Terre lontane

Mauritius: perfetta armonia tra natura, cultura, tradizioni

Non solo mare e spiagge. Spunti per visitare la perla dell’Oceano Indiano, scoprendone a poco a poco le mille sfaccettature

29 Set 2023 - 06:00
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© Ente del Turismo  | Monte di Le Morne Brabant 
© Ente del Turismo  | Monte di Le Morne Brabant 
© Ente del Turismo  | Monte di Le Morne Brabant 

© Ente del Turismo | Monte di Le Morne Brabant 

© Ente del Turismo | Monte di Le Morne Brabant 

Mauritius è un’oasi di pace in mezzo all’Oceano Indiano, in cui convivono in armonia diverse etnie e religioni.

Molti gli spunti interessanti per scoprirne poco a poco le mille sfaccettature.

L’isola vanta infatti una straordinaria e originale società multiculturale, frutto di flussi migratori da Europa, Africa, India e Cina, che si sono alternati e stratificati nel corso dei secoli, dando vita a un melting pot straordinario, da scoprire visitando l’isola attraverso un percorso in cui paesaggi, cultura e patrimoni UNESCO si intersecano nel racconto.

La maestosa cima del Monte di Le Morne Brabant - Situata sull’omonima penisola a sud-ovest, è uno dei punti più panoramici e fotografati di Mauritius. È raggiungibile con un percorso di circa tre ore e offre un panorama mozzafiato, con vista sulla barriera corallina e sulle lagune. Dal 2008 questo sito è stato dichiarato patrimonio dell’Umanità UNESCO ed è considerato un simbolo della liberazione dalla schiavitù. Infatti, gli schiavi fuggitivi si rifugiavano proprio nelle grotte che punteggiano le rocce basaltiche del monte. I mauriziani e i turisti portano grande rispetto alla montagna, considerata simbolo di sofferenza, sacrificio e libertà.

Aapravasi Ghat - Nella vivace e cosmopolita capitale di Port Louis, dove si trovano diversi musei e quartieri multietnici, sorge a pochi passi dal mercato centrale Aapravasi Ghat ossia, tradotto dall’ hindi, Magazzino dell'immigrazione. Questo sito, classificato come Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'UNESCO, era il punto in cui sbarcavano gli immigrati dall’India che venivano poi reclutati come lavoratori a contratto nelle piantagioni di canna da zucchero, dopo l’abolizione della schiavitù. Oggi rimangono soltanto alcuni resti del complesso originario, più precisamente quelli della banchina con i quattordici gradini che tutti i nuovi arrivati dovevano percorrere.

Danza segà - Il senso di accoglienza e armonia della vivace cultura mauriziana trova manifestazione in questa danza. Viene considerata infatti un’espressione artistica ed è entrata nella lista dei Patrimoni Immateriali dell’UNESCO. Originariamente cantata e ballata dagli schiavi, ora fa parte della vita e del patrimonio mauriziano. Gli originali strumenti utilizzati e i testi delle canzoni, che raccontano in lingua creola lo stile di vita mauriziano, vi faranno sentire in modo coinvolgente lo spirito del luogo e in molti hotel vengono proposti spettacoli serali per scoprire questa vivace tradizione.

Per maggiori informazioni: www.mymauritius.travel

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