L’Eden a due passi

Le sirene abitano ancora Ventotene: lasciati incantare

Vero paradiso dei sub e per chi ama il mare autentico l’isola flegrea offre un’acqua purissima e una storia millenaria

16 Mar 2016 - 06:00

La leggenda vuole che Ventotene fosse il rifugio delle Sirene che cercarono di incantare l'avventuroso Ulisse: certo, questa isola che sorge dal mare Tirreno tra Ischia e Ponza è l'ideale per chi del Mediterraneo vuole sentire l'anima più vera, fatta di silenzi e di profumi intensi, di tradizioni plurimillenarie, di fiori e colori altrimenti introvabili, con paesaggi mozzafiato, magari con la vicina isoletta di Santo Stefano in controluce.

Un mare purissimo la circonda, così pieno di vita che lo Stato ha costituito un’Area Marina protetta che è diventata, per la ricchezza della sua fauna ittica, un vero paradiso per i sub. Poche spiagge ma magnifiche, una costa che riserva anfratti e insenature dalle quali immergersi nelle acque limpide è un’emozione impagabile. Ventotene fa geograficamente parte dell'arcipelago pontino, mentre geologicamente è parte delle isole Flegree, insieme a Ischia, Procida e Vivara.

Memorie di una storia antichissima - Un lembo di terra al centro del mediterraneo, crocevia di popoli e razze, custode di duemila anni di storia. I Romani costruirono l’acquedotto, il porto, una sontuosa villa imperiale e la elessero esilio dorato di Giulia, la figlia ribelle dell’imperatore Augusto che amava la libertà e la vita spensierata. Del periodo romano a Ventotene sono rimaste diverse rovine di ville e acquedotti, il porto antico e le peschiere modellate nellerocce vulcaniche di tufo. Da visitare senz’altro il ricco Museo archeologico ospitato nel borbonico Forte Torre. Dopo il dominio romano solo nel ' 700 l'isola rinacque, quando i Borbone la ripopolarono e costruirono gran parte del centro abitato: la Chiesa, il Castello, le Rampe, le case del Pozzillo e il famoso carcere sul vicino isolotto di Santo Stefano. Colori pastello e una vita distesa, fatta di pesca e agricoltura. Durante il periodo fascista, precisamente dal 1941 al 1943, sull'isola furono confinati numerosi antifascisti di tutte le tendenze, nonché persone considerate non gradite al regime: molti intelettuali, che nel 1941 diedero vita al primo progetto-documento della futura Unione europea, "Il manifesto di Ventotene".

Spiagge e anfratti incantevoli - Ventotene è uno di quei luoghi speciali dove ci si sente in un altro mondo, che avvolge e trasmette energia e che lascia sempre desiderio di tornare. Ventotene ha poche spiagge accessibili a piedi. La principale è Calanave, facilmente raggiungibile dal Porto romano. La sabbia è di color nero ed è possibile noleggiare ombrelloni e lettini. Nel pomeriggio non si può perdere un'indimenticabile tramonto dal belvedere di Parata Grande. Altra spiaggia facilmente raggiungibile è Cala Rossano, all'interno del Porto nuovo. L'isola è ricca di numerosi e suggestivi scorci tufacei e basaltici visibili dal mare. E' semplice noleggiare una barca: nel Porto romano ci sono punti attrezzati i e disponibili ad organizzare gite giornaliere con sosta bagno e spuntino a bordo. Qualsiasi punto dell' isola sceglierete, vi accorgerete che, nonostante la presenza dell'uomo, il mare di Ventotene è rimasto incontaminato.

Immersioni per tutti i gusti - Ventotene, come abbiamo detto è un vero eden per chi ama le immersioni subacquee: "Punta Pascone", consente immersioni facili con profondità massima di soli 15 metri. Il fondale di sabbia lavica nera è popolato da tracine e rombi. Su di questo si apre un'ampia grotta, ricca di nudibranchi, molto suggestiva per la fotografia subacquea. "Secca dell'Archetto", a circa 300 metri dalla costa dell'isola in mare aperto, promette un'immersione più impegnativa per via della profondità fino a 50 metri, ma comunque accessibile a tutti. Un tunnel subacqueo, a profondità ancora ridotta, è ricco dispugne, di re di triglie e di anemoni di mare. "Punta dell'Arco", fino ai 40 metri di profondità, caratterizzata da due grotte a 30 metri ricche di tunicati e di castagnole rosse. C'è poi il relitto della Santa Lucia, affondato il 24 luglio 1943 per un attacco aereo e posato sul fondale sabbioso da 39 a 46 metri di profondità.

Pesce raro e sapori inconsueti - L'isola è ricca di sapori, come le celebri lenticchie, le fave, gli asparagi, i carciofi, il rosmarino e il finocchietto che qui hanno un aroma unico e che finiscono in cucina per rendere ancora pù gustose le varietà più pregiate di pesce fresco come aragoste, saraghi, cernie, scorfani, triglie e merluzzi a quelle meno rinomate ma dal gusto inconfondibile, come le ricciole e le occhiate.

Per maggiori informazioni: www.comune.ventotene.lt.it

Informazioni metereologiche in tempo reale: www.meteo.it

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