Un itinerario sulle tracce dell'agente segreto 007 nel Deserto Orientale, da Oujda a Bouarfa.
Un treno che deposita James Bond e Madeleine Swann alle porte del deserto, con un vagone ristorante dove i due protagonisti sorseggiano un drink prima di scaraventare fuori Mr Hinx. Per tutti coloro che si chiedono se il treno che appare in Spectre (ventiquattresimo film della serie di 007, con l'inossidabile Daniel Craig per la quarta volta nei panni di Bond) esista veramente o sia una finzione cinematografica, la risposta è sì, esiste. davvero. In Marocco. E, sulle sue carrozze, si possono ripercorrere le tracce dell'agente segreto più famoso del mondo.
Il treno rosso fiammeggiante su cui sono state girate alcune spettacolari scene di Spectre esiste veramente e porta il nome di Oriental Desert Express. Appartiene alla compagnia ferroviaria marocchina, collega Oujda con Bouarfa, nella zona orientale del Marocco, e corre sui binari realizzati negli anni Trenta come tratto marocchino del progetto transahariano Méditerranée-Niger.
Una giornata al rallentatore - L'Oriental Desert Express percorre i 305 km fra le due località solo a date fisse e non più di 3 o 4 volte all’anno, in 8-12 ore. Il tempo di percorrenza è in funzione della sabbia che può ingombrare i binari, ma nessun problema: a bordo ci sono gli operai con vanghe e pale che provvedono eventualmente a ripulirli. Sono previste soste nelle vecchie stazioni. Il pranzo è servito a bordo ed è tipicamente marocchino. Un’occasione veramente unica di vivere per un giorno atmosfere d’altri tempi, in un avventuroso viaggio nel deserto in treno, fra dune, oasi, piccoli villaggi. La prossima partenza è il 2 aprile, altre sono programmate più avanti: per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere a Cobratour Maroc, che organizza in concomitanza anche tour alla scoperta di altre perle del Marocco Orientale.
Il percorso - La partenza dalla stazione di Oujda è alle 7.30. Sono previste soste alle vecchie stazioni di Ain Beni Mathar (circa 90 km) e Tendrara (dopo altri 115 km). Nel tratto Ain Beni Mathar-Tendrara è servito il pranzo, tipicamente magrebino, con insalate marocchine e tajine di carne e verdure, per far godere ai partecipanti non solo i paesaggi, ma anche i cibi marocchini. I passeggeri hanno a disposizione un vagone climatizzato e uno vagone non climatizzato con finestrini apribili, ideale per fare foto. Si può accedere anche alla locomotiva, che funziona a diesel. La velocità è di 50-55 km all'ora e permette di godere in pieno del paesaggio.
Paesaggi verdeggianti e steppe - La parte iniziale del percorso attraversa regioni fertili e verdeggianti fino a Guendoufa, dove i binari si separano: un ramo si dirige verso la zona mineraria di Jerrada, l'altro è il percorso seguito dal treno, che attraversa le montagne del Jebel Bou Keltoum passando attraverso l'unica galleria, Tiouli, costruita nel 1930. Dopo Ain Beni Mathar, la prima stazione, il paesaggio cambia e iniziano gli altopiani e la steppa, ora sabbiosa, ora cosparsa di vegetazione resistente al clima arido e ventoso, come la stranissima “pianta-pietra” (Fredolia). Questa regione è abitata da nomadi, che praticano l'allevamento estensivo di capre e dromedari. Il vento, costante tutto l'anno, può diventare una tempesta di sabbia e allora gli operai, mano alle pale, liberano le rotaie e il viaggio continua. Tendrara, la stazione di James Bond, è la seconda dove il treno si ferma. L'arrivo a Bouarfa è previsto dopo 8-12 ore, a seconda delle soste impreviste.
Un tour fra oasi e antichi ksar - Il viaggio sull’Oriental Desert Express può essere l’occasione per un piacevole tour alla scoperta delle meraviglie del Marocco Orientale. Il giorno prima del percorso sulle tracce di James Bond, da Oujda si visita Taza con una deviazione naturalistica nel Parco Naturale del Jebel Tazzeka, fra foreste di cedri, macchia mediterranea e paesaggi grandiosi. Taza, caratteristica cittadina racchiusa da mura imponenti, un tempo controllava il passaggio verso Fes e il cuore del Marocco. Il giorno dopo il viaggio in treno, si parte da Bouarfa in direzione di Errachidia, che si trova sul percorso Merzouga – Fes. I paesaggi sono ora di tipo sahariano, ora movimentati da piccole oasi e antichi ksar. Dopo Errachidia si costeggia l'oued Ziz, che alimenta il grande palmeto del Tafilalet, e si arriva a Midelt che, con il suo vecchio ksar (villaggio fortificato), controllava la grande valle che separa l'Alto dal Medio Atlante. Le foreste di cedri, alberi che possono raggiungere anche gli 800 anni di età, sono particolarmente dense a Azrou e Ifrane, popolate dal dispettoso macaco di Berberia, la scimmietta priva di coda. Prima di ripartire dal Marocco, tappa d’obbligo a Fes, la più antica delle città imperiali, metropoli religiosa, intellettuale e artistica, nonché noto centro di produzione artigianale. Immancabile una tappa nei suoi souk affollatissimi, che si intersecano in un groviglio quasi inestricabile di viuzze e piazzette.