Arcipelago Toscano: le magnifiche sette del Tirreno
© ente-del-turismo
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Capraia, Gorgona, Pianosa, Montecristo, Giglio, Giannutri e naturalmente l'Elba: sono le sette perle (insieme ad alcuni isolotti minori) che formano il magnifico Arcipelago Toscano, un mosaico di forme e paesaggi diversi, di spiagge da sogno e attrattive uniche, un must del turismo marino.
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Sette isole, ognuna con una sua propria e originale identità. Comune denominatore, sono comunque le acque cristalline e il profumo inconfondibile della macchia mediterranea. Le temperature miti, rendono l'arcipelago una meta d’eccellenza in tutte le stagioni per escursioni, trekking ed immersioni.
La mitica - L’isola di Gorgona, la più piccola dell’arcipelago, ha i suoi luoghi più suggestivi nella Cala Scirocco e in Cala Martina. Ricoperta quasi interamente da folti boschi di pini e di flora tipica della macchia mediterranea, è l’habitat ideale per molti animali, fra cui conigli selvatici e varie specie di uccelli. L’isola conserva alcuni resti di palazzi romane e pregevoli monasteri benedettini del 1600.
Splendori del Giglio - A pochi km dal promontorio dell’Argentario si trova l’isola del Giglio, la seconda isola per grandezza dell’arcipelago. Il 90% del suo territorio si può ancora definire selvaggio, le acque del mare sono cristalline e color smeraldo. Una caratteristica del suo paesaggio sono le scogliere di granito, che si alternano alle piccole e silenziose baie ed alle spiagge sabbiose. Incantevole e verace è l’approdo di Giglio Porto, pittorescamente incorniciato da alberi e vigneti.
L’isola dei sub - Il comune di Isola del Giglio comprende anche Giannutri, un paradiso naturalistico, particolarmente adatto a coloro che sono alla ricerca del contatto con la natura più selvaggia. Giannutri anticamente abitata da un piccolo nucleo di romani, conserva un porto, resti di ville di periodo classico e numerosi, suggestivi relitti subacquei di navi.
L’isola garibaldina - Nell’isola di Capraia, più vicina alla Corsica che alla costa toscana, oltre al mare limpidissimo e alla roccia vulcanica, spiccano inconfondibili i profumi che aleggiano nell’aria, primo fra tutti quello del lentisco. Anticamente chiamata Aegilium, deve il suo nome alla presenza di capre selvatiche. Suggestiva, la circumnavigazione in barca dell’isola, con l’emozionante susseguirsi di insenature, scogli, grotte e calette, tra cui spicca cala del Reciso, un arco naturale scavato nella roccia.
L’isola di Dumas - Montecristo, l’isola più meridionale della provincia livornese, è stata dichiarata Riserva naturale biogenetica dal Consiglio d’Europa: località selvaggia e disabitata (fatta eccezione per i guardiani), è la più distante dalla terraferma. Proprio qui fu ambientato il celebre romanzo Il Conte di Montecristo di Alexander Dumas. Le uniche costruzioni presenti sul territorio sono l’antico monastero, a 345 m d’altezza, e la villa Watson-Taylor, edificata nell’Ottocento dall’ex proprietario inglese dell’isola.
Da prigione a parco naturale - L’isola di Pianosa, lo dice il nome, è pianeggiante, malgrado la costa rocciosa, ed è l’unica dell’arcipelago ad essere formata da rocce sedimentarie. Famosa, fino al 1966, per il suo storico penitenziario e per il muro che la divide in due parti, l’isola custodisce antichi resti archeologici risalenti all’epoca romana, come le catacombe e la bella villa romana di Agrippa. Aree protette al 100%, il territorio ed il mare di Pianosa ospitano una ricca varietà faunistica marina. L’accesso all’isola è limitato alle cento visite giornaliere ed è subordinato ad un permesso del Ministero.
L’isola di Napoleone - La costa dell’isola d’Elba, si sviluppa per ben 147 chilometri ed è la terza per estensione in Italia e la principale dell’arcipelago. Spiagge per ogni esigenza, alcune delle quali al top nel mediterraneo. E’ stata scenario di numerose civiltà e dominazioni: dalla colonizzazione etrusca all’impero napoleonico. Oltre che per arte, storia e cultura, l’Elba si distingue per l’abbondanza delle risorse metallifere e per le incontaminate bellezze del paesaggio. Attualmente il 50% del territorio è zona protetta. Da non perdere, il monte Capanne, le pinete rigogliose, le scogliere e le spiagge, estremamente varie, sia per tipologia che per colore.
Per informazioni: www.visittuscany.com