Diario di viaggio

Kenya: il mio cuore è rimasto là

Il racconto di viaggio della nostra lettrice Giovanna

31 Gen 2014 - 09:00

Non so se chiamarlo mal d'Africa, non so se sia perché il ricordo è ancora fresco o perché il clima di Milano non aiuta, ma io ritornerei a Watamu.
Sono partita per il Kenya con la mia amica Raffaella il 3 gennaio: devo dire che andare al caldo in pieno inverno mi incuriosiva parecchio visto che non l'avevo mai fatto in tutta la mia vita.

Kenya: il mio cuore è rimasto là

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© tgcom24  | Tramonto sulla savana. 
© tgcom24  | Tramonto sulla savana. 
© tgcom24  | Tramonto sulla savana. 

© tgcom24 | Tramonto sulla savana. 

© tgcom24 | Tramonto sulla savana. 

Dopo otto ore di volo (con la Neos, arrivo in perfetto orario) e quasi tre di pullman, mi sono ritrovata a Watamu, in un villaggio meraviglioso (www.edenviaggi.it) curato e silenzioso; le camere erano direttamente sulla spiaggia, belle e spaziose, a un passo dall'Oceano Indiano… che colori!
La cosa che mi ha colpito di più è il su e giù delle maree (“che figata!” direbbe mio figlio): ogni sei ore il mare sparisce e se vuoi fare il bagno devi scarpinare parecchio per trovarlo: si perché, si ritira di almeno 250 metri dalla riva creando isole di sabbia così bianca che abbaglia… la natura fa miracoli!.

Ma, visto che non si può andare in Kenya senza fare un safari, io e Raffaella abbiamo scelto una formula di due giorni, con un pernottamento in savana, nella meravigliosa cornice del parco Tsavo East (la nostra escursione è stata organizzata da www.safariinkenya.it). Il parco era a meno di tre ore di viaggio da Watamu, ma le strade… sono da paura! Per partire siamo dovute saltare giù dalla branda alle 5 e mezzo del mattino (… aiuto!), ma la levataccia è valsa la pena. La savana a quell'ora ha un fascino davvero speciale: terra rossa, cielo da cartolina, la natura a volte è arida, altre è lussureggiante e verdissima. E gli animali?! In questo siamo state molto fortunate perché ne abbiamo incontrati davvero tanti: zebre, elefanti, antilopi, gazzelle, giraffe, ippopotami e vi assicuro che fa strano per noi, abituati agli zoo, vederli lì, liberi e tranquilli... sembra quasi di essere immersi in un documentario del National Geographic, ma il bello è che è tutto vero!

La notte abbiamo dormito in piena savana in un campo tendato, ma i nostri alloggi di tenda avevano solo il nome: in realtà erano bungalow in muratura. La notte è stata un vero spettacolo: non avevamo mai visto un cielo tanto nero e soprattutto mai viste tante stelle! La sera comunque ce ne siamo andate a letto presto, visto che la mattina era in programma una seconda levataccia, per la precisione alle 5,30 del mattino, per continuare il safari e rientrare nel primo pomeriggio in villaggio.

Mi piacerebbe trasmettere con le parole le sensazioni intense e le emozioni vivissime che ho provato nella savana: purtroppo non sono una scrittrice e per me è dura: ci sono però le mie foto a testimoniare quello che sto scrivendo, e credo che rendano l'idea... Sono soprattutto i colori del tramonto e dell'alba, così particolari e diversi ogni giorno, a trasmettere emozioni specialissime: quelli sono impressi nella mia memoria e lì rimarranno per sempre. Resteranno fissi nella mente e nel cuore anche i volti e soprattutto gli occhi dei bambini kenyoti: me li sarei portati a casa tutti! Quando li guardavo non potevo fare a meno di confrontarli con i nostri, che hanno tutto e non ne hanno mai abbastanza…

Qui mi fermo. Ora sono tornata a casa, a Milano; la vita ha ripreso a scorrere come sempre, nella solita routine di lavoro, traffico, impegni famigliari, ma io… sono rimasta là.

Jambo
, ovvero ciao


Giovanna

Per la mia settimana perfetta: www.edenviaggi.it - www.safariinkenya.it

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