Estremo Oriente

In Giappone, a caccia di panorami strepitosi

Non solo il monte Fuji: un breve catalogo dei paesaggi più incantevoli del Paese del Sol Levante

20 Mar 2024 - 06:00
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© Ente del Turismo  | Matsushima
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In Giappone la bellezza è dietro l’angolo, pronta a meravigliare chi è alla ricerca di luoghi scenici con cui riempire lo sguardo o fotografi a caccia di luoghi da immortalare. Ecco una breve guida per scoprire alcuni dei panorami più incredibili del Paese del Sol Levante.

Matsushima

 La baia di Matsushima, con le sue 200 isole ricoperte da pini, offre uno spettacolo incantevole. Bastano due ore di treno da Tokyo per raggiungere questo luogo di struggente bellezza e commuoversi come il poeta Matsuo Basho, che ne celebrò la meraviglia nel diario di viaggio “Lo stretto sentiero verso il profondo Nord”, magari a bordo di uno dei traghetti turistici che ne solcano le acque.

Baia di Miyazu

 Sempre il mare è protagonista di Amanohashidate, letteralmente “ponte verso il cielo”: un banco di sabbia attraversato da una pineta che unisce le due estremità della baia di Miyazu, regalando a chi lo guarda dall’alto l’illusione che colleghi la terra e il cielo. Amanohashidate si attraversa in 45 minuti di piacevole passeggiata lungo il lato sabbioso o si osserva dal mare, a bordo di una delle imbarcazioni che offrono tour della baia o dall’alto dell’osservatorio del vicino parco di Kasamatsu. E’ anche un ottimo punto di partenza per un viaggio nel tempo nel caratteristico villaggio di pescatori di Ine.

Miho no Matsubara E’ un tratto di costa lungo 7 chilometri ornato da oltre 50.000 pini. Proprio qui, secondo una leggenda, una creatura celeste lasciò sul tronco di un pino il suo hagoromo, un kimono di piume incantato, per concedersi un bagno in mare. Un pescatore lo trovò e si rifiutò di restituirlo alla creatura a meno che quest’ultima non si fosse esibita in una danza celestiale. Oggi di celestiale rimane la vista del monte Fuji, incorniciato dai pini e dal mare che lambisce la costa della prefettura di Shizuoka.

Yabakei Si trova nella prefettura di Oita, è una gola scolpita dalle acque del fiume Yamakuni nel corso di oltre due milioni di anni. Qui lo sguardo danza tra le vaste distese d’alberi intervallate da formazioni rocciose e dirupi dando vita a un caleidoscopio di composizioni sempre diverse. Il modo migliore per godere appieno della vastità del panorama è raggiungere il tempio Rakan-ji, raggiungibile in seggiovia, ma si può anche decidere di calarsi in questo dedalo di gole e percorrere in bicicletta la Maple Yabakei Cycling Road, una ciclabile lunga 22 chilometri che ha preso il posto della ferrovia che una volta attraversava l’area.

Oonuma Situato al centro dell’omonimo parco nazionale il lago di Oonuma è un universo a sé, da esplorare attraversando i ponti che collegano le sue 126 isolette o percorrendone a piedi le sponde (la passeggiata richiede poco più di un’ora) mentre ci si riempie gli occhi della bellezza del panorama circostante, che si riflette sulla superficie dell’acqua restituendo colori e suggestioni in ogni momento della giornata.

La gola di Takachiho Si trova nella prefettura di Miyazaki e alla bellezza del panorama che incanta in ogni stagione unisce l’atmosfera sacra e magica di un luogo intimamente legato alla mitologia giapponese: proprio qui vicino sorge Ama no Iwato, la caverna in cui, in tempi remoti, la dea del sole Amaterasu si sarebbe nascosta dal violento fratello Susano-o, lasciando il mondo nell’oscurità. Il modo migliore per esplorare la gola è in barca a remi, lasciandosi cullare dalle sue placide acque.

Sakyu Center A Tottori la meraviglia incontra l’inaspettato: qui si trova una distesa di dune sabbiose, modellate dalle impetuose correnti marine e dai forti venti che spirano sull’area da centomila anni. Il modo migliore per coglierne appieno la placida bellezza è sicuramente un giro sulla seggiovia che conduce alla piattaforma di osservazione del Sakyu Center, dedicato alle dune e al loro ecosistema. Se si preferisce godere del panorama in una cornice più avventurosa si possono esplorare le dune a bordo di fat bike o, per un’esperienza più adrenalinica, provare l’esperienza del parapendio e del surf su sabbia.

Giardino incantato

 Tra i luoghi più scenici non possono mancare i giardini, luoghi di poesia frutto dell’incontro tra la bellezza della natura e l’eleganza dell’estetica giapponese. Ne è un esempio il Kenrokuen di Kanazawa, uno degli esempi più raffinati di giardino tradizionale giapponese, con il suo mandala di stagni, lanterne in pietra, cascatelle, ponti e alberi preservati con la massima cura. Questo angolo di paradiso terreno si raggiunge facilmente in autobus dalla stazione di Kanazawa e si trova a pochi passi dai numerosi landmark della città.

Hitachi Seaside Park Questo parco è invece l’ideale per meravigliarsi di fronte alle tonalità dei fiori che si fondono con il blu dell’oceano. Raggiungibile in circa due ore partendo da Tokyo, questo parco della prefettura di Ibaraki incanta i visitatori tutto l’anno con le tinte delicate dei narcisi e delle nemophile (in primavera), con il rosso fiammeggiante dei cespugli di kochia (in autunno) e con molte altre varietà di fiori.

Hoshitoge Situati su una tenuta privata visibile dalla strada i terrazzamenti che ospitano le oltre duecento risaie di Hoshitoge, nella prefettura di Niigata, offrono uno dei panorami rurali più poetici del Giappone. Ogni periodo dell'anno è quello giusto per visitare la zona: dall'inverno nevoso che ammanta di bianco le campagne alla primavera, che trasforma le risaie in specchi d'acqua su cui si riflette il cielo.

Niigata E’ il luogo in cui natura e arte contemporanea si incontrano: qui, infatti, il Tunnel della Luce (un’installazione della locale Echigo-Tsumari Art Field Triennale) accompagna i visitatori in un viaggio tra luce, ombra e colori alla cui estremità li attende la solenne bellezza della gola di Kiyotsu, enfatizzata dai giochi ottici dell’acqua che pervade il tunnel.

Lo stagno di Monet Meno imponente nelle dimensioni ma non per questo meno incantevole è Namonaki Ike, più conosciuto con il nome di Stagno di Monet, le cui acque cristalline, che sgorgano direttamente da sorgenti di montagna, sono punteggiate da ninfee sotto le quali nuotano silenziose le carpe che lo abitano, dando vita ad un quieto e poetico omaggio alla serie di dipinti dedicati alle ninfee di Claude Monet. Questo grazioso ed evocativo specchio d'acqua si trova a Gifu ed è servito da una navetta che lo collega alla stazione quattro volte al giorno.

Per maggiori informazioni: www.japan.travel

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