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Dieci teatri davvero curiosi e particolari

Si trovano ai quattro angoli del mondo e ciascuno, oltre ad essere bellissimo, ha una caratteristica che lo contraddistingue

04 Set 2019 - 16:09
Il più… bagnato - Palcoscenico Galleggiante - Bregenz – Austria. In scena un allestimento dell'opera "Carmen". © istockphoto

Il più… bagnato - Palcoscenico Galleggiante - Bregenz – Austria. In scena un allestimento dell'opera "Carmen". © istockphoto

I teatri sono importanti luoghi di aggregazione ai quali architetti e costruttori si sono dedicati con maestria e inventiva fin dalla notte dei tempi. Oltre ad essere fascinosi e suggestivi, alcuni hanno particolarità davvero curiose che li rendono unici nel loro genere. Eccone dieci in tutto il mondo, alcuni dei quali davvero straordinari, ciascuno a suo modo.

Dieci teatri davvero curiosi

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© istockphoto  | Il più grande – Metropolitan - New York
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© istockphoto | Il più grande – Metropolitan - New York

© istockphoto | Il più grande – Metropolitan - New York

IL PIÙ GRANDE – METROPOLITAN - NEW YORK- E’ il più grande teatro lirico del mondo. La sua costruzione è stata terminata nel 1966: la sala ha una capacità di ben 3800 poltrone in una platea profonda 137 metri. Il palcoscenico è largo 71 metri e profondo 44,5. Il teatro si trova nel complesso del Lincoln Center for the Performing Art, a Manhattan, che ospita anche la sede di altre istituzioni del mondo musicale della Grande Mela, tra cui la New York Philharmonic e il New York City Ballet.

IL PIÙ PICCOLO - IL TEATRINO DI VETRIANO – LUCCA – E’ il più piccolo teatro storico pubblico del mondo, come ha certificato il “Guinness dei primati” nel 1997. Misura appena 71 metri quadrati tra platea e palcoscenico, ma non manca nulla: costruito nel 1890, è caratterizzato da una pianta trapezoidale e due ordini di balconate. Il teatro, grazie all'attiva intermediazione della Delegazione FAI di Lucca, è stato acquisito dalla Fondazione che si è impegnata a restaurare il teatrino e a renderlo nuovamente agibile, per ospitare opere di prosa e di arte varia.

IL PIÙ… BAGNATO - PALCOSCENICO GALLEGGIANTE - BREGENZ – AUSTRIA – In tedesco si chiama Seebühne che significa “palco galleggiante”. In effetti, il teatro è costruito sull'acqua e sulle rive del Lago di Costanza e le rappresentazioni spesso utilizzano lo specchio d’acqua come un prolungamento del palco. La platea può contenere fino 7.000 spettatori a sedere e il teatro ospita opere liriche e performance musicali.

IL PIÙ AEREO – VILLA RUFOLO – RAVELLO - NAPOLI - Lo straordinario palco del Belvedere di Villa Rufolo ha come sfondo l’incomparabile panorama sulla Costiera Amalfitana che si gode dalle terrazze dai giardini della Villa. Il palco sembra librarsi nel vuoto: in realtà è sorretto da una struttura metallica alta una quindicina di metri appoggiata al terrazzamento sottostante, che arriva al livello dei giardini, mentre il pubblico trova posto su una speciale tribuna. Viene utilizzato tutti gli anni in occasione del Ravello Festival.

IL PIÙ SONORO - TEATRO DI EPIDAURO – PELOPONNESO - GRECIA – Sorge all'estremità sud-est del santuario dedicato all'antico dio greco della medicina Asclepio ed è considerato il teatro greco antico più perfetto per quanto riguarda l'acustica e l'estetica. E’ stato costruito a partire dal IV secolo a.C. e può ospitare tra il 12 e i 13 mila spettatori. Da qualunque punto delle gradinate si possono udire tutti i suoni prodotti sulla scena, compresi i sussurri e i sospiri.

IL PIÙ SCENOGRAFICO - ODEON DI ERODE ATTICO – ATENE – Un altro teatro dell’antica Grecia offre lo scenario sicuramente più suggestivo che si possa immaginare: addirittura l’intera città di Atene diventa il fondale di eccezione di ogni rappresentazione. Questo anfiteatro, non grandissimo ma comunque in grado di ospitare circa 5.000 spettatori, si trova all’interno dell’Acropoli della capitale greca: fu fatto costruire tra gli anni 167 e 174 da Erode Attico, un ricco sofista greco dal quale prende il nome. L’anfiteatro fu parzialmente distrutto nell’anno 297, restaurato alla fine dell’Ottocento e poi negli anni Cinquanta.

IL PIÙ ARIOSO - MINACK OPEN AIR THEATER – CORNOVAGLIA - REGNO UNITO - In questo grande anfiteatro all’aperto non si corre il rischio di soffrire il caldo, visto anche il clima ventoso della regione. E’ stato costruito tra il 1931 e il 1983 per iniziativa di Rowena Cade, un’abitante del luogo, secondo lo stile degli antichi teatri greci e romani, e utilizza quindi il paesaggio naturale come scenario. Il suo nome, dal dialetto locale meyneck, significa luogo roccioso.

IL PIÙ VULCANICO - JAMEOS DEL AGUA - LANZAROTE – ISOLE CANARIE – Questa grande sala da concerto è ospitata nella suggestiva e un po’ inquietante cavità naturale formatasi a causa di una bolla di aria all’interno di una colata lavica prodotta dal vulcano che costituisce l’isola di Lanzarote. La sala può contenere circa un migliaio di spettator e offre sonorità emozionanti, tanto che l’auditorium ospita spesso concerti di musica classica.

IL PIÙ MARINO - OSLO OPERA HOUSE - NORVEGIA - Questa struttura ultramoderna, che all’esterno è ricoperta di marmo bianco italiano, sembra sorgere direttamente dal mare. Il teatro, il più importante della Scandinavia, dispone nella sala principale di circa 1300 posti a sedere. Il tetto e la struttura esterna sono composti da scivoli angolati sui quali è possibile passeggiare per ammirare il Fiordo di Oslo.

IL PIÙ ICONICO - SYDNEY OPERA HOUSE – AUSTRALIA - Progettato dall'architetto danese Jørn Utzon, affiancato dalla società di ingegneria londinese Arup, il teatro è una delle architetture contemporanee più significative e simbolo della stessa Australia, oltre che della città che lo ospita, Sydney. La struttura esterna è composta da gusci a sezione sferica che ricordano una flottiglia di barche a vela in navigazione. Su queste superfici vengono spesso proiettati spettacoli di luci, che la trasformano ogni volta.

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