© Istockphoto | I paesaggi incantevoli delle colline delle Langhe
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Con vino, nocciole, tartufi e relax nella nebbia romantica delle colline piemontesi
di Nadia Baldi© Istockphoto | I paesaggi incantevoli delle colline delle Langhe
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Per un week end in perfetto stile autunnale le Langhe sono la meta ideale. Ancor più adesso che la Fiera internazionale del Tartufo bianco di Alba fino al 24 novembre anima il territorio. Da Alba, a La Morra, a Barolo, a Dogliani i colori e l’atmosfera della stagione si manifestano prepotentemente e piacevolmente. La nebbia magica e silenziosa sulle leggere pendenze pettinate da filari di vigne e chiome di alberi di nocciolo rende il paesaggio come un olio su tela, sempre diverso, man mano che ci spostiamo lungo le strade che salgono fino ai maestosi castelli disseminati qua e là sulle colline - patrimonio dell’Unesco - delle Langhe, del Roero e del Monferrato.
Ad Alba l’ingresso al centro è come un tuffo nelle specialità piemontesi: in questo periodo iltartufo è re della tavola insieme ai funghi, al vino superbo e alle nocciole golose. Durante la Fiera internazionale del tartufo bianco di Alba, 89° edizione, la cittadina è permeata di aroma di tartufo e gli eventi riempiono le giornate di cultura e gastronomia (www.fieradeltartufo.org). Il tartufo oltre che ottimo come cibo è un business incredibile: alla tradizionale asta di tartufi sono stati battuti lotti per 420mila euro; per assaggiarlo in versione “non plus ultra” bisogna affidarsi allo chef Enrico Crippa al ristorante “Piazza Duomo”, tre stelle Michelin. Da vedere la mostra esclusiva dell’autoritratto di Leonardo da Vinci, la celebre “Tavola Lucana”, presso la Chiesa di San Domenico ad Alba, che rende omaggio al genio in occasione dei 500 anni dalla morte (per info 0171/452720). Alla coppia di eccellenze del territorio – tartufo bianco e nocciola Piemonte IGP delle Langhe - viene dedicata una serata a cui il nostro viaggiatore non può mancare, il 2 dicembre al Relais Villa d’Amelia, con 24 chef di alto livello provenienti da Italia e Europa pronti a presentare ricette speciali, non convenzionali. Fra un assaggio e l’altro, senza escludere di provare i baci di dama ed i coppi di langa al miele del Monferrato e nocciole nelle pasticcerie del centro, resta tempo per visitare la cattedrale di San Lorenzo, con i suoi particolari colori (il blu delle volte e le bande orizzontali bicromatiche) e il campanile risalente all’originaria prima costruzione dell’XI/XIII secolo.
E’ la volta di Barolo, la città del DOCG rosso intenso e pregiato: percorrendo la strada del vino Barolo, fra gli appezzamenti di vigneti di nebbiolo dei circa 800 produttori, c’è una nebbiolina sottile e fresca a sfumare i colori del paesaggio. Il paese è davvero piccolo e si allunga sul corso principale che conduce al Castello Falletti, sede del Museo internazionale del vino (www.wimubarolo.it). Per degustare qualche etichetta di Barolo il miglior riferimento è l’Enoteca Regionale del Barolo, che ne presenta e vende per tutti i gusti. Questo vino già nel 1600, ancora non disciplinato, era apprezzato e consumato dai Reali di Casa Savoia, e poi col contributo del Conte Camillo Benso di Cavour e all’intervento dell’enologo francese Alexandre-Pierre Odart, conquistò i palati più fini in Italia prima e nel mondo poi: sono del 1873 le 7 medaglie d’oro vinte al concorso enologico di Vienna.
Poco distante il nostro viaggiatore trova le indicazioni per La Morra, altro minuscolo borgo medievale, con una piazzetta belvedere che si affaccia sulle colline, un vero e proprio “balcone delle Langhe” dalla magnifica vista. Per provare l’emozione di dormire fra le vigne ci si può fermare all’Arborina Relais di Les Collectionneurs, un piccolo e particolare boutique hotel che prende nome da uno dei crus delle zone di produzione della DOCG e che sull’atmosfera intima, sul silenzio e sulla natura tutt’intorno ha basato il proprio lusso. La ricercata Spa con relax difronte ai filari di viti concorre all’ozio benefico. Nell’Osteria Arborina insieme alle specialità del territorio il viaggiatore può fare una wine experience guidata, esperienza appagante.
Al risveglio si raggiunge Dogliani, paese natale del presidente Luigi Einaudi (i cui discendenti producono vino) patria del Dolcetto DOC, altro vino da degustare e portar via per goderne anche dopo il rientro; qui fra vigneti ingialliti e foschia strisciante, il tempo sembra non passare mai. Surreale. Nel week end le cantine rimangono aperte in occasione della Fiera internazionale del Tartufo di Alba, ma in generale se avessimo voglia di provare dei vini basterà bussare alle porte delle tenute vinicole ed il benvenuto non tarderà ad arrivare.
Seguendo la strada che si usava per raggiungere il mare prima della costruzione dell’autostrada, incontriamo Belvedere Langhe, altro punto panoramico splendido a 600 metri sulla langa. Fra colline e paesaggi godibili a 360 gradi sulle dorsali delle alture l’ideale sarebbe lasciare l’auto e proseguire in bicicletta: proseguendo ancora verso sud il nostro viaggiatore incontra Murazzano, paese noto per il formaggio Murazzano DOP che non possiamo esimerci dall’assaggiare. Poi ancora Paroldo con la chiesetta romanica di San Sebastiano e il Castello di Sale Langhe, fino a Montezemolo, famoso per il suo miele, e ancora più a sud fino alla Riserva delle Sorgenti del Belbo, dove si potrebbe proseguire a piedi nella natura più incontaminata.