Viaggiare a colori

Dieci luoghi dedicati a chi ama il rosso

In natura o in architettura questo energetico colore è sinonimo di vitalità e di atmosfere particolarmente intense

18 Set 2020 - 06:00
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© Istockphoto  | I boschi autunnali in Giappone 
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© Istockphoto | I boschi autunnali in Giappone 

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Il rosso è il colore dell'energia, della vitalità e del fuoco. Esprime anche energia e passione: per questo i luoghi dominanti da questa tinta hanno un fascino tutto particolare. In alcuni luoghi del mondo il rosso gioca un ruolo importante, sia negli scenari della natura che nelle opere dell'uomo. Eccone dieci in cui la fa da padrone.

I boschi autunnali in Giappone – Il foliage, in Giappone, insieme alla fioritura dei ciliegi uno degli appuntamenti più amati dai viaggiatori. Gli alberi si colorano dei colori del fuoco, creando suggestioni intense e affascinanti quanto le nuvole rosa dei ciliegi in primavera.     

Gli aceri rossi del Canada – L’acero rosso è simbolo del Paese, tanto da essere riprodotto anche sulla bandiera nazionale. I boschi di questo particolare albero, o i singoli esemplari disseminati un po’ ovunque, accendono il paesaggio di pennellate fiammeggianti.   

Peace Bridge, Calgary – Il Ponte della Pace è un ponte pedonale e ciclabile che attraversa il fiume Bow a Calgary in Canada. Il ponte, progettato dall'architetto spagnolo Santiago Calatrava ed è stato inaugurato il 24 marzo 2012. Ha un iconico design ad eliche circolari rosse, navata unica e 130 metri di lunghezza. 

I peperoncini rossi di Jodhpur, India - I peperoncini rossi, messi ad essiccare dopo essere stati raccolti nei campi, formano una distesa color fuoco che caratterizza il paesaggio. Qui siamo nei pressi della città di Jodhpur, celebre per le sue casette di colore blu. Insomma, una destinazione di molti colori. 

Nusfjord, Isole Lofoten, Norvegia  – Sono tra le più fotografate al mondo: le casette rosse dei villaggi delle isole Lofoten hanno un inconfondibile e iconico colore che, secondo una leggenda, viene dall’abitudine di tinteggiare i muri con il sangue dei pesci, per non dover acquistare una vernice. Le casette rosse appartenevano infatti ai pescatori più poveri, mentre quelle dipinte di bianco o di giallo erano di proprietà rispettivamente delle famiglie ricche e da quelle di classe media.  

Piazza Rossa, Mosca - Molti degli edifici affacciati alla piazza, una delle più grandi e celebri del mondo,  sono effettivamente di colore rosso, ma in questo caso la toponomastica non ha alcun riferimento cromatico né politico: in lingua russa in passato la stessa parola esprimeva infatti sia il colore rosso che l’aggettivo “bello”. La Piazza Rossa sarebbe in realtà la Piazza Bella.  Misura 700 metri di lunghezza, 130 di larghezza e una superficie di 74.831 metri quadrati.  

Rocce rosse, Arbatax, Sardegna – Le grandi scogliere di porfido rosso sono uno dei simboli di questo tratto di costa sarda, in Ogliastra: a rendere ancora più vivo il contrasto sono il turchese del mare e la presenza di altri scogli, stavolta di colore bianco.  

Santuario di Fushimi Inari, Kyoto - Una vera full immersion in red. Per raggiungere questo celebre tempio scintoista, il pellegrino deve infatti percorrere un lungo sentiero devozionale a gradini che si arrampica lungo una collina. Il tracciato è fiancheggiato da migliaia di torii, speciali porte rosse donate dai fedeli. Il dio Inari, a cui è dedicato il tempio, protegge la prosperità e la ricchezza dei raccolti, in particolare del riso. 

Larung Gar, Kham, Tibet – Migliaia di minuscole casette addossate le une alle altre, fatte di legno colorato di rosso e tanto addossate da fondersi a vicenda come in un formicaio. Vi abitano i monaci e le suore buddisti iscritti al locale Centro di studi religiosi. Si calcola che abitino in questo centro oltre 10mila persone. Nel 2016 il governo cinese ha tentato di demolirlo, ma con poco successo.   

Tempio e Museo della Reliquia del Dente di Buddha, Singapore – Il tempio si trova nel quartiere di Chinatown ed è stato edificato per onorare una preziosa reliquia: un dente che la tradizione vuole appartenesse al Buddha, sebbene la sua autenticità sia messa ciclicamente in discussione. L’edificio è dominato da fiammeggianti tonalità di rosso, mentre il giardino sul tetto offre un luogo tranquillo per pregare e meditare.   
 

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