© Istockphoto | Serralunga d'Alba
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Alla ricerca di buoni sapori e del buon bere, tra antichi castelli e borghi suggestivi
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Il Piemonte è una terra vocata al vino e alla viticoltura. Alcune piccole città vantano una tradizione vitivinicola così antica da essere entrata far parte della cultura stessa del luogo. Le Langhe e il Roero sono zone collinari, le cui alture sono spesso dominate da castelli di antica origine, molti dei quali restaurati e visitabili, mete interessanti per gli enoturisti.
Serralunga d'Alba, nel territorio Cuneese, è un piccolo borgo di grande suggestione, tra colline e dolci ondulazioni interamente coltivate a vite. Il paese è dominato da un imponente castello trecentesco, uno degli esempi meglio conservati di architettura medievale piemontese, divenuto simbolo del borgo dal quale si gode uno splendido panorama.
Un altro piccolo centro che costituisce una terrazza naturale sulle colline circostanti è La Morra, terra del Barolo e di altri vini di grande prestigio. Il vitigno Nebbiolo (dal quale si ottiene appunto il Barolo) è citato per la prima volta in un documento locale risalente all’anno 1402. Il borgo offre ai visitatori stradine caratteristiche e una splendida torre campanaria risalente al 1710 e, soprattutto, una nutrita serie di cantine storiche, tutte da visitare per scoprire i pregiatissimi vini locali.
Sempre nelle Langhe e quindi in un contesto paesaggistico caratterizzato da colline e vigneti, sorge Neive. Il suo centro storico conserva un impianto medievale, con una splendida Torre dell’Orologio e alcuni resti dell’'antico ricetto. Il locale castello è andato invece completamente distrutto.
Restando in provincia di Cuneo, non si può non parlare di Saluzzo, uno dei centri più grandi della zona. La cittadina sorge ai piedi del Monviso, la montagna da cui nasce il fiume Po. La città conserva molte testimoniante del periodo medievale, tra cui la Castiglia, antica residenza fortificata edificata alla fine del '200, e successivamente ampliata nei secoli successivi: oggi ospita il Museo della Civiltà Cavalleresca.
È il paese a prendere nome dal vino o viceversa? Nel caso di Barolo, è vera la seconda ipotesi, ovvero è il borgo a dare il nome al vino. Questo piccolo centro di appena 800 abitanti è patria di uno dei vini più preziosi e apprezzati al mondo. Il centro è un vero gioiello architettonico: sorge su altopiano a forma di sperone e conserva fino ad oggi il suo impianto medievale, dominato dal maestoso castello, le cui origini risalgono al X secolo. La struttura originaria è stata rimaneggiata più volte nel corso dei secoli, con ampliamenti e ristrutturazioni volute dai diversi proprietari che vi si sono succeduti e lo hanno trasformato fino a farne una splendida residenza nobiliare.
Come dice il nome stesso, il piccolo borgo Grinzane Cavour era proprietà della famiglia dei Conti di Cavour che qui avevano costruito il loro castello. Il maniero, edificato nel XIII secolo, ha subito varie modifiche architettoniche e ospita oggi la sede del Museo Etnografico sulla civiltà contadina e dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour.
Anche Cherasco ha origini che risalgono al Medioevo: fondata nel 1247 circa per volontà di un vicario imperiale di Federico II di Svevia, il borgo ha vissuto una nuova fase di splendore nel Cinquecento. Una delle cose più interessanti da visitare è Palazzo Salmatoris, che oggi ospita mostre d’arte ed è sede di un centro culturale.
Nel 2017 ospitava appena 68 abitanti: è il più piccolo comune delle Langhe e uno dei più piccoli d’Italia, ma è molto apprezzato e visitato dai turisti e dai cultori del buon bere. Dall’alto di una posizione isolata e panoramica, Bergolo conserva un impianto tipicamente medievale. A causa del selciato che pavimenta le strade e delle case costruite in arenaria, è conosciuto anche con il nome di “paese di pietra”.