Viaggi di gusto

Zucca, riso, funghi: un tour tra i borghi più "buoni" dell’Italia settentrionale

I prodotti di inizio inverno rallegrano tra profumi e gusto alcuni tra i centri più belli d’Italia, tutti da scoprire in lentezza

01 Dic 2020 - 06:00
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© Istockphoto  |  Friuli Venezia Giulia, Cordovado
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Il periodo dell’anno che dall’autunno sconfina nell’inverno regala grandi soddisfazioni agli appassionati di gastronomia e di prodotti di eccellenza. Se le allegre tavolate conviviali ci sono ancora precluse, non ci è per fortuna negata un’escursione a piedi o in bicicletta alla scoperta dei territori vicini a noi ma che, forse per la loro contiguità, abbiamo sempre ignorato o sottovalutato. Ecco allora alcuni borghi e cittadine dal passato glorioso e ricchi di prodotti gastronomici di eccellenza, tutti da scoprire. 

Cominciando da est la nostra esplorazione, in Friuli Venezia Giulia merita una visita il borgo di Cordovado, in provincia di Pordenone. Il centro storico e il borgo castellano in autunno si vestono di mille colori, a cominciare dalle mura di Palazzo Piccolomini, invitando il viaggiatore a sostare per ammirare il tripudio delle tinte autunnali. Una gioia per gli occhi che si ripete davanti ai vari palazzi, nella calle, e negli alberi monumentali che sorgono nei pressi.  Stessa magia anche nell’area del santuario della Madonna delle Grazie, dove abbiamo la possibilità di guardare gli alberi dei “Prati della Madonna” spogliarsi delle foglie, magari passeggiando in Parco Cecchini. Qui in particolare possiamo osservare i colori delle maestose Sophore Japoniche ed ammirare, ora che ha perso parte delle sue foglie, i rami contorti della secolare Sophora Pendula.

L’autunno offre grandi spunti anche nel territorio delle Colline Moreniche a sud del Lago di Garda, tra le province di Veroneae Mantova. Queste terre che ospitano in genere distese di vigneti e conche e rilievi verdeggianti, e ora conservano gli ultimi colori dell’autunno, apprezzabili con passeggiate in full immersion con la natura, alla scoperta dei borghi, nei caratteristici centri storici o nelle vie ciclabili immerse nel Parco del Mincio. Gli appassionati di storia e di arte trovano molti spunti interessanti, tra cui siti risorgimentali, castelli, ville che rimandano alle atmosfere gonzaghesche. Affascinante è poi l’aspetto culinario: degustazioni e piatti della tradizione si colorano di arancione grazie all'arrivo della zucca, ma ci sono anche tante varietà di miele, composte e mostarde realizzate con i frutti dell’estate, oltre all’assaggio del vino novello e dei salumi sapientemente realizzati dalla norcineria locale.

Scendendo appena più a sud, dalla Lombardia all'Emilia Romagna, arriviamo a Compiano (Parma), luogo perfetto per chi ama l’arte e la storia. Compiano è un luogo in cui passeggiare senza fretta nelle viuzze lastricate di ciottoli, nelle quali si compie un vero viaggio a ritroso nel tempo. Ci sono antiche case e botteghe incorniciate di rosso e arancio dalle ultime fronde, piccole piazze che si aprono su scorci suggestivi della valle, fino ad arrivare al maestoso Castello. Qui sono ospitati due interessanti musei, da tenere a mente e da visitare non appena la situazione lo permetterà, in cui ciascuno potrà sentirsi come un vero personaggio di una antica corte. Non occorre attendere, invece, per godere della buona cucina: anche qui, se le tavolate sono precluse, ci sono tanti meravigliosi prodotti da acquistare e gustare a casa: ad esempio il sublime fungo porcino I.G.P., il tartufo nero e le dolcissime castagne, da preparare imparando le ricette della tradizione locale, o da utilizzare nei nostri piatti preferiti.  

Vale la pena fare un salto anche a Borgotaro, paese che dà nome a una varietà particolarmente pregiata di porcini IGP. Questo è anche il luogo ideale per inoltrarsi nei boschi, meglio se in compagnia di una guida, o per una escursione in mountain bike, oppure a cavallo. A poca distanza si trova anche per delle escursioni più o meno difficili sui monti e le coste di Compiano, passando anche nella Oasi WWF dei Ghirardi, che però, con l'entrata della Regione Emilia Romagna in zona arancione è accessibile ai soli residenti dei comuni di Albareto e Borgo Val di Taro, nelle rispettive porzioni di territorio (il centro visitatori è al momento chiuso). 

In Piemonte, la zona di Santhià, nel Vercellese, è terra di riso sopraffino, e propone passeggiate pianeggianti e adatte a tutte le gambe, sia a piedi sia in bicicletta. L’abbiamo esplorata qualche tempo fa, ma vale la pena ricordarla.  Da non dimenticare è la tradizione locale delle bande cittadine che, quest'anno e in ottemperanza alle restrizioni legate al Covid, che regalano a tutti il tradizionale concerto di Santa Cecilia da un palco rigorosamente online.

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