Arcipelago Italia

Capraia e Gorgona, due smeraldi tra le onde del Tirreno

Isole meno frequentate dai turisti ma che riservano belle sorprese, dalla natura alla gastronomia

31 Lug 2020 - 06:00
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© Ente del Turismo  | Capraia
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Capraia e Gorgona sono le più settentrionali dell’arcipelago Toscano. Anche se meno conosciute dell’Elba e del Giglio o della romanzesca Montecristo sono due piccoli paradisi terrestri, meta ideale per una vacanza rilassante – o sportiva - tra tutti gli incanti del Mediterraneo.

L’isola di Capraia, la più vicina alla costa della Corsica, fa parte dal 1996 del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, è la meta ideale per una fuga romantica o per gli amanti del mare, che qui avranno modo di dare fondo alla loro passione tra occasioni di diving, snorkeling, gite in barca e soste su deliziose calette o spiagge raccolte e incantevoli.

L’isola delle capre - I greci battezzarono intorno al 1000 a.C. l’isola come Aegylon, che significa “posto di capre”. Il nome Capraia, dal latino Capraria, deriva a sua volta dall'etrusco capra, che contrariamente a quanto si possa pensare, significa roccia. Malgrado l’assonanza suggerisca altro, l’etimologia della parola allude all’origine vulcanica dell’isola e al suo essere aspra e rocciosa. Il terreno lavico, un tempo coperto da un fitto manto boschivo, vede oggi proliferare una vegetazione arbustiva, tipica della macchia mediterranea. Addentrandosi nell'interno è infatti facile essere colti dall'odore del mirto e ammirati dai colorati frutti del corbezzolo. La vegetazione è costituita per la maggior parte da pini, lecci, dall'oleandro selvatico e da qualche albero di sughero.

Le cose da vedere - Più volte contesa e saccheggiata nel corso dei secoli, l’isola mostra i segni degli assalti nelle opere di fortificazione costruite al tempo del dominio genovese, come il forte San Giorgio e la torretta del Bagno. La strada di San Leonardo, di origine romana, venne utilizzata durante quei secoli come sentiero segreto per collegare il porto con il paese, sfuggendo così alle incursioni pirate. Oggi è perfetta per una passeggiata tonificante immersi nel profumo della macchia mediterranea mentre si contempla un panorama sublime. Nella piazza principale del paese è possibile ammirare la chiesa di San Nicola, che custodisce ancora oggi una statua lignea dedicata al Santo, che è stata recuperata dal mare.

Gastronomia e trekking - Lasciandoci alle spalle il porticciolo di Marina di Capraia, ci si immerge nei campi e nei terreni coltivati dalle aziende agricole locali che producono marmellate, conserve, grappe, formaggi, miele e vino. L’isola di Capraia è conosciuta per la bontà e l’eccellenza dei suoi formaggi di capra, freschi e stagionati. I Romani, infatti, chiamarono l’isola Capraia proprio perchè era (ed è) abitata dalle capre. Un altro prodotto tipico locale è il nettare di Capraia: un miele millefiori dal profumo aromatico, leggermente floreale. Totani ripieni e piatti a base di pescato sono le ricette preferite dalle persone del posto, anche se non mancano prelibatezze a base di sammola, una pianta bulbosa che può essere consumata come l’aglio domestico.

Trekking e musica - Infine, molti sono gli itinerari trekking che portano a scoprire paesaggi mozzafiato, reperti storici (come l’ex Colonia Penale Agricola dismessa ormai dal 1986) e baie segrete. Cala Rossa, ad esempio, sulla punta Zenobito, è conosciuta per le sue acque limpide e pulite ed è raggiungibile anche con un giro in barca. Dal 31 luglio fino al 5 agosto Capraia sarà sede dell’omonimo Musica Festival

Gorgona - Gorgona si trova invece di fronte a Livorno ed è l’isola più piccola dell’arcipelago toscano. E’ quasi interamente montuosa e riccamente coperta dalla tipica macchia mediterranea.  Una parte dell’isola è attualmente sede di una colonia penale, realizzata come succursale di quella di Pianosa, nel 1869. Le escursioni all’isola si possono effettuare solo tramite una guida e non è possibile muoversi individualmente. L’itinerario di trekking, di circa sette km, può essere percorso solo se si è dotati di scarpe tecniche. All’interno del Parco non sono presenti fonti d'acqua, per cui è importante esserne forniti autonomamente.

Il centro principale dell’isola è costituito da un antico borgo di pescatori con una settantina di abitanti. Lungo la linea di costa si incontrano suggestive insenature e baie come Costa dei Gabbiani e Cala Scirocco, dove si apre la Grotta del Bue Marino, un tempo rifugio di foche monache. Sull’isola si trovano poi due fortezze, quella Medicea e quella Pisana. Più a monte è possibile visitare Villa Margherita, costruita sui resti di antichissimi insediamenti etrusco-romani, oggi sede del Penitenziario. Per chi volesse visitarla è necessario  prenotare online sul sito prenotazioni

Per maggiori informazioni: www.visittuscany.com
 

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