I nostri tropici

Ustica, vacanze slow in mezzo al Tirreno

Archeologia, storia, fondali spettacolari e cucina particolare: ideale per chi ama il turismo lento

18 Mar 2022 - 06:00
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© Ufficio stampa
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Un piccolo mondo in mezzo al largo della Sicilia: Ustica, piccola isola di fronte a Palermo, collegata giornalmente da traghetti e aliscafi, è stata generata dalla forza esplosiva del vulcano che la disegna e le dona quella splendida apparenza incontaminata, frastagliata di grotte che si aprono lungo coste scoscese, segnate da scogli e secche che si succedono e cingono la terra.

L’impronta dei popoli - Vari sono i popoli mediterranei che l’hanno abitata fin dal Paleolitico e ciascuno ha lasciato un’impronta, tant’è che diversi sono oggi i siti archeologici visitabili. Nel 1759 Federico II di Borbone, colonizzò l’isola e fece costruire delle Torri di guardia (Torre di Santa Maria e Torre Spalmatore), cisterne per la raccolta di acqua e case. Da quel periodo Ustica fu anche luogo di confino di prigionieri politici e lo fu anche durante il fascismo per intellettuali, come ad esempio Gramsci. Visitando l’isola, si possono trovare targhe a memoria dei confinati e molta gente ricorda ancor oggi che Gramsci diede vita ad una scuola, per dare un senso al tempo trascorso lì.

Turismo lento - Ustica è turismo lento, lontano dai flussi del turismo mordi e fuggi. Un turismo sostenibile, un turismo adatto a chi predilige fare passeggiate, camminiate in collina o lungo la costa, un turismo vero a contatto con la gente del luogo, con la natura, non solo mare e in maniera particolare non solo sub.
La natura è padrona e signora, attira turisti da ogni luogo, incantati dalle meraviglie da scoprire, visitare e vivere in prima persona. Le aree marine godibili sono estese e di grande fascino, la balneazione e attività come lo snorkeling consentono di fare esperienza di tutte le straordinarie caratteristiche naturali presenti, senza deturpare o interferire con l’ambiente. Da questa estate tutto ciò sarà raccontato ai turisti con UsticaInArt, una piacevole e inusuale guida illustrata con dipinti in acrilico su cartoncino. 

Fondali spettacolari - Nell’isola sbarcano subacquei da tutto il mondo, che vi trovano alcuni dei fondali più spettacolari del Mediterraneo. Tutelati dal 1986, rappresentano una vera risorsa per l’economia locale. Moltissime le specie marine (tra cui la cernia Bruna, i tonni e la famosa alalunga, conosciuto anche come tonno bianco), che vi hanno trovato habitat ideale. Nuotando o navigando, ci si imbatte nel mitico Scoglio “del Medico e o-merico” in dialetto. Ed è a questo punto che viene da chiedersi se è questa, forse, la famosa isola Eea della leggenda, dove aveva dimora la maga Circe, che accoglieva i naviganti per tramutarli in animali. Ustica è ritenuta infatti dal mito l’isola di Circe, la maga dell’Odissea, che Ulisse incontrò durante il suo viaggio, dopo aver visitato il paese dei Lestrigoni.

Capperi e nasse - Tra i prodotti tipici dell’isola, inimitabili per genuinità e gusto, si trovano i capperi, le lenticchie da coltivazione biologica (le più piccole d’Italia e purtroppo a rischio estinzione), i biscotti fatti con le lenticchie e i gigi a base di mandorle e vin cotto. Importante è anche la tradizione delle nasse, reti da pesca intrecciate a mano, ancora molto utilizzate ai pescatori locali.

Passeggiate - Arrampicandosi in paese, si possono scegliere molte escursioni lungo i sentieri, oppure si può optare per un giro dell’isola. Ci si imbatte in gente accogliente, capace di una gentilezza familiare. Tra di loro, non è raro ascoltare vecchie storie, miti e leggende, che condividono volentieri con i turisti. Camminando, si incontrano anche antiche architetture, fra cui la bella a Chiesa di San Ferdinando Re, in centro, costruita nel 1772 e affidata ai Cappuccini.

Per maggiori informazioni: www.usticatour.it - www.ampustica.it

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