Primavera in Spagna? A Minorca per rigenerarsi
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La più tranquilla e forse la più bella tra Le Baleari con un mare trasparente, spiagge deliziose e una storia ancestrale
Minorca è tra le Baleari l'ideale per una vacanza all'insegna del relax. E' chiamata l'isola del vento per la piacevole brezza che spira in continuazione, con le sue 2 mila 500 ore di sole nel coso dell'anno è piacevole da visitare in tutte le stagioni. Da giugno a settembre le temperature sfiorano i 40 gradi e le nubi diventano solo un ricordo. Ma l'isola, oltre a spiagge da sogno e un mare cristallino riserva tantissime belle sorprese.
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Minorca ha 216 chilometri di coste estremamente varie, con un litorale scosceso e spiagge rossastre a nord e dolci rilievi con cale di sabbia dorata a sud, dove si possono praticare la vela, il windsurf, lo sci d'acqua e il diving. Per i bagni di primavera ci sono spiaggette di straordinaria bellezza come Cala Maquarella, Cala Turqueta ( dalle incredibili acque turchesi) Cala Morell, vicinissima a Ciutadella. Gli spettacolari fondali di Minorca sono da decenni tra i preferiti dai sub. Dichiarata Riserva della Biosfera dall'UNESCO, Minorca possiede grandi ricchezze ecologiche e paesaggistiche. Un'escursione a cavallo, a piedi o in bicicletta seguendo sentieri e itinerari segnalati è un ottimo metodo per scoprire da vicino questo meraviglioso ambiente. Spicca in primo luogo il Parco Naturale di s'Albufera d'Es Grau, una zona protetta in cui si rifugiano numerosi uccelli acquatici e migratori, e una delle zone umide più importanti dell'Europa meridionale.
La magnifica Ciutadela - Da esplorare a piedi, Ciutadella è forse la cittadina più caratteristica dell'isola: piccole piazze, palazzi sontuosi, antichi monasteri, chiese, gallerie d'arte, negozi, bar e ristoaranti la rendono una delle città più affascinanti della Spagna: l'architettura medievale europea e quella araba si sposano perfettamente rendendo il paesaggio urbano veramente unico. Da non perdere la cattedrale in stile gotico catalano, che sorge sulle fondamenta di un'antica moschea oppure il Molì des Comte ovvero il Mulino a vento del Conte che ospita un suggestivo locale, oppure la torre ottagonale che dal XVII secolo difende l'ingresso del porto. Molte le chiese, stupende quel in stile barocco: la piccola Esglèsia del Sant Crist è famosa per la sua scultura lignea del Cristo sulla Croce che nel 1661 avrebbe più volte trasudato sangue.
Tracce e tradizioni romane, arabe, aragonesi - Del resto Minorca ha una storia che si perde nella notte dei tempi: vari i dominatori che si susseguirono nell'isola: dai romani agli arabi dagli aragonesi agli inglesi, tanto che l'isola ritornò definitivamente spagnola solo nel 1802. Il patrimonio archeologico e culturale è un'importante risorsa turistica. Sono presenti resti preistorici come la Naveta des Tudons, scavi come quelli della capitale, la bella Mahón, oppure piccoli borghi marinari che conservano a tutt'oggi le loro antiche tradizioni. Da non perdere per chi ama la storia l'insediamento romano di Sanitja risalente al primo secolo a.C.
Ecomuseo del Cap de Cavalleria - Uno dei posti più suggestivi delle Isole Baleari è l'Eco Museo del Cap de Cavaleria di Minorca articolato su 19 ettari luogo silenzioso ove ogni pietra sembra riportarci in un viaggio a ritroso nel tempo. Il museo si articola in due aree, di cui una è allestita nel Lloc de Santa Teresa, tipica casa rurale di Minorca, dipinta di bianco e recante tre archi sulla facciata. Vi sono esposte numerose informazioni sulla natura della zona nonché sugli scavi più rilevanti rinvenuti finora. Il resto è un museo all'aperto, caleidoscopio spettacolare di paesaggio unico, tradizione e vestigia di altre civiltà. In tale superficie di 19 ettari, trovano spazio la botanica, la fauna, le usanze marinare, l'attività agricola e zootecnica, lo sfruttamento dei substrati di roccia, cui si aggiunge l'attività archeologica.
Le aragoste migliori del mondo - L'isola ha solide e apprezzatissime tradizioni enogastronomiche: si possono gustare pesci e crostacei freschissimi e gustosi: la Caldreta de langosta, ovvero l'aragosta stufata è il piatto tipici dell'isola; non manca naturalmemte la Paella impreziosita dall'aragosta; il peus del Cabrit è invece un delizioso piatto di pesce cucinato con Cherry e prezzemolo. Più semplice ma da assaggiare per la loro freschezza le escupinyas, vongole crude servite con limone o gratinate al forno con aglio e prezzemolo. La melanzana è poi la verdura tipica dell'isola, declinata in mille sapidissime varianti.
Per maggiori informazioni: www.illesbalears.es
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