Vicenza fra arte, gioielli e buona cucina
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La città palladiana, dove si mangia da re e l’arte è di casa, è sede dell’unico Museo del Gioiello italiano. Incantevoli e ricchi d’arte i dintorni
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Vicenza, città del Palladio e del Tiepolo, ma anche città dell'oro (è infatti il polo orafo più importante d'Italia) e il Museo del Gioiello - primo ed unico museo in Italia dedicato ai preziosi - recentemente inaugurato nella Basilica Palladiana, ne è la dimostrazione. Non solo cultura: Vicenza e il suo territorio sono noti anche per l'ottima cucina, che ha nel baccalà il suo piatto più tipico.
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L’arte, innanzitutto - Vicenza non può che stupire e affascinare, tanto è ricca di testimonianze del passato, dal Medioevo (quando era racchiusa da una cerchia di mura) ai tre secoli passarti sotto il Dominio di Venezia, quando divenne uno dei maggiori centri artistici d’Italia. Il Cinquecento fu, per Vicenza, un periodo di grande splendore. Il suo massimo interprete è stato Andrea Palladio, che ha segnato – con la sua innovativa interpretazione dei canoni classici – una svolta fondamentale nella storia dell'architettura. E proprio grazie ai monumenti palladiani che ne caratterizzano ancor oggi l’aspetto, Vicenza è stata inserita nel 1994 nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Il passato della città si legge passeggiando nel centro storico perfettamente conservato, e andando alla scoperta delle decine di ville che ne costellano i dintorni. Sulle antiche strade e piazze del centro si affacciano alcuni fra i più importanti monumenti palladiani: la Basilica (simbolo della città e lavoro più significativo del Palladio, che la iniziò nel 1549) e la Loggia del Capitaniato che si affacciano su piazza dei Signori, cuore della città; il Teatro Olimpico (portato a termine dall’architetto vicentino Vincenzo Scamozzi e ancor oggi uno dei più affascinanti teatri d'Europa); Palazzo Chiericati (dove è ospitata la Pinacoteca Civica, una delle maggiori collezioni italiane di pittura veneta). Sempre nel centro storico, di notevole rilevanza artistica sono il palazzo del Comune (una delle opere più significative di Vincenzo Scamozzi, iniziato alla fine del 500 e completato a metà del secolo successivo) e il Duomo più volte riedificato fra '300 e '500, con una grande cupola eseguita su progetto del Palladio.
Museo del Gioiello, unico e prezioso in Italia – All'interno della Basilica Palladiana, costruita nel XVI secolo, è stato allestito il primo e per ora unico museo italiano dedicato ai gioielli. 410 metri quadrati per uno spazio museale permanente che presenta un percorso scientifico e didattico articolato fra sale tematiche, testi specializzati internazionali, più di 400 gioielli esposti. L'allestimento, che presenta la storia dei preziosi dalla preistoria alle possibili evoluzioni nel futuro, è un progetto ideato dalla Fiera di Vicenza in collaborazione con il Comune ed è stato curato da esperti provenienti da tutto il mondo.
Nei dintorni, capolavori del Veronese e ville del Palladio - Sulle colline che fanno da corona alla città, vale assolutamente la pena di visitare la basilica di Monte Berico, costruita tra il 500 e il 600 sul luogo dove la tradizione narra che sia apparsa all'inizio del 400 la Madonna, invocata per scongiurare una pestilenza: nel suo refettorio è custodito il grande dipinto di Paolo Veronese del 1572 raffigurante la Cena di S. Gregorio Magno. A tre chilometri dal centro, da non perdere una tappa a Villa Valmarana ai Nani, splendidamente decorata da Gianbattista e Giandomenico Tiepolo con un ciclo di affreschi che costituisce uno degli episodi più alti della pittura veneta del 1700. Proseguendo per strada Valmarana si giunge a Villa Almerico – Capra, nota come La Rotonda, capolavoro assoluto del Palladio. Fatta costruire dal cardinale Paolo Almerico, è un edificio perfettamente simmetrico, con una sala centrale coperta da una cupola e quattro corridoi. Al suo interno vi sono splendidi affreschi, come quelli di Alessandro Maganza che decorano il soffitto e quelli che adornano le pareti, raffiguranti divinità greche, realizzati da Louis Dorigny. La barchessa venne progettata da Vincenzo Scamozzi mentre la cappella gentilizia, voluta dal conte Marzio Capra, venne disegnata da Girolamo Albanese tra il 1645 ed il 1663.
Una provincia, mille gusti - Variegata come il suo paesaggio, la proposta gastronomica di Vicenza e provincia, che costituisce un piacevole corollario alle visite ai luoghi d'arte e storia : dal baccalà alla vicentina, unicum gastronomico che trova origine in antichi commerci con il nord Europa, al prosciutto veneto Dop Berico - Euganeo, passando il formaggio Asiago, prodotto nell'omonimo altipiano, e la grappa di Bassano. Uno dei protagonisti dei piatti del vicentino è il riso: accanto ai conosciutissimi “risi e bisi”, un vasto campionario di risotti con verdure di stagione, fra cui asparagi e zucca. A completare la molteplicità dell'offerta, la carne in pentola ed i sughi, valorizzati dall'aggiunta del tartufo nero dei Berici e i vini fra i quali spiccano il Recioto Passito e il Torcolato Passito.
Per informazioni: www.vicenzae.org
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