Tour orientali

Holla Mohalla: nel Punjab l’India più arcana

Un viaggio a tappe ai limiti delle sacre montagne himalaiane, dove storia e leggenda si fondono in una festa

11 Feb 2016 - 06:00

      
      Il Tempio d'Oro a Amritsar nel Punjab
   
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Il Tempio d'Oro a Amritsar nel Punjab © dal-web

Il Punjab è uno stato settentrionale dell'India, ai confini con il Pakistan : letteralmente significa “cinque acque”, poiché si trova alla confluenza dei fiumi Satluj, Bias, Ravi Chenab e Jehlam, che scendono dall'Himalaya, e rendono questa zona tra le più fertili del mondo. Il Punjab è la culla della religione Sikh, che è una fede originale, diversa da quella induista o musulmana. Una volta all'anno, vi si svolge l'Holla Mohalla, una festa così particolare e suggestiva che vale un viaggio in India.

Holla Mohalla: nel Punjab l’India più arcana

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© dal-web | Il Tempio d'Oro a Amritsar nel Punjab

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Il viaggio proposto dalla Tucano Viaggi per il periodo che va dal 16 al 28 marzo, è un sognante itinerario in luoghi remoti quanto straordinari per storia, bellezza paesaggistica, cultura, partendo da Nuova Dehli attraverso località come Bhatinda, Tarn Taran, Shekhawati, Nagalarth nello spettacolare Himachal Pradesh: l'ideale itinerario per i viaggiatori curiosi di assistere a un evento insolito e straordinario, che ci riporta indietro nel tempo, appunto l'Hoalla Mohalla, festa cara alla religione Sikh. Il principale appuntamento è a Anandpur Sahib, un piccolo villaggio del Punjab, dove ogni anno si celebra la festa durante la quale si improvvisano i duelli dell'antica arte marziale “gatka”. Il viaggio riveste interesse anche sotto il profilo architettonico per lo scintillante Tempio d'Oro di Amritsar ed i meravigliosi affreschi e abitazioni dipinte dello Shekhawati.

Una religione battagliera - Anandpur Sahib è una piccola città situata sulle basse pendici dell'Himalaya, uno dei più importanti luoghi sacri dei Sikh. Qui, sulla riva sinistra del fiume Satluj, vicino alle rovine di un antico palazzo, il Makhowal, il nono guru Sikh fondò nel 1664 un grande tempio-fortezza dove soggiornò il decimo ed ultimo guru, Gobind Singh. Ed è proprio a lui che si deve l'organizzazione militare di una parte dei Sikh e l'introduzione del battesimo della spada. Gobind Singh, davanti alle ripetute persecuzioni, invitò i Sikh a difendere la fede con le armi. Essi dovevano prendere il cognome Singh, che significa “leone”, e portare il turbante.

L'esercito del Guru - Oggi in questo luogo si trova un grande tempio di marmo bianco, il Takht Keshgarh Sahib, costruito nel 1936. All'interno sono custodite le sei spade utilizzate nelle prime cerimonie. Fu Gobind Singh a volere che la festa di Holi, generalmente celebrata con spargimento di acqua e di polveri colorate, divenisse occasione per una dimostrazione dello spirito marziale della sua gente e a ribattezzarla col nome di Holla Mohalla. Qui convergono da tutto il paese le congregazioni dei Nihang, i membri dell'esercito del guru con gli abiti blu oltremare dalle vivaci decorazioni color zafferano, gli straordinari turbanti decorati con anelli d'argento, le lunghe barbe bianche ed i baffi maestosi. Uno spettacolo nello spettacolo. All'interno del tempio e sotto le tende improvvisate si susseguono le preghiere e le cerimonie sacre, mentre ad ogni angolo si vedono i duelli rituali tra i Nihang. E' un turbinare di spade, levarsi di scudi, corse di cavalli, esibizioni di tiro con l'arco. Sopratutto una testimonianza fantastica di tradizioni ancora vive e vissute che fanno del Punjab una delle regioni più affascinanti dell'India.

 

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