsos, gesso) di Leonardo Bistolfi (1859 - 1933), ospita oltre 170 opere tra terrecotte, disegni, plastiline, bozzetti e modelli in gesso, alcuni marmi e bronzi dell’artista casalese, uno dei maggiori interpreti, a livello internazionale, del Simbolismo. Tali materiali permettono di comprendere le diverse fasi del procedimento artistico di Bistolfi, dal bozzetto in terracotta in cui lo scultore fissava con immediatezza la prima intuizione, al successivo bozzetto in gesso, al modello definitivo che concretizzava l'idea finale e costituiva l'effettiva realizzazione dell'opera, prima della sua trasposizione in marmo o in bronzo. 

I Krumiri, dolci doc di Casale – In centro, tappa d’obbligo è alla storica pasticceria Rossi, che sforna da generazioni i tipici biscotti nati e brevettati a Casale. Di pasta frolla, con l’inconfondibile zigrinatura, sono piegati ad arco in maggio ai baffi a manubrio di re Vittorio Emanuele II. La loro nascita, avvolta da un alone di leggenda, pare risalga al 1878, quando Domenico Rossi invitò un gruppetto di amici ad assaggiare un nuovo dolce: erano così buoni da meritarsi il nome di krumiro, derivato da quello di un liquore allora molto in voga.

A pranzo in Accademia – Scoprire cosa si celi dietro l’elegante facciata di uno dei palazzi settecenteschi che connotano il centro di Casale e viverne le ovattate atmosfere: è possibile a palazzo Gozzani di Treville, dal 1837 sede dell’Accademia Filarmonica e da tempi più recenti del raffinato ristorante Accademia dove, tra stucchi e affreschi, si fa uno straordinario percorso del gusto fra cibi e vini di queste terre. E’ l’indirizzo perfetto, fra una visita e l’altra, per un lunch veloce ma non banale, un aperitivo con fantasiosi cocktails accompagnati da assaggi della cucina e per un’indimenticabile a cena, dove gustare i piatti della giovane chef Daniela Palestro, equilibrata armonia tra storia, presente e futuro. Il tutto sotto la guida attenta di Nicola Mecca, professionista dell’accoglienza e appassionato di vino, bollicine e birre artigianali.

Il Castello – Affacciato sulla grande e omonima piazza, il Castello connota la zona di Casale affacciata sul fiume Po, lungo il quale si snodano piacevoli passeggiate. Edificato nel 1352 da Giovanni II Paleologi, è anche chiamato Castello dei Gonzaga, di cui fu dimora fino alla seconda metà del Cinquecento, divenendo poi fortezza. Se ne visitano alcune parti. Si tratta di uno dei meglio conservati esempi di architettura fortificata del periodo, ora importante polo culturale per la città.

Mercatino dell’antiquariato – E’ fra i più importanti del Nord Italia e si tiene ogni seconda domenica del mese al Mercato Pavia, struttura in stile liberty incastonata nel cuore della città, tra il Castello e la riva sud del Po. Vi partecipano oltre 300 espositori. Solitamente vi è abbinato il Farmer Market, il mercatino dei prodotti monferrini a Km zero, e durante la giornata il Comune attiva l’iniziativa “Casale Città Aperta”, che  permette di visitare gratuitamente i principali monumenti della città.

Per maggiori informazioni: www.alexala.it
 

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