Giglio, piccolo paradiso da vivere e scoprire
© ente-del-turismo
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Dal mare turchese al borgo medievale che la sovrasta l'isola toscana è l'essenza del Mediterraneo
Spesso, quando si arriva in traghetto da Porto Santo Stefano la cima dell’Isola del Giglio è avvolta da nubi che e la cittadella medievale di Giglio Castello, arroccata sul monte, è immersa nella nebbia, ancora più strana e intrigante quando il sole estivo domina sulle belle spiagge di Campese e dell’Arenella.
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Il Giglio fa parte del Parco Marino dell’Arcipelago Toscano, il più grande d’Europa, circondato da acque pescosissime e popolato da delfini e balene. L'isola ha una superficie di 21 chilometri quadrati, tutti da scoprire.
Giglio Porto, il benvenuto - Giglio porto, il punto d’arrivo per il turista, è situato in un anfiteatro naturale, che dà subito il benvenuto con i suoi bar affollati, i suoi negozi le sue boutiques. E’ il luogo dello shopping, il più animato dell’isola: a pochi metri sullo scalo con una meravigliosa vista sul mare il famoso ristorante Margherita offre il meglio delle cucina a base di pesce, naturalmente freschissimo. Da Giglio Porto ci si può avventurare in una magnifica camminata scoprendo lentamente tutta la costa dell’Isola, con le bellissime spiagge delle Cannelle, ideale per i bambini, le Caldane (raggiungibile solo a piedi o dal mare) Cala degli Alberi, l’Arenella e quella di Campese.
Campese, dai tramonti strabilianti - Uno dei luoghi più frequentati dai turisti anche perché dotato di un’estesa, bella e attrezzatissima spiaggia è Campese: rivolto verso Ovest il paese è favorito da un’esposizione solare prolungata e caratterizzata da tramonti mozzafiato, che si possono godere da uno dei tanti caffè e ristoranti che costellano il paese. Il mare è di uno straordinario color turchese.
La villa romana delizia dei sub - La dominazione romana dell’isola del Giglio, abitata peraltro da tempi immemorabili, è testimoniata dai resti sommersi della villa romana appartenuta alla famiglia dei Domizi Enobarbi: una vasta area, delizia dei sub, in cui si possono riconoscere una vasca per la piscicoltura, portici e mura perimetrali, arcate e terrazze. Il 1544 fu l’anno nero per l’Isola del Giglio, saccheggiata e depredata dal pirata saraceno Barbarossa, che deportò come schiavi 700 gigliesi. L’isola fu poi ripopolata dai Medici, che rafforzarono le mura di Castello.
Alla scoperta delle vigne di Ansonico - Si può scoprire il bellissimo e interessante interno: una camminata che vi permetterà di ammirare panorami che spaziano dalla costa toscana alle isole d’Elba e di Montecristo e dell’Elba e, nelle giornate più limpide fino alla Corsica. I rilievi dell’isola, soprattutto sul promontorio del Franco, sono ricoperti da una vegetazione rara e preziosa, tipicamente mediterranea, con lecci, sugheri, erica e corbezzolo, caprifoglio robbia e ciclamini. Troverete anche dei terrazzamenti detti greppe, in cui si coltiva ancora il vitigno che dà un delizioso vinello gigliese, che rientra nella Doc Ansonica Costa dell’Argentario.
Giglio Castello, dove il tempo si è fermato - Se la vita da spiaggia viene a noia, un’alternativa splendida è la cittadella medievale di Giglio Castello, la cui sagoma domina l’isola e la caratterizza. A oltre quattrocento metri d’altezza, racchiusa da forti mura turrite, è un intrico di vicoli e stradelle medievali su cui si affacciano negozi e ristoranti che offrono la gustosissima cucina dell’isola, nella più pura tradizione toscana, come nel ristorante da Maria, quasi un’istituzione anche per la sua fantastica posizione panoramica. Insomma quest’isola meravigliosa, adatta a una vacanza assolutamente rinfrancante e rilassante è tornata ai fasti che le competono, come testimonia del resto il fatto di essere stata il set per film importanti, tra i quali ultimamente La Grande Bellezza di Cosentino.
Per maggiori informazioni: www.visittuscany.com