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Rovigo e la sua provincia: tanti tesori poco conosciuti

Dalla preistoria agli etruschi, dal '500 Risorgimento, storia e paesaggi straordinari

01 Ott 2018 - 08:00

I dintorni di Rovigo, città del Veneto la cui provincia confina con l’Emilia Romagna, fanno parte di quel patrimonio artistico culturale di cui talvolta si ignora la grandezza e unicità. Una zona ricca di sorprese piacevoli, che comprende tra l’altro il magnifico Parco del delta del Po.

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© ente-del-turismo
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Un territorio, quello di Rovigo e della sua provincia, dove storia e natura, tradizione e innovazione si fondono in un territorio ricco di eccellenze ancora poco conosciute, alla scoperta di un turismo capace di sorprendere diversamente nelle varie stagioni.

Villa Badoer - A soli 16 km da Rovigo è possibile raggiungere Fratta Polesine dove si trova Villa Badoer, progettata da Antonio Palladio e costruita tra gli anni 1556-1563 su commissione di Francesco Badoèr. È la prima villa in cui l'architetto vicentino utilizza pienamente un pronao con frontone in facciata. Le sale del piano nobile sono finemente decorate da grottesche scaturite dalla fantasia di Giallo Fiorentino. L'edificio, insieme alle altre ville palladiane del Veneto, è inserito dal 1996 nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Fratta e la preistoria - Vale la pena visitare anche il Museo Archeologico Nazionale di Fratta, inaugurato nel 2009 presso le Barchesse di Villa Badoer. Rappresenta l’esito di oltre 40 anni di ricerche in Polesine, in particolare relativa alla tarda età del bronzo. I materiali esposti, sicuramente tra i più considerevoli in ambito europeo, sono riconducibili ai villaggi che popolano l’antico fiume tra il XII e il X secolo a.C. Il nucleo di manufatti più importanti risalgono al villaggio di Frattesina e alle due necropoli ad essa correlate rinvenute in località Narde e Fondo Zanotto. Fratta è terra di Risorgimento ed ogni secondo weekend di novembre viene rievocato l’evento storico di una cena carbonara a Villa Grimani Molìn Avezzù e la festa di San Martino la domenica.

Dal ‘500 a Matteotti - Poco lontano ecco Villa Grimani-Molin-Avezzù, col suo prezioso ciclo di affreschi e la sua magnifica architettura risale al XVI secolo. Gli ambienti interni presentano una decorazione ad affresco basata principalmente sui temi dell’amore e della fecondità. Da non perdere la Casa Museo Giacomo Matteotti, recentemente restaurata nelle strutture e negli arredi, ospita eleganti e sobrie ambientazioni originali nei primi due piani e nel sottotetto l’ampia e approfondita sezione documentaria. La Casa Museo, permette di immergersi, nella vicenda umana e politica di Giacomo Matteotti, straordinario protagonista della storia italiana del novecento.

Veronese e Tintoretto - Lendinara, a circa 10 km da Rovigo. Da visitare assolutamente il Santuario della Beata Vergine del Pilastrello, luogo di devozione mariana sia in passato che tutt’oggi, sviluppatasi già a partire dal ‘500 attorno ad una scultura lignea della Beata Vergine con il Bambino e arricchitosi di una ricca collezione di opere d’arte di Paolo Veronese, del Tintoretto e degli scultori veneziani Morlaiter e Marchiori.

Il centro storico di Lendinara - Da non perdere, a Lendinara, anche la piazza Risorgimento, piazza principale con l’antica ed elegante Torre dell’Orologio e l’imponente Palazzo Pretorio (XV sec.), Palazzo Malmignati, il Teatro Ballarin che ha un programma di spettacoli di tutto rispetto e un altissimo numero di abbonati e Palazzo Boldrin che è oggi sede della Cittadella della Cultura. Su tre piani sale meeting di varia capacità e testimonianze del Risorgimento. Infine, da ricordare anche Villa Dolfin-Merchiori con un parco immenso che d’estate diventa teatro di spettacoli all’aperto.

La villa dei Carbonari - Ritornando verso Rovigo in una piccolissima frazione di Villamarzana, si scorge Villa Cagnoni Boniotti, un luogo affascinante per cerimonie, concerti ed eventi aziendali. Secondo alcuni documenti, l’anno di costruzione del complesso risalirebbe al 1589. La Villa, inoltre, venne utilizzata dai Carbonari, che hanno lasciato tracce evidenti: durante i lavori di restauro sono merse tracce dell’esistenza di un tunnel segreto che corre sotto la Villa e si narra che esso continuasse sino a raggiungere Fratta Polesine.

Adria, fondata dagli Etruschi - Da Rovigo andando verso est si può visitare Adria, cittadina antica che ha dato il nome al Mare Adriatico. Fondata dagli Etruschi, è tra le città più antiche del Veneto (X – VI a.C.), porto di fiume, punto strategico dei trasporti fluviali dell’era paleo veneta. Qui sarà possibile la visita guidata al Museo Archeologico Nazionale che raccoglie preziosi reperti di arte greco-romana-etrusca ed una passeggiata nel centro storico, per concludere con la Cattedrale dei SS. Pietro e Paolo e la suggestiva Cripta.

Dove nascono le giostre - Anche il piccolo comune di Canaro, a 20 km da Rovigo, vale una sosta per visitare il MUVIG, nuovo museo virtuale dedicato alle opere di Benvenuto Tisi da Garofolo che qui, grazie ad installazioni multimediali, si possono ammirare in un percorso suggestivo, particolarmente adatto alle scolaresche. Infine va menzionato il Museo della Giostra di Bergantino, a 50 km da Rovigo, nell’Alto Polesine, che assieme a Melara costituiscono il cuore pulsante del distretto della giostra dove sapienti mani artigiane, contaminate da tecniche di ingegneria aerospaziale, costruiscono giostre per i parchi divertimento di tutto il mondo.

Per informazioni: www.rovigoconventionbureau.com

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