Diario di viaggio della nostra lettrice Gloria
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Il Senegal non è un paese da safari, da big five nella boscaglia e mirabolanti prodigi naturalistici: va visto attraverso la gente, i colori, il cibo e la musica. Certo le spiagge sull’oceano sono meravigliose, la savana e le lagune si estendono a perdita d’occhio, i baobab sono maestosi, ma è tutto il resto che colpisce. A parte i 40 gradi che non ci abbandoneranno per dieci giorni, questa è la stagione successiva alle grandi piogge, quella della vegetazione rigogliosa e delle tante feste religiose e di costume,ed è tutto un piacere per la vista.(Il viaggio ha avuto luogo alla fine di ottobre N.d.R.)
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