Gli scenari della natura che sembrano quadri astratti
© istockphoto
© istockphoto
Campi coltivati, terrazze naturali, rocce curiose si trasformano in capolavori di arte astratta che compaiono se li si contempla da un luogo sopraelevato
© istockphoto
Campi coltivati, terrazze naturali, rocce curiose e variopinte: a volte basta un luogo sopraelevato per ammirare le geometrie spettacolari disegnate dalla natura e dal lavoro dell’uomo. Ecco dieci scenari ai quattro angoli del mondo, che assomigliano a capolavori astratti e surreali, disegnati dalle forze atmosferiche accompagnate dall’operosità umana.
© istockphoto
© istockphoto
RISAIE A TERRAZZE – YUANYANG - CINA – Sono celebri in tutto il mondo per la bellezza con cui modellano il paesaggio di questa incantevole zona montuosa, punteggiata di antichi villaggi. Yuanyang, in Yunnan, nella Cina Meridionale, è famoso proprio per le terrazze di riso patrimonio dell'Umanità Unesco, costruite sui pendii di montagne alte oltre 2000 metri. Le risaie allagate riflettono i colori dei monti e del cielo, disegnando un vero e proprio dipinto astratto.
CAMPI DI TÈ - SRI LANKA - La zona di Nuwara Eliya, la città più elevata dello Sri Lanka, situata a oltre 1800 metri di quota, è uno dei fulcri della coltivazione del tè, grazie al suo clima fresco e meno umido rispetto alle località di pianura. I campi coltivati, fotografati dall’alto, offrono uno scenario davvero incomparabile.
CAMPI DI LAVORAZIONE DEL PEPERONCINO – BANGLADESH – La parte meridionale del Paese è il luogo in cui si coltiva una delle specie di peperoncini più piccanti al mondo, il Naga Morich. Quando i peperoncini sono maturi, vengono raccolti e lavorati soprattutto da maestranze femminili. Nelle zone di lavorazione colorano la terra di pennellate rosso fuoco.
LAGURA HUTT - AUSTRALIA OCCIDENTALE - In questo lago prolifica la Duniella Salina, una particolare alga dalla quale si estrae il beta-carotene utilizzato dall’industria cosmetica. La Duniella insieme ad altri batteri e piccoli animali presenti nelle acque, altamente saline, è responsabile della curiosa colorazione rosa dell’acqua.
THE WAVE - COYOTE BUTTES - ARIZONA - Come dice il suo nome, sembra una vera e propria onda, ma non è fatta di acqua: si tratta di una formazione rocciosa di arenaria che risale all’epoca giurassica. Siamo in Arizona, nel deserto Paria Canyon-Vermilion Cliffs Wilderness: un tempo qui si trovavano dune sabbiose che, nel corso dei millenni, si sono trasformate in roccia.
DUNE DEL SAHARA – AFRICA SETTENTRIONALE - Il Sahara è il più vasto deserto caldo della Terra, con una superficie di 9 milioni di chilometri quadrati. Presenta diverse conformazioni, tra roccia, ghiaia e sabbia: la parte centrale è costituita dalle caratteristiche dune di sabbia dorata, che si muovono sotto la spinta del vento e disegnano incantevoli ondulazioni e geometrie.
LA STAGIONE DEL RACCOLTO - EUROPA - Un paesaggio rurale tipicamente estivo, con i campi di grano pronto per il raccolto, in cui le macchine agricole sono al lavoro per la mietitura. Il fieno e la paglia vengono raccolti e lavorati per farne foraggio per il bestiame e compattato in grandi cilindri chiamati “rotoballe”: possono pesare fino a 600 chili e spesso diventano una nota caratteristica del paesaggio.
CAMPI DI LAVANDA - PROVENZA – Il mare di cespugli lilla dei campi di lavanda sono una costante del paesaggio estivo della Provenza, nel Sud della Francia. La pianta viene coltivata in tutta la regione tra villaggi arroccati, colori e mille intensi profumi. La stagione migliore per godere lo spettacolo è tra giugno e luglio.
VIGNETI DI LANZAROTE – ISOLE CANARIE - Su questa isola vulcanica il suolo è nero e l’acqua è quasi completamente assente. Per coltivare le piccole viti locali occorre scavare una specie di pozzo capace di raccogliere la poca umidità notturna di cui si nutre la pianta, la quale deve essere protetta con un muretto a secco che offre un po’ di riparo dal vento. Il vino che si ottiene, in compenso, è intento e liquoroso.
PETRA – GIORDANIA – L’antica capitale dei Nabatei è chiamata anche “Città rosa” per la straordinaria colorazione delle rocce nelle quali è scavata. Le pareti di pietra cambiano di colore a seconda dell’ora della giornata e dell’illuminazione, che mette in risalto venature di sedimenti di mille sfumature.