Favolose Tremiti, plasmate da un dio greco
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Una manciata di isole stupende al largo del Gargano: spiagge e calette da sogno, acque purissime e pullulanti di vita…
La leggenda narra che fu l’eroe greco Diomede a creare il piccolo e meraviglioso arcipelago delle Tremiti, scagliando nel mare davanti al Gargano, in Puglia, tre colossali pietre che diventarono San Domino, San Nicola e Capraia.
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Spiaggette favolose, paesaggi mozzafiato, acque limpidissime: il mare che circonda questo piccolo, incantevole arcipelago, composto anche dall’isolotto di Cretaccio e da una miriade di isolotti minori, è Riserva Marina Protetta, un vero paradiso per chi ama le attività subacquee.
Tra gorgonie e aragoste - Gli appassionati di diving troveranno alle Tremiti una sorta di eden. Grotte e passaggi sommersi fanno da habitat a pareti di gorgonie rosse e alcionari, di aragoste, polpi e altre colorate specie di pesci. Da non perdere l'immersione agli Archi di Punta Secca a Capraia. Il Parco marino delle Isole Tremiti è detto anche Parco Blu: in questa riserva, che comprende tutta l’area costiera fino a 70 metri di profondità sono possibili le immersioni accompagnate da guide del Parco. Un’immersione riservata ai più esperti, a causa delle grandi profondità e delle forti correnti, è quella di Punta Secca, nei pressi dell’isolotto di Capraia: a detta degli esperti, qui, c’è la più alta concentrazione di varietà di pesci.
San Domino - L’isola di San Domino è la più grande con spiagge favolose come Cala Matano e Cala dei Benedettini. Dal colle dell’Eremita, alto 120 m, si può ammirare tutta l’isola nella sua frastagliata bellezza. La parte rocciosa è piena di grotte e le più belle sono la grotta delle Viole, così chiamata per i riflessi dell’acqua nel sole del mattino, quella del Sole, la grotta di Menichello e la grotta del Bue Marino. San Domino è il centro turistico per eccellenza, mondano e dinamico, ma quando vi si sbarca, servendosi dei numerosi traghetti che partono dalla terraferma, si avverte subito un gran senso di pace e tranquillità. Su questa isola non circolano infatti automobili. I ristoranti di San Domino e delle Tremiti in generale raccontano la grande ricchezza marina di queste luoghi. Scorfani, cernie, aragoste, dentici e polpi che la saggezza degli abitanti vuole cucinati in acqua di mare per non perderne profumo e sapore. I piatti e le ricette sono quelli della tradizione pugliese.
San Nicola - Stop alle auto anche alla seconda delle Tremiti per dimensione, San Nicola. E’ chiamata l’isola dei tramonti perché quando il sole sta per calare all’orizzonte, il paesaggio si colora di un rosa particolarmente suggestivo grazie ad un fenomeno di fosforescenza. Da non perdere è la visita all’abbazia Benedettina degli inizi dell’anno mille, ricostruita nel Quattrocento e rimaneggiata nel periodo barocco. Tra le bellezze artistiche in essa conservate ci sono un raro pavimento in mosaico e un crocifisso ligneo di scuola greco-bizantina.
Il luogo ideale per i sub - Le altre isole sono disabitate. Capraia è detta Capperara per l’abbondanza di capperi selvatici e ha rocce che formano grandi e bizzarri archi naturali sul mare. Cretaccio, un isolotto dalla giallastra terra argillosa tra San Domino e San Nicola, ed è dominata da una piccola colonia di conigli selvatici. Anche Pianosa, nonostante la distanza, fa parte dell’arcipelago e della Riserva Naturale Marina che lo tutela. I fondali delle Tremiti ospitano importanti ritrovamenti di archeologia subacquea. Si tratta soprattutto di imbarcazioni affondate in questo tratto di mare, crocevia dei traffici mercantili nel Mediterraneo e punto di sosta per le flotte che navigavano verso Oriente. Tra i ritrovamenti più recenti ci sono il Lombardo, uno dei due piroscafi usati per la spedizione dei Mille in Sicilia, affondato nel 1864, e una nave da guerra della flotta veneziana, che nel 1571 sconfisse i turchi a Lepanto e frenò l’avanzata dell’impero ottomano verso Occidente.
Per maggiori informazioni: www.isoletremiti.it