A piedi, in bici, in barca, in treno per un viaggio alternativo
di Nadia BaldiUna vacanza fuori dalle rotte consuete porta il nostro viaggiatore sul Lago d’Iseo, in Lombardia, a visitare senza fretta per questi luoghi a piedi, in bicicletta, in treno, in barca, riempiendo gli occhi dei colori dorati dell’autunno e ad assaggiando calici di spumanti Franciacorta, che vengono prodotti proprio qui.
Entriamo ad Iseo, iniziamo con un trekking leggero in paese: ad accoglierci ci sono due strutture imponenti che ne svelano immediatamente l’origine medievale, il Castello di Iseo, del XII secolo, e il Palazzo dell’Arsenale, che fu prima magazzino, poi residenza della nobile famiglia degli Oldofredi e poi carcere fino a non molto tempo fa. Rimanendo nel centro storico arriviamo alla Pieve di Sant’Andrea, dal campanile romanico del XII secolo, una vera rarità architettonica, che rivela l’origine lombarda delle sue maestranze. Sulla facciata destra della chiesa si trova l’arca gotica di Giacomo Oldofredi (XIV secolo) signore di Iseo e della Franciacorta, colui che fece erigere le mura di Iseo. Delizioso il passeggio lungo la riva del lago dal porticciolo alla vecchia filanda (oggi corte di botteghe) per ammirare il corno di Predore tuffarsi in acqua, l’isoletta di S.Paolo e Monte Isola, e la penisola del Montecolo. All’orizzonte si erge il monte Guglielmo, alto 2000 metri, estremità nord del lago. Per una cena gourmet assaggiando le ricette ispirate ai prodotti locali, come il pesce lacustre, bisogna fermarsi al ristorante “Bella Iseo”, a Iseo, la cui terrazza affacciata sul lago rende ancor più emozionante ogni piatto, mentre per i brindisi non potrà mancare lo spumante di queste terre, il Franciacorta Docg.
Da Iseo il nostro viaggiatore può imbarcarsi su un battello oppure su un motoscafo a noleggio che lo conduca alla scoperta del lago dall’interno. Un primato innanzitutto: Monte Isola è l’isola lacustre più alta d’Europa coi suoi 600 metri di altezza. Avvicinandosi via mare pare imponente, una montagna in mezzo al lago, con accesso vietato alle auto. I borghi di quest’isola sono considerati fra i più belli d’Italia. Si approda a Peschiera Maraglio, antico paese di pescatori e di artigiani, dove si producono reti per la pesca e la caccia (oggi anche quelle sportive, comprese quelle per i campi da calcio). Il borgo è caratteristico con antiche viuzze che salgono ripide verso la montagna. Da questa posizione si possono percorrere due itinerari: uno attorno all’isola, l’altro fino al suo apice. Il primo si può fare in qualunque stagione dell’anno, imboccando verso Sensole in mezzo a incantevoli ulivi fino a Menzino, Sinchignano, Siviano, Carzano e di nuovo Peschiera. Il 29 ottobre prossimo questo bel girotondo sarà guidato dalla “Camminata tra gli olivi”, un trekking suggestivo di circa 9 km intorno all’isola, con visita al frantoio di Carzano e degustazione dell’olio extravergine di oliva locale. L’altro itinerario prevede l’attraversamento di tutto il paese di Peschiera verso nord, fino a quando la strada comincia a salire fino a Senzano, con una estesa vista panoramica. Si prosegue verso Cure, poi verso il santuario della Madonna della Ceriola (XVII sec.), fino alla cima di Montisola.
La crociera proseguirà se possibile fino a nord, sull’altra sponda, per arrivare a vedere gli “orridi”: nel tratto tra Riva di Solto e Castro il nostro viaggiatore rimarrà a bocca aperta di fronte a queste imponenti rocce disposte in verticale a picco sull’acqua, i cosiddetti orridi, sorprendenti manifestazioni naturali dal grande fascino.
Si rientra sempre via acqua passando da Clusane, luogo dall’atmosfera antica e rustica, per fermarsi a godere qualche attimo incantato in riva al lago; poi si raggiungerà l’Araba Fenice Hotel – uno degli Chateaux & Hotels Collection, il brand alberghiero presieduto da Alain Ducasse - affacciato romanticamente sul lago a Pilzone-Iseo e realizzato all’interno di un elegante ed imponente palazzo del XIX secolo, all’interno delle cui suite il nostro viaggiatore perderà il senso del tempo varcando la soglia della Spa privata. Di buon mattino tutti in sella ad una bicicletta per scoprire un’altra parte del territorio lungo la pista ciclabile della Valcamonica oppure sempre da Pilzone (questo piccolo borgo è noto per la curiosa storia della pianta di fico che cresce da anni sulla cupola del campanile della parrocchiale) si può iniziare il percorso sull’Antica Via Valeriana: una mulattiera che ha rappresentato per millenni il passaggio obbligato verso nord e verso la Valtrompia. Non sarà necessario percorrerla tutta a piedi (arriva fino a Pisogne), perché ogni domenica sulla storica ferrovia panoramica transita il treno dei sapori, che può aiutarci per lunghi tratti e deliziare i nostri palati (http://trenodeisapori.area3v.com).
Per maggiori informazioni www.iseolake.info