Voglia di estate

Fiordaliso, turchese o smeraldo: i luoghi in cui un tuffo non è solo nel blu

Per descrivere il colore dell’acqua di certe calette il termine azzurro non basta

18 Giu 2021 - 06:00
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© Istockphoto  |  Più che azzurro: qui domina il turchese: siamo a: Capo Falcone, Stintino, Sardegna
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Di che colore è il mare? Azzurro, saremmo tentati di rispondere. Quando però guardiamo certe immagini, scopriamo subito che il termine non è sufficiente a rendere l’idea: siamo andati allora in cerca di una terminologia più precisa, ma anche più evocativa, per descrivere certi specchi d’acqua, dal fiordaliso al blu pavone, al verde giada, abbinando i colori alla località che funge, per così dire, da testimonial.  Naturalmente, abbiamo preso in considerazione solo le situazioni di buon tempo e di calma di vento. 

TURCHESE: Capo Falcone, Stintino, Sardegna – Fin qui è facile: il turchese ben descrive la sfumatura di colore del mare di questo tratto di costa della Sardegna nord occidentale. Del resto, l’isola è particolarmente apprezzata dai turisti proprio per la trasparenza e la suggestiva colorazione del suo mare.    

ZAFFIRO: Stromboli, Eolie – La profondità delle acque e la natura vulcanica delle rocce che costituiscono le terre emerse nell’arcipelago delle Eolie conferisce una colorazione particolarmente scura e intensa alle acque marine, simile a questa pietra preziosa. La limpidezza, in compenso, è perfetta ed è la gioia degli appassionati.    

GIADA: Red Beach, Santorini, Grecia – Un’altra isola vulcanica è Santorini, nel Mare Egeo: l’isola stessa in effetti costituisce i resti di un antico vulcano esploso e sprofondato millenni fa. Le acque solo di solito di un blu intenso e profondo: qui però assumono una colorazione intensamente verde, che fa splendido contrasto con le rocce rosse che dominano la baia, una delle più belle e celebri dell’isola. 

SMERALDO: Stiniva Beach, Vis Croazia – Ci troviamo sull’isola di Vis, in Dalmazia. La spiaggia Stiniva è circondata da alte pareti rocciose che la nascondono in parte alla vista e la rendono di accesso difficoltoso da terra. Proprio la sua natura ghiaiosa conferisce alle acque marine una limpidezza spettacolare e una colorazione dai riflessi smeraldini.  

TIFFANY: Egremni, Leucade – Questo colore è stato inventato per individuare il particolare tono di verde acqua molto chiaro che caratterizza le creazioni e le confezioni della prestigiosa griffe internazionale di gioielli, tanto da averne preso il nome. In effetti, il colore è proprio quello, simile a quello della gemma chiamata, non a caso, acquamarina. 

CRISTALLO: Cala Macarella, Minorca – La trasparenza delle acque di questa baia è così perfetta che le barche presenti in rada sembrano sospese sul nulla. Impossibile immaginare quale sia la profondità della baia: l’unico paragone possibile è, appunto, con il cristallo.   

FIORDALISO: Zlatni Rat, Golden Cape, Croazia – Il suo nome significa “Capo d’Oro”: ci troviamo sull’isola di Brac, poco a sud di Spalato. A parte il tratto di mare adiacente alla costa, che la sabbia bianca del fondale colora di turchese, la tonalità che domina è il blu fiordaliso, caratterizzato da toni intensi di blu che tendono al violaceo. 

BLU PAVONE:  Milos, Grecia – L’acqua di questa isola dell’Egeo ha una colorazione magica e difficile da descrivere: è turchese scuro, con una nota importante di verde smeraldo. Sono proprio le caratteristiche del colore blu pavone, secondo la classificazione dell’Istituto Pantone che cataloga e indicizza i colori.    

CIANO: Costiera amalfitana - Facciamo attenzione a non confonderlo con l’azzurro o con il turchese: il ciano è una tonalità molto specifica di azzurro intenso, complementare al rosso e ottenuto mescolando il blu chiaro con il verde. Proprio come in certe insenature della Costiera Amalfitana, per la gioia di turisti e bagnanti. 

AZZURRO: Porquerolles,  Francia – Tra tutte questa magiche tonalità, non dimentichiamo il classico e semplice azzurro. Che da sempre è il colore del cielo e del mare, ad esempio nell’incantevole arcipelago della Costa Azzurra.  

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