© Ente del Turismo | Serre di Rapolano
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Un sacco di belle sorprese per i visitatori di un piccolo, splendido paesino delle Crete Senesi
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Immersa nel paesaggio senza tempo delle Crete Senesi e tappa strategica fra Siena, Arezzo, la Val d’Orcia, Pienza e la zona del Lago Trasimeno, Rapolano Terme accoglie i visitatori con un territorio ricco di sorprese soprattutto per chi cerca relax e benessere. Dal suo sottosuolo infatti, sgorgano acque termali cariche di proprietà benefiche che conobbe anche Giuseppe Garibaldi nel 1867.
Tra le risorse locali meritano una menzione il travertino e l’olio extravergine d’oliva, che trova memoria e valorizzazione nel Museo dell'Antica Grancia e dell'Olio a Serre di Rapolano. Accanto a loro alcuni luoghi particolari che ci accompagneranno in dieci tappe, insieme a un assaggio gastronomico.
Il centro storico - Centro di origine medievale situato lungo il raccordo autostradale Siena-Bettolle (A1), Rapolano Terme accoglie i visitatori con un piccolo centro storico che merita una passeggiata. L’accesso principale è da Porta dei Tintori, che risale al XIV secolo e, nelle vicinanze, è possibile vedere resti delle mura medievali con le torri circolari costruite dai Senesi durante il Trecento.
Museo dell’Antica Grancia e dell’olio - Prima di ripartire da Serre di Rapolano non dimenticate una visita al Museo dell’Antica Grancia e dell’olio, luogo ricco di storia e tradizione dove è possibile ripercorrere le fasi dell’olivicoltura e della frangitura riscoprendo anche l’antica funzione di granaio e dispensa che questo luogo aveva per l’ospedale senese di Santa Maria della Scala.
Le terme etrusco-romane - Rapolano Terme evoca nel suo nome benessere e relax. Ad accogliere chi cerca una pausa sono oggi due strutture: San Giovanni, con gestione privata, e le Terme Antica Querciolaia, a partecipazione pubblica. Le acque termali di Rapolano Terme sgorgano dal sottosuolo a una temperatura di 39-40 gradi e sono acque sulfuree-bicarbonato-calciche, con grandi quantità di calcio, magnesio, sodio e potassio.
Giuseppe Garibaldi alle terme di Rapolano - L’eroe dei due mondi arrivò in territorio rapolanese l’11 agosto 1867 e si recava ogni mattina ai bagni dell’Antica Querciolaia di Rapolano per curare i postumi della ferita riportata nella battaglia di Aspromonte, come testimonia anche la vasca in travertino dove si curava.
Serre di Rapolano - A pochi chilometri dal capoluogo, si trova l’altro centro abitato del comune rapolanese, Serre di Rapolano, un piccolo borgo ancora circondato dalle antiche mura e dove ancora si respira un’atmosfera medievale. Atmosfera che si fa ancora più forte il secondo e il terzo fine settimana di maggio in occasione di Serremaggio, manifestazione di rievocazione storica.
Il sito archeologico di Campo Muri - Rapolano Terme affonda le sue origini in epoca etrusco-romana, come testimonia il complesso termale risalente a quell’epoca in località Campo Muri, datato intorno al terzo secolo avanti Cristo. Il sito archeologico venne individuato negli anni '70 con l'inizio dell’attività estrattiva e da allora l’area è stata al centro di alcune campagne di scavo che hanno consentito di ricostruire buona parte del sito, esteso per circa 8 mila metri quadrati, e la presenza di acque termali.
Casa Pulselli - Fu qui che, nel 1873, nacque Edoardo Pulselli, studente di ingegneria elettronica e figlio di un artigiano del paese. Pulselli, grazie ai suoi studi, permise a Rapolano di essere tra i primi Comuni italiani illuminati ad acetilene, all’inizio del Novecento, e nel corso della sua vita conobbe e collaborò anche con Guglielmo Marconi.
I tre teatri - Per chi ama cultura e teatro, a Rapolano Terme c’è una triplice offerta: con il Teatro del Popolo nel capoluogo, il Teatro “Giuseppe Verdi” e il Teatro Gori a Serre di Rapolano. Il Teatro Gori Martini, chiamato anche Teatrino per le piccole dimensioni, fu ricavato a fine Ottocento da un edificio a ridosso della cinta muraria del paese, in locali adibiti un tempo a granaio.
Il borgo "fantasma" - Chi arriva a Rapolano Terme non può partire senza aver visto, anche solo da lontano, il borgo “fantasma” di Poggio Santa Cecilia, un luogo incantato e quasi surreale. Attualmente è abbandonato ma il Comune sta cercando di renderlo visitabile, in collaborazione con la proprietà privata, per offrire una nuova attrattiva turistica e valorizzare questo luogo.
La focaccia rapolanese – La focaccia di Rapolano è un dolce tradizionale fatto con due dischi di pasta frolla e mandorle uniti da una golosa crema pasticcera. Ogni famiglia rapolanese la realizza in maniera diversa e ha il suo segreto che la rende unica.
Per maggiori informazioni: www.comune.rapolanoterme.si.it