© Ente del Turismo | Vallagarina, Lago di Cei
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Foreste multicolori. Laghetti su cui si specchiano le Dolomiti. Gustose tappe enogastronomiche.
© Ente del Turismo | Vallagarina, Lago di Cei
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Camminare nei boschi nelle settimane d’autunno assicura un’emozione continua e ad ogni passo la sorpresa di nuovi giochi di luci e riflessi. E l’occhio sembra perdersi nella incredibile bellezza e nella varietà delle tonalità accese che pennellano la vegetazione
I boschi del Trentino non finiscono mai di sorprendere. E sotto il cielo terso e limpido dei mesi autunnali, lo spettacolo, è dato dall’autentica esplosione di colori della vegetazione. Si cammina respirando l’aria più frizzante, circondati dalle pennellate accese che virano dal rosso vivo al giallo, all’ambra, in base alla composizione della vegetazione. Per tutti gli appassionati di fotografia e di outdoor un’occasione per ammirare scorci unici durante una passeggiata o un’escursione in mountain bike. Scarpe e abbigliamento da trekking, la macchina fotografica a tracolla o lo smartphone a portata di mano, e ci si immerge nella magia del “foliage” e della montagna autunnale.
Il Garda trentino è un tripudio di colori che trasforma i boschi e i versanti delle montagne attorno al grande lago in vivaci quadri, uno spettacolo da ammirare mentre si cammina o si pedala nella natura. Tra i luoghi da non perdere c’è il Lago di Tenno, dove l’autunno regala scorci indimenticabili da fissare in uno scatto e nella memoria. Dal vicino borgo medievale di Canale di Tenno ci si può poi incamminare verso le faggete della Sella del Calino e il vicino rifugio San Pietro o, ancora, spingersi sui sentieri che da Nago salgono verso il Monte Altissimo per osservare il mutare della natura attraverso le stagioni. Sopra la Vallagarina, si cammina tra i colori delle faggete e delle foreste di conifere che circondano il piccolo Lago di Cei. Immagini da catturare percorrendo l’itinerario attorno al lago o lungo il percorso nel bosco fino alla antica chiesetta di S. Martino in Trasiel, costruzione di origine barbarica, sorta sui resti di un castelliere preistorico. Sull’Altopiano della Paganella un facile ed emozionante percorso adatto a tutta la famiglia si sviluppa nei boschi di faggi all’abitato di Fai. Partendo dalla località La Capannina, questo percorso raggiunge diversi punti panoramici sopra la Valle dell’Adige. Proseguendo si toccano la Grotta della Madonna e il sito archeologico retico di Doss Castel.
Per ammirare il foliage autunnale si può salire anche sul Monte di Mezzocorona, frequentato in tutte le stagioni e affacciato sulla Piana Rotaliana, a nord di Trento. Si sale in funivia oppure a piedi con il sentiero (SAT n. 500, il tempo di percorrenza è di 1h e 45’) che parte proprio dalla stazione a valle per poi raggiungere il panoramico pulpito sommitale. Una volta sul Monte un nuovo itinerario tra boschi di faggi e abeti conduce al rifugio Malga Kraun, dove si possono assaporare i piatti tipici della cucina trentina. E dal rifugio, seguendo il percorso “La magia del bosco”, raggiungere il “Candelabro”, un gigantesco abete bianco secolare divenuto un monumento vegetale.
Nel Parco naturale Adamello Brenta la valle e il lago di Tovel regalano emozioni ad ogni stagione. L’autunno in particolare esalta i colori nelle fitte foreste che circondano lo specchio dalle acque dal verde al turchese e da ammirare percorrendo l’itinerario attorno al lago. Man mano che ci si alza per aggirare lo sperone roccioso sopra la sponda orientale le acque limpidissime svelano sul fondale le tracce di una foresta preistorica sommersa. E proseguendo si può raggiungere una spiaggia di sassi bianchissimi, davvero sorprendente. In val Rendena da Carisolo, nel territorio del Parco Adamello Brenta, si può percorrere l’itinerario che sale all’eremo di San Martino, tra i colori vivi dei larici e dei faggi. Una leggenda narra che il luogo fosse abitato da uno degli ultimi eremiti, che viveva grazie al pane che gli portava un orso mansueto. E sul percorso di rientro a valle si può passare dalla chiesetta di Santo Stefano con gli affreschi di Simone Baschenis dedicati al leggendario passaggio di Carlo Magno attraverso la Val Rendena.
Salendo in val di Rabbi, nel Parco nazionale dello Stelvio, l’anello delle cascate di Saènt conduce ai piedi degli spettacolari salti d’acqua creati dal torrente Rabbies. Lungo questo itinerario, ad autunno inoltrato, si possono ammirare in particolare i colori intensi dei larici che, illuminati dal sole, sembrano tante torce accese. Per chi vuole proseguire è possibile raggiungere dal soprastante Prà di Saènt la “scalinata dei larici monumentali”, una successione di veri e propri "patriarchi" dei boschi del Parco.
Sull’Alpe Cimbra il fascino dei boschi in autunno si intreccia con la storia e tra i colori accesi dei faggi e dei larici rivivono le storie dei tanti soldati che al tempo della Grande Guerra presidiavano la Forra del Lupo - la Wolfschlucht - un lungo e articolato apprestamento trincerato che dominava la valle di Terragnolo tra Serrada e il forte Dosso delle Somme. Ora un sentiero escursionistico lo ripercorre per intero grazie ad un paziente lavoro di recupero delle opere militari che la vegetazione aveva inghiottito. Domenica 11 ottobre con ritrovo a Serrada alle 10 presso il Ristorante Cogola si potrà ripercorrere questo itinerario e ascoltarne la storia e quelle tratte dai diari dei militari austroungarici quassù destinati in compagnia di una guida locale. Al termine del percorso sarà possibile gustare il pranzo tradizionale di quei soldati (gulasch, polenta, patate e fagioli.
In val di Cembra, unica per lo spettacolo dei terrazzamenti coltivati a vite che trasformano i versanti della valle in tappeti dorati, nel periodo in cui i colori dei boschi iniziano a cambiare, la Rete di Riserve Val di Cembra Avisio propone una serie di escursioni autunnali. Si inizia l’11 ottobre con un trekking letterario tra le piccole frazioni di Segonzano, alla scoperta di un mondo sospeso tra l’abbandono e il desiderio di rinascita. Si toccano le frazioni di Gaggio, Gresta e Valcava, portatrici di una profonda identità, e in compagnia di uno scrittore che racconterà come la vita in montagna stia acquistando nuovi significati e cosa sta accadendo nei piccoli borghi delle montagne italiane. La seconda escursione, il 25 ottobre, è dedicata ai colori dell’autunno nei boschi attorno al Lago Santo e la torbiera del Lagabrun, sulla montagna di Cembra. Si attraversano splendide faggete accese dai colori dell’autunno in compagnia dei simpatici alpaca dell’azienda agricola Silpaca, con gustose tappe enogastronomiche. Con i boschi che pian piano abbandonano i vivaci colori autunnali ed assumono l'aspetto invernale, il 14 novembre si cammina infine, di sera, da Faver a Salorno (Bz) lungo il Sentiero dei Contrabbandieri. Dopo la visita ad una distilleria e aver carpito i segreti della distillazione, si parte al crepuscolo per una traversata della montagna, dalla Val di Cembra alla Valle dell’Adige, sui passi di chi, per necessità e sfidando innumerevoli pericoli, un tempo si metteva in cammino per portare a valle la grappa locale prodotta di contrabbando.
Nella valle di Primiero, ai piedi delle Pale di San Martino, sopra l’abitato di Mezzano si può percorre l’itinerario tematico fino ai Prati di San Giovanni. Partendo ai piedi di Cima Cordognè questo percorso regala spettacolari scorci sulle Pale di San Martino, sulle Vette Feltrine, sul Monte Pavione e le acque turchesi del lago di Noana, da ammirare anche percorrendo il ponte tibetano di 70 m di Val de Riva.
Per maggiori informazioni: www.visittrentino.info