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Viaggio a Scheggino, borgo medievale in provincia di Perugia, tra relax, buon cibo, tradizioni e un turismo artistico e spirituale da lasciare senza fiato
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L’Umbria è una terra dominata da paesaggi e panorami silenti, di una tranquillità confortante ma anche di una bellezza capace di esplodere improvvisamente con la forza e l’unicità della storia, dell’arte, della spiritualità e del misticismo. Sono squarci poderosi e sorprendenti quelli che si aprono davanti agli occhi del turista. Sono anche lampi di serenità a pace dati dal ritrovarsi immersi nella quiete della natura più autentica. “Torre del Nera” offre la possibilità di vivere e godere di tutto questo, grazie a un’esperienza rigenerante per lo spirito e affascinante per mente, occhi e corpo.
“Torre del Nera Albergo diffuso e Spa” apre spazi di relax e fuga dalle abitudini quotidiane a Scheggino, un antico borgo medievale, edificato nel XII secolo, in provincia di Perugia e a dieci minuti di viaggio da Spoleto. Gli alberghi diffusi in Italia sono 280: si tratta di strutture ricettive situate, appunto, in borghi nel mezzo dei quali si trovano camere e appartamenti decentrati rispetto a un hotel standard. Proprio per questo, è un albergo totalmente immerso nella realtà circostante. Per poter essere considerati tali, queste strutture (nate per la prima volta in Friuli dopo il terremoto del 1976) devono sorgere in zona abitate da almeno 400 persone e dove sorgano e siano in funzione attività locali come ristoranti, drogherie, farmacie. Devono dislocarsi, insomma, e integrarsi nel bel mezzo della vita locale.
Nel cuore della Valnerina - E l’albergo “Torre del Nera” sorge in un’area, quella della Valnerina, dominata dal richiamo medievale del suo borgo, dal profumo del tipico tartufo nero e dall’effetto solenne, silenzioso ma prepotente di una natura che fa da vera padrona di casa. Il merito di aver ridato vita e respiri all’antico borgo appartiene alla famiglia Giannattasio, proprietaria di Iterchimica, azienda bergamasca leader nel mercato degli additivi per asfalti, che ha sapientemente modernizzato, rispettandola per valorizzarla, la storia e la tradizione di una terra e di una popolazione, mettendo a disposizione la voglia e la determinazione nel far conoscere luoghi magici e magari non così conosciuti. Un esempio concreto di come la forza dell'impresa italiana possa fare da traino alle bellezze turistiche e incontaminate del nostro Paese.
Dimore di duchi e duchesse - Così a Scheggino sono stati costruiti sedici appartamenti, un tempo dimore di duchi e duchesse, sparsi tra i vicoli acciottolati del borgo e decorati con maioliche, pietra viva, travi a vista e cotto, in omaggio alla tradizione umbra, e dodici camere per un’esperienza resa ancor più intensa e speciale dalla presenza di un ristorante e di una Spa. Proprio quest’ultima permette di aprire una parentesi di puro piacere con i suoi 400 mq di benessere affacciati sui colli rigogliosi di Scheggino: piscina con acqua riscaldata tra i 28 e 34°, idromassaggio, sauna finlandese, bagno turco, stanza del sale Halos, area relax con tisaneria e un giardino terrazzato offrono al visitatore momenti indimenticabili per ritrovare la pura essenza del piacere e della cura di sé stessi.
Trekking e rafting - “Torre del Nera” è la meta per chi non teme di confrontarsi con attività sportive come il trekking lungo i cammini di san Francesco o di san Benedetto, il rafting sui fiumi, passeggiate a cavallo tra i colori che dipingono le distese di lenticchie durante la fioritura. E' il posto giusto per chi vuole perdersi nel tempo e della bellezza di città e luoghi-simbolo distanti solo pochi chilometri e che rappresentano l’eccellenza del turismo italiano in fatto di arte, cultura, storia e gastronomia.
A due passi da Perugia, Orvieto, Assisi e Narni - In poco tempo, infatti, da Scheggino ci si può ritrovare di fronte all’imponenza del Duomo di Orvieto, uno dei maggiori capolavori dell’architettura gotica, o alle bellezze sotterranee di Narni, con i suoi segreti, i suoi silenzi e patrimoni artistici nascosti capaci di sorprendere. Senza dimenticare il fascino mai banale di Perugia e di Spoleto e il richiamo senza tempo di Assisi, luogo unico al mondo per il lascito architettonico, artistico e spirituale di San Francesco e Santa Chiara, che si avverte e si respira addentrandosi nelle storiche vie della città come entrando negli edifici-simbolo del loro percorso.
La Scarzuola: pronti a lasciarvi sorprendere? - E infine c'è una possibile, e in realtà imperdibile, tappa a La Scarzuola, a Montegabbione in provincia di Terni. Come si descrive La Scarzuola? E’ un sito francescano (dove fu costruito un convento nel 1218) ma è anche un luogo in cui l’architetto milanese Tomaso Buzi, che nel 1956 acquistò e restaurò il complesso conventuale, ha dato vita al suo progetto visionario e perfettamente, anche se non per forza intuitivamente, integrato con la storia e l’essenza di San Francesco. Qui, infatti, l’architetto iniziò a progettare la sua città ideale in un complesso architettonico, dai richiami teatrali, che ambisce ad avvicinare e sintetizzare sacro e profano. La Scarzuola è un luogo, ora gestito e “spiegato” ai visitatori da Marco Solari, in cui sospendere temporaneamente l’idea che abbiamo del mondo e di noi stessi, con la sola aspirazione di lasciarsi sorprendere. Uno spazio intriso di simbolismo, filosofia, misticismo e ricerca di un’identità, la propria, che segua esclusivamente coraggio, inclinazioni e sogni. L’atmosfera onirica e sognante non è un dettaglio, anzi, è un aspetto concreto e quasi tangibile.