Una capitale Baku, che sembra uscita dalla sceneggiatura di un film fantasy; una natura di bellezza esplosiva
Azerbaijan, una terra dai mille contrasti, nella cui capitale Baku, lo sfarzo orientale convive con la tecnologia occidentale in una sorta di futurismo barocco che richiama alla mente gli scenari dei film fantasy. Un paese che ha visto una crescita economica vertiginosa grazie ai proventi di gas e petrolio. Ma l’Azerbaijan è anche una terra dalle incredibili meraviglie naturali e di grande interesse culturale.
Ecco un itinerario, unica data di partenza è il 23 aprile, per questa regione del mondo affacciata sul Mar Caspio proposto da Azonzo in, e attraversare paesaggi rurali caratterizzati da pittoreschi villaggi, caravanserragli medioevali e vulcani di fango Un viaggio incomincia con la visita della capitale Baku, con la sua bella baia e il centro storico protetto dall’Unesco. Si inizia con la visita del Memory's Alley, un cimitero e memoriale dedicato ai caduti per mano dell’esercito sovietico, che offre una bellissima vista sulla baia di Baku. Si continua con la città nuova e la via Nizami, la strada dello shopping, per poi proseguire verso piazza della Fontana, il monumento di Nizami Ganjavi e Rasul-Zade Street.
Il centro storico di Baku - Dopo aver visitato il Museo Nazionale di Storia, si continua con la parte antica della città, dove si può ammirare la torre della Vergine, costruita nel XII secolo, che assieme al palazzo di Shirvan Shahs, costituisce un complesso di monumenti storici dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Si continua con il caravanserraglio, luogo di ristoro dei mercanti durante i loro lunghi viaggi lungo la Via della Seta, e la piazza del Mercato. Si termina la visita con il Museo Nazionale dei Tappeti.Poco distante da Baku, si ha modo di ammirare la penisola di Absheron conosciuta come la “terra del sacro fuoco”, le straordinarie pitture rupestri del Gobustan e i suggestivi vulcani di fango. Si prosegue per la città antica di Shamakha che in passato fu la capitale del famoso regno degli Shirvanshah, fino ad arrivare a Gabala con i suoi resti archeologici.
Le terre del fuoco sacro - Si raggiunge quindi Sheki, con il suo palazzo di Sheki Khans e il caravanserraglio medioevale e Kish, dove si ammira la prima chiesa cristiana Caucasica. Infine prima di rientrare a Baku si visita Ganja con l’insolita casa delle bottiglie. Un viaggio che permette di conoscere questo Paese ricco di cultura e bellezze naturalistiche. penisola di Absheron, conosciuta come la “terra del sacro fuoco”, a causa del gas naturale e di giacimenti petroliferi. Visita al tempio di Ateshgah, il tempio zoroastriano del fuoco. Si continua con Yanar Dag, letteralmente la montagna che brucia. Si tratta di una collina di 116 metri, caratterizzata da una continua eruzione di fuoco di gas naturali. Proseguimento in direzione del sito archeologico di Gobustan, patrimonio Unesco, a 65 km da Baku. Sulle pareti rocciose di alcune montagne vi sono circa 6000 incisioni rupestri risalenti al paleolitico superiore che raccontano di antiche tribù, scene di caccia, danze e vita quotidiana. Successiva sosta ai “vulcani di fango”, un fenomeno naturale particolarissimo che consiste nel perpetuo “ribollire” di fango freddo dal sottosuolo.
Il caravanserraglio di Ganja - Tra le varie tappe del viaggio proposto anche cisono anche Gabala (interessante il vicino mausoleo di Diri Baba) e Ganja, con una visita della città che diede i natali al poeta nazionale Nizami Ganjavi. Si inizia con la Moschea di Shan Abbas, il caravanserraglio medievale e gli antichi bagni Chokek hammam. Si prosegue con il Museo delle Miniature e l’insolita Casa delle Bottiglie: si tratta di un edificio-opera d’arte ideato da Ibragim Jaffarov che vede l’utilizzo di bottiglie di vino, birra e acqua. Infine, si termina con il Mausoleo del poeta Nizami e del bazaar locale. Pomeriggio dedicato alla visita del piccola città di Goygol e del vicino villaggio di Helenendorf, dalla sua architettura in stile tedesco. Infine, rientrando a Ganja, si ha modo di ammirare la fortezza medievale di Shamkir.