Top ten

La top ten del “brutalismo”: la Torre Velasca al primo posto

Una corrente architettonica molto discussa e che si sta rivalutando. Ecco una top ten mondiale, a partire proprio dall’Italia

24 Mar 2020 - 06:00
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© Ufficio stampa  | Torre Velasca (Milano, Italia)
© Ufficio stampa  | Torre Velasca (Milano, Italia)
© Ufficio stampa  | Torre Velasca (Milano, Italia)

© Ufficio stampa | Torre Velasca (Milano, Italia)

© Ufficio stampa | Torre Velasca (Milano, Italia)

Il nome è il contrario di gentile o aggraziato, ma in architettura significa uno stile che rompe con il passato, usando a esempio il cemento a vista spesso con risultati interessanti dal punto di vista urbanistico. E’ il “brutalismo”, uno stile nato dall’estro di Le Corbusier, che si caratterizza per le sue geometrie spigolose e che sta vivendo un periodo di grande rivalutazione.

Ecco quindi una lista di dieci edifici iscritti nella lista di quelli “brutalisti” dal Musement, piattaforma di prenotazioni turistiche, che vi ha inserito gli edifici più fotografati sui social, costruiti in Canada, Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Spagna e in Italia, ordinandoli in una classifica in cui il più cliccato è la Torre Velasca di Milano.

Torre Velasca (Milano, Italia) - Edificio brutalista costruito tra il 1956 e il 1958 dallo Studio BBPR, la Torre Velasca è diventata un pezzo inconfondibile dello skyline di Milano. Il grattacielo, alto oltre 106 metri, si compone di 26 piani e culmina in cima con una spettacolare torre medievale. Definito da qualcuno come uno dei palazzi più brutti della città, la costruzione sorge a sud della famosa Piazza Duomo ed è riuscita a guadagnarsi la prima posizione tra gli edifici brutalisti più instagrammati al mondo. 

Habitat 67 (Montreal, Canada)
- In seconda posizione Habitat 67, un complesso edilizio nato dal progetto Expo Montreal. Qui, nel lontano 1967, il giovane architetto Moshe Safdie, partendo dal suo progetto di laurea, propose un innovativo esperimento residenziale attraverso il quale sperava di porre rimedio ai problemi abitativi del momento. Per costruirlo, riducendo al minimo l’impatto ambientale, furono necessari 354 blocchi di cemento prefabbricato, combinati sapientemente in modo da realizzare 158 residenze. Attualmente è uno degli edifici più riconosciuti della città e vanta milioni di fotografie in Instagram. 

Trellick Tower (Londra, Inghilterra) -  Questo edificio, costruito tra il 1966 e il 1972 dall'architetto Ernö Goldfinger, è uno dei più fotografati di Londra. La Trellick Tower è un palazzo residenziale di 31 piani e alto 98 metri con una torre separata dal corpo centrale dell'edificio e collegata ad esso tramite delle passerelle. Il suo design eccentrico è stato in grado di diventare un'icona della città che appare addirittura su magliette, canzoni o film. 

The Barbican Estate (Londra, Inghilterra) -  Altro must della città di Londra è il The Barbican Estate, un complesso residenziale progettato da Chamberlin, Powell & Bon, ora considerato uno dei più importanti studi modernisti nell’Inghilterra del dopoguerra. Si tratta di13 edifici brutalisti costruiti negli anni '60 e destinati ad essere inclusi tra le architetture più innovative della capitale britannica. 

Renaissance Center (Detroit, Stati Uniti) - A chiudere la rosa delle top 5 troviamo Renaissance Center, una struttura brutalista sorta nel centro di Detroit e composta da ben sette grattacieli. Considerato uno dei più grandi complessi edilizi al mondo, è composto da quattro torri che circondano un quinto edificio centrale alto ben 73 piani. In tempi più recenti sono state aggiunte al complesso altre due torri da 21 piani ciascuna, dominati per lo più da calcestruzzo.

Unité d'Habitation - Cité Radieuse (Marsiglia, Francia) - All'interno di questo complesso brutalista spicca l'edificio Citè Radieuse, opera dello stesso Le Corbusier. Il complesso, situato nel cuore della città di Marsiglia, è diventato esempio di stile, tanto da influenzare moltissime altre costruzioni brutaliste in tutta Europa. L'edificio, realizzato in cemento a vista, ha la forma di un prisma rettangolare lungo 130 metri e alto 56 ed è elevato in altezza da diversi pilastri. Dispone di 337 appartamenti, negozi, aree sportive e un hotel. 

Geisel Library (San Diego, Stati Uniti) -  Gli Stati Uniti mettono a segno un altro bel punteggio. Il Geisel Library è uno dei palazzi più riconoscibili dell'Università della California a San Diego. Il suo design, progettato da William Pereira, ricorda delle mani che sorreggono un libro aperto. La torre in cemento armato raggiunge oltre 33 metri di altezza e rappresenta un chiaro esempio di architettura brutalista nel mondo. 

Boston City Hall (Boston, Stati Uniti) -  Con i suoi nove impianti di cemento a vista, la Boston City Hall rappresenta una delle più importanti espressioni del brutalismo degli Stati Uniti. Costruito tra il 1963 e il 1968 da Kallman McKinell & Knowles, il Consiglio comunale di Boston optò per questo progetto tra una rosa di moltissime altre propost più razionali, destando stupore e polemica popolare. 

Torres Blancas (Madrid, Spagna)
- Uno degli esempi più famosi di brutalismo in Spagna è la Torres Blancas, torre alta 81 metri e costruita a Madrid tra il 1964 e il 1969. L'edificio in cemento a vista culmina con una struttura che rimanda alla cima di un albero: l’intento del progetto era, appunto, quello di creare un dialogo tra l'architettura ed il paesaggio. 

Freeway Park (Seattle, Stati Uniti) -  Chiude la top 10 il Freeway Park, il parco di Seattle che nasce con lo scopo di collegare downtown con il Washington State Convention Center e la First Hill. Il progetto, curato da Lawrence Halpin, trovò nel cemento la risposta: sette diverse piattaforme, sfalsate tra loro e posizionate sopra l'autostrada, creano spazi con un forte richiamo agli elementi naturali della terra, dando vita a un paesaggio dinamico e di grande impatto. 

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