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Etiopia, un’Africa diversa, tutta da scoprire

Una storia millenaria, fantastiche chiese scolpite nella roccia, paesaggi quasi extraterrestri: in una natura esuberante

17 Set 2015 - 08:00

      Cascate del Nilo Blu
    © dal-web

Cascate del Nilo Blu © dal-web

L'Etiopia è un paese ricchissimo di tesori storici, archeologici e paesaggistici. Ecco una proposta per un affascinante itinerario attraverso le meraviglie anche quelle più nascoste di questo paese africano: Axum, le chiese rupestri del Tigrai e quelle monolitiche di Lalibela, i castelli di Gondar, per finire con le meravigliose cascate del Nilo Azzurro di Tissisat.

Etiopia, un’Africa diversa, tutta da scoprire

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© dal-web | Cascate del Nilo Blu

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L'Etiopia conserva ancora intatta la sua identità culturale: le numerose chiese rupestri, scavate nelle rocce, alcune situate in posti inaccessibili; i luoghi di molteplici battaglie, fra cui quelle del periodo coloniale italiano e i magnifici castelli che testimoniano il grande passato di questo Paese. Nell'itinerario, di circa 10 giorni, partenza il 24 ottobre, proposto a Azonzo travel si visita la capitale Addis Abeba, con il suo interessantissimo Museo Nazionale, l'antica Axum con le sue colossali stele, le numerose chiese rupestri della regione del Tigrai. Si raggiungono le cascate del Nilo Azzurro di Tissisat e si effettua una escursione in barca fino agli antichi e isolati monasteri sulle isole del Lago Tana. Infine si giunge al canyon della valle del Nilo Azzurro attraversando territori popolati dalle tribù degli Amara.

Chiese monolitiche - Un itinerario che ci porta a scoprire a selvaggia Dancalia con i suoi paesaggi lunari. Oppure scoprire la regione di Lalibela, fino alla vetta dell'Amba Alagi, che tante tragiche memorie richiama agli italiani, ma che oggi è famosa soprattutto per il complesso di undici chiese tutte collegate tra loro che furono costruite per volere del re lalibela. Tutte le chiese sono state scavate nella roccia, alcune sono monolitiche, ovvero formano un unico blocco, altre sono semimonolitiche, a grotta o rupestri. Si inizia la visita con la chiesa di Bete Mariam, rettangolare a tre navate con un interno molto elaborato con affreschi e dipinti dai colori delicati. Si prosegue con la più imponente Bete Medane Alem, e infine la chiesa ipogea e cruciforme di San Giorgio, ultimo lavoro del re, caratterizzata da colonne esterne.

Ed ecco la medievale città dei castelli - Un'altra meta importante è certamente Gondar, la città dei castelli, situata ai piedi dei monti Simien, fu sede degli Imperatori d'Etiopia nei secoli XVII e XVIII e conserva, di quell'epoca, le pittoresche rovine dei celebri castelli imperiali ed alcune delle sue quarantaquattro antiche chiese. Durante la visita si ammira il grande castello di Fasiladas con quattro torri angolari rotonde e un torrione quadrato, la cui elegante facciata ricorda vagamente le costruzioni del nostro Rinascimento.

Un viaggio che riserva stupende sorprese come le cascate del Nilo Azzurro. Esso scorre tranquillo tra rive distanti circa duecentocinquanta metri e rivestite di lussureggiante vegetazione, si allarga fino a formare un fronte di quasi cinquecento metri e, dividendosi in quattro rami precipita con un un salto di quarantacinque metri in una stretta e pittoresca gola: la cascata di Tissisat, una tra le più belle del mondo, per finire, attraverso il lagoTana nella penisola di Zeghie dove sorgono alcune interessanti chiese: Ura Kidane Mehret, uno dei più begli esempi dell'arte medioevale etiope e Azoa Mariam, risalente al XVI secolo.

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