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Un parco nazionale protegge la natura di questo luogo incantevole, che stupì anche gli antichi Greci
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Il nome del promontorio deriva da Circe: la leggenda vuole che proprio qui la maga cantata dal poeta Omero e temuta da Ulisse avesse la sua casa. Il promontorio del Circeo, nel Lazio, appare oggi come un gigantesco ventaglio poggiato sulla pianura, da cui si innalzano dieci punte di rilievi, la più alta delle quali è chiamata Picco di Circe. Si specchia nel mare Tirreno ed è il punto della terraferma più vicino alle isole di Ponza, Zannone e Palmarola.
Il Circeo, che si trova in provincia di Latina, è un territorio estremamente vario, ricco e affascinante dal punto di vista ambientale: scorci di grandissimo interesse naturalistico si alternano a spiagge, grotte e ripari naturali, che presentano un grande interesse archeologico oltre che paesaggistico, tutelati dal Parco nazionale, che si estende su circa 8500 ettari.
San Felice del Circeo - Le spiagge del Circeo sono bagnate da un mare trasparente e pulito, anche se in prossimità di porti; tra le più apprezzate e frequentate la piccola Spiaggia del Porto, la selvaggia spiaggia di Torre Paola. Ci sono poi la Bussola e la bellissima spiaggetta del Prigioniero. La principale località della zona è San Felice del Circeo che conserva l’interessante torre medievale dei Templari e, sulla sua spiaggia, la grotta Guattari dove è stato rinvenuto il cranio di un uomo di Neanderthal. Altre due le grotte da visitare: alla base del Circeo quella delle Capre, facilmente raggiungibile a piedi, e la grotta Azzurra, accessibile dal mare.
Il Cristo del Circeo - Dalla cima del Circeo si gode di un panorama mozzafiato: quando il cielo è sereno, infatti, si può scorgere a nord la cupola di San Pietro di Roma e a sud l’isola Ischia e il Vesuvio. Gli amanti del windsurf hanno un campo velico ideale a San Felice Circeo, la spiaggia dei romani. Molte le mete che soddisfano la passione subacquea: la più nota è sicuramente quella, raggiungibile dal porto, che porta ad ammirare la statua bronzea del Cristo del Circeo, la cui cerimonia ufficiale di inabissamento a una profondità di 18 m ha avuto luogo nel 1992. Il più vasto comprensorio archeologico del Circeo è quello della villa imperiale di Domiziano sulle sponde del lago di Paola, del primo secolo dopo Cristo, caratterizzata da opere di ingegneria idraulica che costituivano terme, piscine, fontane e cisterne.
Il tempio della Maga - Al di là del faro, raggiungibile con un itinerario-trekking, c’è il picco di Circe, con le rovine del tempio dedicato alla maga. La zona tutelata dal Parco è un vero e proprio paradiso per gli amanti del birdwatching. Al suo interno il lago di Sabaudia (detto anche di Paola), il più grande dei laghi pontini, insieme a Caprolace, Monaci e Fogliano, costituisce inoltre un classico esempio di ecosistema lagunare, luogo di sosta migratoria dove poter ammirare diverse specie di uccelli, come le oche selvatiche, gru, cavalieri d’Italia e fenicotteri.
Squisita gastronomia - Siamo nell’Agro Pontino, zona di allevamento di bufale. Qui, la mozzarella di bufala si fregia del marchio Dop, che ne indica la Denominazione di origine Protetta. Oltre al pregiato formaggio, i menu locali ripropongono i gustosi piatti della tradizione laziale, tra cui le sfoglie all’uovo, le tagliatelle, le pappardelle o i ravioli, l’abbacchio (agnello), il castrato di montagna, la giuncata (latte cagliato), l’impanata (siero e ricotta freschi) o le salsicce con peperoncino piccante. Lungo la fascia costiera a nord del promontorio del Circeo, nella pianura pontina, si producono anche numerosi vini bianchi, rossi e rosati Doc che accompagnano i piatti della tradizione locale.