Fuori rotta

Asinara e Stintino: i nostri tropici in Sardegna

I luoghi più affascinanti del Mediterraneo: spiagge uniche al mondo e un'isola ancora selvaggia

22 Lug 2021 - 06:00
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Si guardano da tempi immemorabili, Stintino e l’Asinara, una davanti all’altra: tra di loro il tratto di mare forse più bello dell’Intero Mediterraneo. Le coste e le spiagge più intriganti della Sardegna, selvagge, incontaminate. L’Asinara è parco nazionale e oasi naturalistica ed è possibile visitarla solo in viaggi organizzati.

Stintino è un piccolo borgo marinaro sito su un promontorio (Capo Falcone) all’estremità nord-occidentale della costa della Sardegna, in provincia di Sassari, da cui dista 50 km. Possiede una delle coste più affascinanti dell'intera regione, con spiagge dalla sabbia bianchissima, acque cristalline e uno dei mari più belli dell'intero Mediterraneo, come la notissima spiaggia ''La Pelosa''. 

La Pelosa - Vento di ponente, i profumi della macchia mediterranea, rocce granitiche, salsedine e sole regnano sovrani sulle spiagge, prima tra tutte quella della Pelosa, il simbolo stesso di Stintino. Ancor prima di arrivarci, si possono ammirare dall’alto le trasparenze del mare e le sue incredibili colorazioni che vanno dall’azzurro al celeste fino al turchese. La spiaggia della Pelosa, a nord di Stintino, è certamente tra le più belle della Sardegna e dell’intero Mediterraneo. Inoltre, è tra le più note mete turistiche internazionali, capace di coniugare il fascino del borgo di pescatori con strutture ricettive di altissimo livello. La distesa di sabbia, bianchissima, con l’acqua cristallina e bassa per un centinaio di metri, ricorda una spiaggia tropicale.

Acqua sempre calma -La Pelosa è protetta dal mare aperto dai faraglioni di Capo Falcone, dall’isola Piana e dall’Asinara: ciò spiega anche perché l’acqua sia sempre calma nonostante qui soffi il Maestrale, il vento freddo del nord-ovest. Di fronte alla spiaggia, la torre aragonese della Pelosa (1578), Dà il nome alla spiaggia ed è visitabile a piedi (sempre dalla spiaggia). Poco distante, l’isola Piana, così chiamata perché assolutamente piatta. Veniva usata un tempo come pascolo per il bestiame: vista la distanza minima dalla costa, gli animali venivano portati a nuoto. 

La bottarga regina della tavola -  E’ tipica la bottarga di tonno, ottenuta essiccando le uova di tonno sotto sale con tecniche antiche. Da provare con gli spaghetti. Stintino sa anche esaltare il suo patrimonio di tradizioni e attività artigianali. Tra queste, ovviamente, la pesca, effettuata ancora oggi con piccole imbarcazioni. Si può uscire in barca con un pescatore e pescare con lui. Un modo per trascorrere una giornata diversa, assaporando a bordo, al calar del sole, i fragranti sapori del pescato.

L’Asinara bella e disabitata - L'Asinara, parco nazionale e Oasi naturalistica è quasi immune dalla presenza umana. E’ possibile visitarla anche se molte spiagge sono interdette al pubblico.  È molto frequentata dagli amanti del birdwatching, per via della presenza di uccelli rari, come il gabbiano corso, la gazza e la pernice: complessivamente sono state osservate circa 150 specie, di queste 52 sono risultate nidificanti. Sull’isola vivono altri animali selvatici come il muflone, il cinghiale, il cavallo, l’asino (tra cui il caratteristico asinello bianco sardo), la lepre e la donnola. Inoltre, i fondali intorno all'isola sono invece ricchi di anemoni colorate, stelle marine, polpi, murene, cernie, saraghi, che vivono in un ambiente caratterizzato da ampie distese di praterie di Posidonia oceanica. Oggi le immersioni e lo snorkeling sono consentiti, ma regolamentati. Cala dei Ponzesi (Punta Sabina) è la spiaggia più conosciuta dell'isola anche perché è possibile tuffarsi nel suo mare limpido, con fondali incredibili e spiaggia soffice, circondata da una fitta vegetazione.

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