© Ente del Turismo
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Il Paese arabo è una meta turistica in grande ascesa per le sue originali e affascinanti attrattive
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L’Oman è una perla celata nel Corno d’Arabia che, nonostante l’incremento dei flussi turistici, conserva intatta la sua autenticità e il suo patrimonio culturale e naturale. Le bellezze architettoniche e paesaggistiche costituiscono infatti la vera ricchezza del Sultanato, che si sta progressivamente allontanando dall’appellativo, spesso attribuitogli, di “eremita d’Arabia”. Meglio allora non perdere tempo e partire alla scoperta di uno dei Paesi rivelazione degli anni scorsi. I motivi? Infiniti. Ne abbiamo selezionati sei.
Il deserto - La varietà dei paesaggi è uno dei punti di forza dell’Oman: dalle aspre catene montuose ci si sposta verso le morbide dune del deserto, che costituisce l’80% della superficie del Sultanato: tra i più affascinanti si annoverano il Rub’al-Khali: si tratta di un deserto ancora in parte inesplorato, adatto a viaggiatori con grande esperienza. Per visitarlo, si consiglia di appoggiarsi ad operatori specializzati che organizzano tour su misura, spedizioni e desert therapy. Vicino alla capitale invece vale la pena scoprire le dune del Sharqiya Sands, facilmente accessibile, anche in giornata, con escursioni in 4x4. Per non farsi mancare nulla, si può trascorrere la notte in tenda sotto il cielo stellato: chi privilegia l’autenticità apprezzerà i campi tendati tradizionali come il 1000 Nights Camp; chi invece non può fare a meno del comfort può soggiornare in lussuosi accampamenti eco-friendly con acqua calda, bagno privato, wifi e pannelli solari, come quelli di Magic Arabia che soddisfano anche i viaggiatori più esigenti che sognano un’esperienza da Mille e una Notte. Una valida alternativa è il Desert Nights Camp, situato in un’ampia vallata e costituito da 30 sistemazioni, tra cui chalet singoli e chalet con due camere, ideali per famiglie.
L’arcipelago Dimaniyat - L’Oman è una destinazione sempre più popolare per gli amanti degli sport acquatici: snorkeling, diving, dolphin watching, pesca d’altura, windsurf e kitesurf sono tra le attività più praticate. Per le immersioni il sito consigliato è la riserva naturale dell’arcipelago di Dimaniyat, che con le sue nove isole ricopre una superficie di 100 ettari: qui, ad una profondità compresa tra i 20 e i 30 metri, si trovano veri e propri giardini coralliferi subacquei: tra i coralli cervo, i coralli lattuga e le immense distese di acropore vive una fauna sottomarina a dir poco spettacolare, che comprende razze, cernie, aquile marine, barracuda balene, squali del reef e tartarughe. La riserva è situata a circa 18 km dalla costa nordorientale di fronte alla città di Barka, ad un’ora di tragitto in motoscafo e da circa un’ora di barca dal Marina The Wave di Muscat.
Wellness a cinque stelle - La spa dell’Anantara Al Jabal Al Akhdar si è aggiudicata il primo premio nella categoria Spa & Wellness degli AHEAD Awards, il prestigioso riconoscimento che viene attribuito alle strutture che vantano un design moderno e curato nei minimi dettagli. Alla bellezza architettonica si sommano il servizio attento e la location, che per l’Anantara merita una menzione speciale: la spa è infatti situata sull’altopiano di Saiq, incastonato tra le montagne di Jabal Shams, le cui vette raggiungono i 3.000 metri e offrono una vista panoramica eccezionale. Per sperimentare altre tipologie di trattamenti, si consiglia di provare la nuovissima spa dello Shangri La Al Husn, il cui pacchetto signature include massaggi rivitalizzanti (svedese e shatsu), ma anche massaggi thai, hilot con olio di cocco e stone therapy. Un’altra spa di recente apertura è la Six Senses dell’Al Bustan Palace di Muscat. Distribuita su tre livelli all’interno di un forte in stile arabo, la spa si affaccia sul mare ed è dotata di piscina, sauna, sauna ad infrarossi, fontana di ghiaccio, bagno turco, palestra, sala yoga, area relax, bar e boutique. Infine, merita una visita anche la spa del The Chedi, famosa per le sue piscine (un’infinity pool e una olimpionica) e per i campi da tennis.
I siti Unesco - Nella lista dei Patrimoni dell’Umanità rientrano sia bellezze naturali che opere realizzate dall’uomo nel corso della storia. Tra le prime rientra la Via dell’incenso, un percorso medievale di 2400 km che attraversa deserti e vallate, pascoli e villaggi, nella regione meridionale del Paese, il Dhofar. Lungo di essa sono entrate in contatto popolazioni provenienti da ogni dove, si sono scambiate merci ma anche tradizioni e leggende. Nella seconda categoria rientrano, invece, il forte di Bahla (Nizwa), il sito archeologico di Bat e i cinque aflaj, un sistema di irrigazione unico nel suo genere, che rappresenta un’importante eredità millenaria e contribuisce alla crescita rigogliosa della vegetazione e delle coltivazioni.
I fiordi d’Arabia: il Musandam - Nessun posto in Oman è più scenografico del Musandam: le maestose falesie sono baciate dal sole tutto l'anno e accarezzate dai venti provenienti dall’entroterra che favoriscono l'abbassamento dell’umidità anche in estate, quando le temperature oltrepassano i 40°C. Il modo migliore per osservare le scogliere è dal mare, optando per una crociera a bordo dei dhow, le tradizionali imbarcazioni omanite simili a velieri dotati di tutti i comfort. Si parte dal porto di Dibba alla volta di baie nascoste e wall che scendono a picco, punti paradisiaci per appassionati di snorkeling e immersioni. Anche chi vuole restare con i piedi per terra non rimarrà deluso, grazie al fascino selvaggio di questa penisola. Un’idea potrebbe essere avventurarsi in fuoristrada tra le montagne e le oasi, facendo tappa all’imponente forte di Khasab, risalente al XVI oppure il pittoresco villaggio di Kumzar situato sulla punta peninsulare, ideale anche per passeggiate tranquille.
La regione meridionale del Dhofar - La zona di Salalah, nel Dhofar, è una delle regioni più fertili dell’Oman ed è lo scenario perfetto per tante attività: da qui si parte infatti per visitare la famosissima “via dell’incenso”, abbellita dagli alberi di Wadi Dawkah: questa rotta antica è speciale non solo per la bellezza paesaggistica, ma anche perché in passato costituiva il punto d’incontro tra mondi lontani. Non lontano, e più precisamente nel cuore del sito storico di Al Baleed, si trova invece il Museo dell’Incenso: qui viene raccontata la storia di questa resina sacra e vengono spiegate tempistiche e tecniche di raccolta (da maggio a giugno) e di lavorazione (durante l’estate). A 50 km ad ovest di Salalah, si può invece visitare il geyser di Mughsail che, con i suoi getti alti fino a 4 metri, offre un autentico spettacolo naturale. Infine, perché non gustare un tradizionale pasto omanita a base di riso e pesce o carne, da concludere con un buon caffè al cardamomo? Dopo pranzo, chi vuole dedicarsi allo shopping sarà accontentato: ai souq di Al Husn e Al Haffa si trovano tanti prodotti gastronomici tipici del Sultanato, artigianato locale, tessuti coloratissimi e incenso di qualità.
Per maggiori informazioni: www.omantourism.gov.om