Il nostro viaggio inizia dalla capitale del Paese, Città del Guatemala, con la visita ad alcuni punti di interesse del centro, tra cui l'imponente Cattedrale affacciata sulla Piazza Mayor: qui si danno appuntamento i gruppi dei suonatori di “marimba”, genere musicale locale, e i venditori di shucos, piccanti hot dog con guaca mole, un gustoso street food locale.
Da visitare è anche Antigua, che si raggiunge in auto superando lungo la strada i pittoreschi chicken-bus, così chiamati dagli americani visto che questi mezzi di trasporto sono utilizzati dalla popolazione locale per trasportare il pollame al mercato. Antigua, in passato capitale del Paese e patrimonio dell'Umanità dal 1979, è una elegante città coloniale spagnola, della cui cultura conserva case a un piano dai colori pastello e strade acciottolate. La città è divisa in quartieri cattolici, ciascuno con una propria chiesa dedicata a un santo diverso: nel Cinquecento se ne contavano ben 45. Tra le bellezze da non perdere ci sono l'Arco di Catalina, icona di Antigua e punto di incontro obbligato per gli appassionati di fotografia per le sue interessanti inquadrature, le rovine dell'antica Cattedrale, la più grande del Centroamerica e così grandiosa da impressionare i Maya, distrutta dal terremoto: qui si può ammirare l'inconsueta prospettiva di grandi spicchi di cielo che si affacciano tra le strutture portanti delle cupole; la Chiesa di Nuestra Señora de la Merced, con le sue architetture barocche, in un trionfo di stucchi bianchi come guarnizioni di glassa che contrastano il colore giallo della facciata. Ma è bello anche camminare semplicemente per le strade, dove ci si imbatte in hotel-museo, negozi di giada, la pietra sacra dei Maya che, per la sua durezza, era considerata simbolo di eternità, e colorati centri di artigianato.
Lasciata Antigua, ci si sposta a Chichicastenango, sede di un famoso mercato, dove si possono trovare coloratissimi tessuti e artigianato maya. Ci troviamo qui nel cuore del Paese, dove il 40% della popolazione discende dagli antichi Maya. Il cimitero locale è coloratissimo esempio del sincretismo tra antiche credenze Maya e cattolicesimo: qui le tombe sono dipinte in bianco per i padri, in blu per i bambini, in rosa per le bambine e in giallo per i nonni.
Un altro luogo incantato è il Lago Atitlán, sacro per i Maya e considerato lo specchio d'acqua più bello del mondo: è un grande bacino immobile che riflette i vulcani Atlitlan, Toliman, San Pedro. Meritano una visita i villaggi di Panajachel, Salcajà e San Andrés Xecul, fino a Quetzaltenango, città coloniale nel cuore della Sierra Madre,
Da non perdere Tikal, la Manhattan dei Maya, che sbuca dalla jungla con il tempio del Gran Giaguaro: ben 45 m di altezza, e del Serpente Bicefalo, 64 m: il sito più esteso della antica civiltà maya.
Infine vale la pena arrivare fino a Livingston, sul lato caraibico del Guatemala. La città si raggiunge solo in barca ed è abitata dalla comunità Garifuna, formata dai discendenti degli schiavi africani, Per le strade tanta musica e un'atmosfera che mixa Africa, Caribe e cultura Maya, da gustare magari con in mano un bicchiere di Zacapa, l'ottimo rum gualtemalteco.
Per organizzare il viaggio: Vuela. il tour operator specializzato in Centro e Sudamerica (www.vuela.it).
Per informazioni: www.visitguatemala.com.