Il sultanato si trova nell’estremità della penisola arabica: un mondo di tradizioni originali e di natura intatta
Nel Sultanato dell’Oman fino al mese di maggio, l’area del Jabal Al Akhdar, sulla parte più alta dello scenografico massiccio di Hajar, si tinge di tenui sfumature rosate. Si tratta del periodo durante il quale fioriscono le rose coltivate e curate direttamente dai locali secondo tecniche tradizionali.
Nel mese di aprile avviene il clou della fioritura e della raccolta: è il momento più suggestivo per visitare questa zona che si ricopre di un profumato manto rosa. Sul Jabal Akhdar si possono fare escursioni, trekking, canyoning e scalate. E’ ideale durante i mesi estivi, infatti il fresco clima montano consente di esplorare l’area nel migliore dei modi.
I roseti di Sayk - L’Oman, poco più esteso dell’Italia ma abitato da sole 2milioni e mezzo di persone, è caratterizzato da una variegata morfologia tra cui montagne, deserti, piccoli villaggi e una natura rigogliosa. Da qui il fascino del massiccio di Jabal Al Akhdar. Il nome arabo significa “montagna verde” per la presenza di molti terreni agricoli terrazzati. Tra i suoi luoghi più belli spicca l’altopiano di Sayq punteggiato da pittoreschi villaggi e ricoperto da piantagioni di alberi da frutta ed estesi roseti. Il massiccio di Jabal Al Akhdar si trova ad un’altitudine di 2.000 metri e gode di un clima ideale tutto l’anno. Al-Jabal Al Akhdar si trova a 160 km di strada asfaltata da Mascate. Per raggiungerlo bisogna proseguire sulla strada principale e girare ad ovest a Birkat Al Mouz, che si trova a circa 20 Km da Nizwa e 6 Km da Izki. Da qui parte la strada di montagna che si snoda lungo una dozzina di villaggi ed è percorribile solo con mezzi off- road.
Dai fiori profumi ed essenze - La raccolta delle rose è un’attività affascinante: i petali vengono selezionati e utilizzati nella distillazione domestica per creare la famosa attar ossia l’acqua di rose omanita. Il procedimento prevede che i petali vengano messi in una ciotola di argilla chiamata borma che contiene al suo interno un piccolo recipiente di metallo. Un altro contenitore di metallo pieno di acqua fredda copre l’apertura del borma. Il tutto viene poi messo sul fuoco e grazie alla produzione di vapore avviene la condensa nel recipiente più piccolo ottenendo quindi il distillato di acqua di rose. Questo viene impiegato spesso come base di molti dei profumi ed essenze omanite oltre che nella gastronomia tradizionale come i dolci locali e il caffè.
Trekking, mountain bike e canoa - La zona offre anche parecchie attrazioni per gli appassionati di storia e cultura, tra cui la via dei forti; il pittoresco mercato del bestiame di Nizwa che ha luogo all’alba ogni venerdì; il castello di Jabreen e il forte di Bahla, patrimonio culturale dell’UNESCO. Per esplorare il Jabal Akhdar e il magnifico altopiano chiamato plateau di Sayq è consigliato munirsi di scarpe da trekking ed abbigliamento pratico: i sentieri di montagna e i wadi, la possibilità di fare canyoning, viaggiare in 4x4, fare trekking, arrampicata e mountain bike, speleologia e escursioni del massiccio Hajar sono quanto di più inaspettato.
Tutto un mondo da scoprire - Sayq, considerato il cuore di Al-Jabal Al- Akdhar, è situato fra Seih Qatnah e Wadi Bani Habib. Grazie agli aflaj il suo suolo è molto fertile e la popolazione può dedicarsi all’agricoltura tradizionale. Wadi Bani Habib è abbarbicato su un altopiano che affaccia su una valle con vigneti e frutteti di mandorle, melograni, albicocche e pesche. Al-Fayadhiyah Site è molto interessante e perfetto per scattare fotografie. Da qui è possibile ammirare differenti aree quali Al-Aqar, Al- Sharijah, Al-Ain, Al-Qasha & Salout. Da non perdere anche il villaggio di Al Ain conosciuto per le sue scale che collegano i vari livelli del villaggio. Anche il paesino di Al Shareija è strutturato su scalinate. Da visitare anche il piccolo villaggio di Hail Al Yemen con 40 dimore e quello di Al Manakher che dispone di acqua in abbondanza e molte fattorie.
Per maggiori informazioni : www.aigo.it