© Istockphoto | Grotta Azzurra, Capri
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Fresche e dai colori straordinari, sono mete di visite affascinanti e tutte da scoprire
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Le grotte marine hanno sempre un fascino particolare. Le coste d’Italia ne ospitano moltissime, alcune delle quali si possono visitare con un’escursione guidata, per lo più solo dal mare, oppure in autonomia con una piccola barca, sempre tenendo presente le condizioni meteo e la sicurezza. Tra acque turchesi o blu violaceo, stalattiti e cattedrali di roccia che a volte si aprono in sorprendenti finestre, ecco le dieci grotte più belle e più affascinanti del nostro Paese, da visitare al più presto.
GROTTA AZZURRA, Capri - È la più celebre d'Italia e si apre sulla costa dell'isola di Capri a dieci minuti di navigazione da Marina Grande. La sua imboccatura è molto stretta e si può visitare solo d'estate, dal mare e con condizioni favorevoli di onda e di marea, esclusamene con le piccole barche a remi dei pescatori locali. La sua bellezza incomparabile è legata al fantastico gioco di luce creato dai raggi solari e dal fondale di sabbia bianca, che accendono questa magica cavità carsica di luminescenza turchese.
GROTTA DELLO SMERALDO, Conca dei Marini, Amalfi - Anche questa grotta ha origine carsica, è parzialmente all’asciutto e in parte raggiunta dall’acqua. È stata scoperta nel 1932 da un pescatore e deve il nome alle tonalità smeraldine che assume l'acqua per effetto della luce che filtra da una fenditura sottomarina, grazie alla quale è collegata al mare aperto. La grotta è alta circa 25 metri, mentre ha un'ampiezza di una trentina di metri x 45.
CALA DELLE OSSA, Palinuro, Campania - Situata ai piedi del Castello di Molpa, sulla costa rocciosa che circonda Palinuro, è una cavità naturale che si raggiunge solo dal mare. Deve il suo nome al ritrovamento all'interno di numerosi fossili di conchiglie e di reperti ossei preistorici. Osservandola mentre ci si avvicina, la forma stessa della grotta fa pensare alla parte superiore di un teschio.
GROTTA DI NETTUNO, Alghero, Sardegna - La grotta si raggiunge via terra per mezzo di una scala mozzafiato di 654 scalini abbarbicati al costone occidentale del promontorio di Capo Caccia, oppure in barca con molto minor impegno. L'interno è caratterizzato da una grande lago salato, chiamato Lago La Marmora, dominato da un’imponente stalagmite che si erge al centro e che viene chiamata "Acquasantiera" per le numerose piccole cavità nelle quali si raccoglie l'acqua.
GROTTE DEL BUE MARINO, Dorgali, Sardegna - Siamo nel golfo di Orosei, al centro della costa orientale della Sardegna. Queste cavità marine un tempo ospitavano le ultime colonie di foca monaca, che i locali chiamano appunto "Bue marino", che oggi si ritiene scomparso. La grotta è una cavità carsica lunga più di 20 chilometri: dopo un ingresso in comune, si dirama in tre distinti tronconi: il Ramo nord, il Ramo di mezzo e il Ramo Sud. Quest'ultimo è attrezzato per la visita a piedi, dopo aver effettuato l'accesso in barca.
GROTTA DEL TURCO, Gaeta - La grotta è composta da tre fenditure nel promontorio, si raggiunge dopo aver sceso una breve scala e aver ammirato una chiesetta su una roccia dalla quale godere il panorama dall’esterno. La Grotta del Turco deve il nome a una leggenda secondo la quale su una delle sue pareti sia impressa l’impronta di una mano, lasciata in questo luogo in tempi antichi da un marinaio turco. Un' antica tradizione religiosa racconta che la grotta venne alla luce in occasione della morte di Cristo, quando, come dicono le Scritture, si squarciò il velo del tempio di Gerusalemme.
GROTTA DELLA POESIA, Roca Vecchia, Puglia - Siamo in Salento, a una ventina di chilometri da Otranto, per ammirare una delle piscine naturali più belle del mondo. La grotta è una cavità naturale, un tempo grotta carsica e oggi, dopo il crollo della volta, a cielo aperto. Secondo una leggenda, una bella principessa veniva qui per fare il bagno e molti poeti la seguivano, per ammirarla e decantare nei loro versi le sue virtù. Un’altra ragione di mistero è la presenza, sulle pareti della grotta, di numerose iscrizioni che portano il nome di Taotor, una misteriosa divinità che probabilmente era venerata in questo luogo.
GROTTA ZINZULUSA, Castro, Puglia - È una delle grotte più rinomate della costa salentina, non lontano da Castro. Deve il suo nome alle numerose stalattiti che pendono dal soffitto: secondo la cultura popolare ricordano gli “zinzuli”, ovvero gli stracci appesi. La grotta si è formata per erosione marina: la sua presenza è nota da secoli, dato che è menzionata in alcuni documenti già nel 1783.
GROTTA DI LORD BYRON, Portovenere, La Spezia - Situata tra la chiesa di San Pietro a Portovenere e la costa che dà sul mare aperto, la Grotta di Byron prende nome dal celebre poeta britannico perché, si dice, gli fornì ispirazione per la descrizione della caverna del suo celebre poeta "Il Corsaro". Nella grotta è anche affissa una lapide bilingue che ricorda l'episodio. Oggi la grotta è meta degli appassionati di immersioni che amano tuffarsi in questo luogo, per la sua suggestione e perché le sue pareti sono ricche di piccoli crostacei, tutti da ammirare.
GROTTA DI CIRCE, Palmarola, Ponza - Una piccola suggestiva grotta che si apre sulla costa di Palmarola, isoletta di fronte a Ponza. Vi si può entrare solo a nuoto, oppure con canoe, gommoni, o piccole barche: è una suggestiva fenditura triangolare nel fianco della montagna, nella quale è bello fare il bagno. Le rocce presentano singolari colorazioni e l'acqua è di limpidezza straordinaria.