Festa tra le dune

Marocco: il festival dei nomadi incendia il deserto

Tra le dune del Sahara e oasi lussureggianti un evento imperdibile per chi ama il folclore autentico

10 Mar 2016 - 07:00

Si terrà dal 18 al 20 marzo in Marocco la tredicesima edizione edizione del Festival International des Nomades a M'hamid El Ghizlane cittadina in prossimità del deserto ad un centinaio di chilometri a sud di Zagora. Organizzato a marzo per festeggiare simbolicamente l'arrivo della primavera, il festival, fedele alla sua tradizione, promette ancora una volta di incendiare il deserto con i colori del folklore e soprattutto con la musica, elemento principale della cultura nomade.

Marocco: il festival dei nomadi incendia il deserto

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© ufficio-stampa  | La partenza della corsa dei dromedari al festival dei nomadi in Marocco
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© ufficio-stampa | La partenza della corsa dei dromedari al festival dei nomadi in Marocco

© ufficio-stampa | La partenza della corsa dei dromedari al festival dei nomadi in Marocco

Tribù provenienti da tutto il mondo si riuniranno per rappresentare l'arte in tutte le sue forme: poesia, canti, danze, musica con spettacoli, attività tradizionali e tavole rotonde. Un ricco programma che include una quindicina di concerti tra cui quelli di Terakaft, famoso gruppo blues touareg, e del cantante e chitarrista maliano Afel Bocoum. In una crescente varietà di generi, altri artisti si uniranno alla festa, come il gruppo La Nati che danzeranno “Yalil Flamenca”, i cantanti norvegesi Sapmi che si esibiranno nel tradizionale “Joïk”, i marocchini Mnat Azawan, Said Senhaji, Farid Ghannam, Said Charaadi, Kel Tamasheq Oued Noun, Dakat Sif, e giovani gruppi emergenti di M'hamid.

Uno scenario di rara bellezza - - Nell'incantevole scenario davanti all'immensità delle dune il Festival è quindi una forma di scoperta genuina della cultura nomade e l'occasione per esplorare un itinerario semplice ma di straordinaria bellezza: dalle dune di Erg Chigaga fino a Ouarzazate lungo la valle del Drâa, oasi lussureggiante ed incontaminata che si snoda sotto le mura e le torri delle kasbah e ksour che mantengono ancora intatto il fascino e l'architettura di un tempo.

La cultura nomade - Ma il festival oltre al divertimento pone l'accento anche sulla discussione e l'approfondimento con conferenze e dibattiti su argomenti relativi all'eco-sostenibilità e alla valorizzazione della cultura locale come la “Diffusione e promozione del patrimonio culturale dell'oasi di M'hamid” a cura dell'associazione spagnola Terrachidia e “L'agricoltura nelle oasi al servizio dei nomadi” di Georges Toutin. Nel corso delle giornate della manifestazione verranno inoltre organizzate iniziative attinenti agli usi e costumi tradizionali dei nomadi, quali corse dei cammelli (Ellaz), partite di hockey sulla sabbia (Mokhach) e dimostrazione di una delle attività essenziali del deserto: la preparazione del pane di sabbia (Mella).

Turismo sostenibile - Di risonanza mondiale, il Festival Internazionale dei Nomadi contribuisce allo sviluppo socio-economico di M'hamid - comunità rurale di 8.000 abitanti alle porte del deserto - e ha reso la regione una delle mete preferite dal turismo sostenibile e culturale. M'hamid El Ghizlane, che significa “la piana delle gazzelle” e che in tempi passati era un'oasi per i nomadi che vi trovavano rifugio dalle intemperie e dalle tempeste di sabbia, può essere considerato il punto di partenza per visitare il territorio e le sue bellezze.

Per maggiori informazioni: www.nomadfestival.wordpress.com

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