© Istockphoto | Sibiu, Transilvania, Romania: le finestrelle che paiono fare l’occhiolino
© Istockphoto | Sibiu, Transilvania, Romania: le finestrelle che paiono fare l’occhiolino
Dagli arabeschi di marmo dell’Alhambra alle persiane turchesi di Santorini: scorci pittoreschi o capolavori dell’arte
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Se ci troviamo all’interno di un edificio, le finestre sono le cornici che inquadrano il mondo circostante. Per chi si trova all’esterno, invece, sono il sipario che nasconde a occhi estranei l’intimità di quello che accade all’interno. Se però soffermiamo l’attenzione proprio su di loro, ci accorgeremo che in molti casi, possono trasformarsi in elementi di grande interesse, come accade nella nostra rassegna, in cui le finestre diventano ammirevoli protagoniste.
Dalle finestrelle che paiono strizzare l’occhio nel centro storico medievale di Sibiu, cittadina della Transilvania in Romania, ci spostiamo in Spagna, per ammirare i fasti arabi del meraviglioso Palazzo dell’Alhambra a Granada, per una immersione in un mondo che sembra uscire da Le Mille e una Notte. Tutt’altra atmosfera è quella che si respira a Barcellona, a Casa Batilo, tra le linee tondeggianti volute da Gaudì, o nella mistica atmosfera delle vetrate multicolori della Sainte-Chapelle, a Parigi. Spostandoci poi nel Mediterraneo, ci lasciamo incantare da due borghi tra i più pittoreschi e fotografati al mondo: Oia, a Santorini, con le sue finestrelle turchesi che spiccano sul bianco delle case pitturate a calce, e Vernazza, nelle Cinque Terre.
Milano ci propone le terrazze verdeggianti del Bosco Verticale, progettato da Stefano Boeri, mentre la storia mette prepotentemente in primo piano la facciata a bugnato di Palazzo dei Diamanti di Ferrara e le delicate architetture di Palazzo Ducale a Venezia. Dagli anni Settanta arrivano curiose geometrie finestrate da un palazzo che potrebbe trovarsi nei quartieri residenziali di qualsiasi città europea, mentre sono decisamente più contemporanee le finestre di luci fotografate in un albergo di Auckland, in Nuova Zelanda. Concludiamo con un intenso contrasto: le architetture del bizzarro Tempio Bianco di Chiang Rai, in Thailandia, accostato alla lineare modernità del grattacielo newyorkese dell’One World Trade Center.