Procida, l'isola de "Il Postino"
© ente-del-turismo | Procida vista dall'alto
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Placidamente distesa nelle acque del Golfo di Napoli è un tripudio di casette color pastello, vicoli, borghi marini, giardini e atmosfere dolci e miti
È la meno chiacchierata tra le isole della Campania. Meta fuori dal turismo di massa è una di quelle terre che ha ancora il sapore del vero. Con le sue case colorate e a picco sul mare, i suoi giardini e gli alberi di limoni è stata spesso scelta come set cinematografico di grandi capolavori come l'ultimo film di Massimo Troisi, il Postino. Questo luogo così speciale è Procida.
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PROCIDA: ISOLA DOLCE, MITE E VERA - Una volta sbarcati sull'isola, il cui nome sembra derivi dal greco “prochetai” che in italiano significa “giace”, e in effetti Procida sembra proprio giacere distesa placidamente tra le acque del Mar Mediterraneo, giungerete a Marina Grande, l'unico porto commerciale dell'isola che vi accoglierà con il Palazzo Montefusco del XII sec, un tempo fu la residenza estiva del re. Qui due sono le spiagge dove potrete godere dell'atmosfera dolce e verace della bella isole: Marina Grande e la "Si Lurenza".
All'interno invece, percorrendo via Roma giungerete alla piazzetta detta Sent'cò (Sancio Cattolico) dove sorge la chiesa di S. Maria della Pietà (1616).
Un altro luogo di immensa bellezza è poi il borgo di Terra Murata poco distante da Marina Corricella, il borgo di marinai più affascinante di tutta l'isola. Qui non tralasciate di visitare il Palazzo Reale, detto anche "Castello", fatto erigere nel 1563 dal Cardinale d'Aragona Innico d'Avalos e l'Abbazia di San Michele (XVI sec.), in origine convento Benedettino(VII-VIII sec.) nel cui interno sono conservate numerose opere d'arte tra cui la tela dipinta dalla scuola di Luca Giordano raffigurante San Michele.
Lasciata Terra Murata è giunto il momento di raggiungere il borgo di Marina di Corricella, il cui nome deriva dal greco "coros callos" (bella contrada) che vi accoglierà con le sue casette dai colori pastello una aggrappata sull'altra. Al borgo si può accedere solo attraverso delle scalinate tra cui la più frequentata è la "Gradinata del Pennino" che si trova di fronte alla chiesetta di San Rocco (XV sec.), nel punto più basso dell'omonima strada.
Qui, tra le casette colorate del borgo troverete i migliori alberghi e ristoranti dell'isola. Per raggiungere il mare invece, raggiungete la chiesetta di San Vincenzo (1571) superata la quale, sulla sinistra, c'è la via dei Bagni che conduce alla spiaggia della "Chiaia". Poco più avanti ci sono i famosi Giardini di Elsa, immersi in incantevoli frutteti e attualmente sede del parco letterario dedicato all'omonima scrittrice, Elsa Morante, che qui scrisse “L'isola di Arturo”. Non potete lasciare l'isola senza aver visto Marina Chiaiolella, o spiaggiolella (piccola spiaggia in napoletano), l'ultima spiaggia dell'isola dove potrete mangiare nei ristoranti più frequentati dell'isola e visitare il Santuario di San Giuseppe (XIX sec.).
Per maggiori informazioni: www.incampania.com
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