Nell’Oceano Indiano: barriera corallina, spiagge candide, foreste rigogliose, è uno degli ultimi paradisi del mondo
Arrivano i primi freddi e con essi il ricordo struggente dell’estate. Vi suggeriamo una fuga in uno degli ultimi paradisi esotici del mondo, ovvero l’isola di Zanzibar (come comunemente viene chiamata Unguja, la più grande delle isole dell’omonimo arcipelago), nell’Oceano Indiano. Circondata dalla barriera corallina, è chiamata anche l’“isola delle spezie” e si trova a circa 20 miglia dalla costa africana, ad est della Tanzania.
Le spiagge chilometriche di arena finissima e candida di Zanzibar hanno ben pochi uguali al mondo e i suoi fondali con la barriera corallina sono un vero e proprio paradiso per snorkeling e sub. Ma il suo fascino, unico, non è tutto qui e va ricercato anche nella sua storia antica, nell’esotismo del suo nome evocatore di storie e personaggi, nelle vicende – anche terribili, come il traffico degli schiavi – delle quali fu al centro nei secoli passati. Ecco le cose da non perdere.
L'isola delle spezie - Lo “spice tour” è una tappa imprescindibile per chi vuole conoscere Zanzibar. Porta alla scoperta delle foreste e delle piantagioni da cui si ricavano decine di spezie diverse: chiodi di garofano, cannella, vaniglia, pepe, anice, noce moscata, zenzero. Il tutto, con l’accompagnamento da una piccola folla di ragazzini che raccolgono dagli alberi le spezie e ve le fanno odorare e assaggiare, e con il gran finale in un profumatissimo mercatino fra palme e banani, dove è inevitabile fare provviste di spezie. Per parteciparvi, basta rivolgersi al Resort in cui si alloggia o alle agenzie di viaggio locali.
Kisimkasi - Nota anche coma la “Baia dei mille delfini”, si trova a sud dell’isola. Nel piccolo paese che le dà il nome si trova la più antica moschea di Zanzibar, risalente al XII sec. A bordo delle tipiche imbarcazioni dei pescatori si raggiunge il largo, dove si può provare l’emozione di nuotare in mezzo ai delfini.
Stone Town - È il cuore e la parte antica della capitale, Zanzibar City. Un dedalo di vie e piazzette, fiancheggiate da alte case con elaborati portali riccamente intagliati, dove si trovano moschee, mercati, botteghe e gli hotel “storici” dell’isola, fra cui l’affascinante Emerson’s & Green House, dalla cui terrazza si gode il più bel tramonto della città. Di grande fascino, Stone Town è un tuffo in atmosfere coloniali e un’occasione per fare shopping. Mercanteggiare è d’obbligo, anche nel caratteristico mercatino di Forodhani che i Masai allestiscono al calar del giorno lungo le rive del mare, nei giardini antistanti la House of Wonders, palazzo fatto costruire ne 1883 dal sultano Barghash.
Prison Island - Un tempo isola-prigione, di fronte a Stone Town, è ora visitabile. Vi si trova una bella spiaggia dove fare il bagno ed una riserva dove vivono indisturbate tartarughe giganti.
La foresta di Jozani - Una meraviglia della natura: oltre 2500 ettari di foresta tropicale, a sud dell’isola, dichiarata Parco naturale protetto, anche per la presenza delle dispettose red colobus monkeys, scimmie “rosse” in via di estinzione, che si vedono volteggiare da un albero all’altro.
Per informazioni: www.zanzibar.net