Fuga a due

Turismo cinematografico: 50 sfumature di viaggi

Da New York a Madrid, 10 luoghi che hanno fatto da sfondo ai film più iconici e sensuali

15 Feb 2018 - 16:58

E’ appena uscito nelle sale cinematografiche italiane il terzo e ultimo capitolo della trilogia Fifthy Shades, che ha suscitato curiosità e pruderie in ogni angolo del globo. Questo lo spunto per un tour piccante nei luoghi dove sono stati ambientati alcuni fra i più noti film erotici d’autore degli ultimi 40 anni.

A fare da sfondo alle vicende di Anastasia Steele (Dakota Johnson) e Christian Grey (Jamie Dornan) sono questa volta le piste innevate di Aspen e il mare della Costa Azzurra, la vista mozzafiato di Montecarlo e le stradine di Londra. Se siete alla ricerca come Anastasia e Christian di una location che renda indimenticabile e hot il vostro viaggio, ecco 10 destinazioni, suggerite da lastminute.com, che hanno accolto alcuni tra i film erotici più sensuali e iconici degli ultimi 40 anni.

New York City con “9 settimane e ½”, di Adrian Lyne (1986) - L’indimenticabile spogliarello, i baci appassionati sotto l’acqua di una grondaia rotta: sequenze che sono diventate iconiche e che hanno consacrato "9 settimane e 1/2”, con protagonisti Kim Basinger e Mickey Rourke, tra i film erotici per eccellenza. A fare da cornice è la città di New York, con le inconfondibili strade di Manhattan e i meravigliosi scorci di Brooklyn, caratterizzati da tanti edifici stile fabbrica e vecchi magazzini, oggi trasformati in loft, gallerie d’arte, boutique e lussuosi appartamenti.

Parigi con “Ultimo tango a Parigi”, di Bernardo Bertolucci (1972) - Un appartamento vuoto e sfitto nel cuore di Parigi. Due estranei, la giovane Jeanne e il quarantacinquenne Paul, si incontrano: lontani dalla realtà circostante, si scontrano nella frenesia di una passione senza futuro. È Ultimo Tango a Parigi, il film scandalo che ha consacrato Bernardo Bertolucci a Maestro del cinema italiano. Il quartiere dove si svolgono le scene d’interno è quello di Passy, nel 16° arrondissement di Parigi: la sua raffinatezza si mantiene ancora oggi intatta nel tempo. A due passi dalla Tour Eiffel e dalla piazza del Trocadero, Passy si caratterizza per la sua imponente architettura e come punto di partenza per un tour culturale della città: dal Museo Marmatton, per gli appassionati di impressionismo, alla Città dell’Architettura e del Patrimonio; dalla casa dove visse lo scrittore Balzac (rue Raynouard), alla Fondazione Le Corbusier.

Buenos Aires con “Tango Nudo”, di Leonard Schrader (1990) - Buenos Aires, 1920. Sotto le mentite spoglie di Alba, Stephanie sbarca a Buenos Aires con l’intenzione dare alla sua vita una seconda chance. Si ritroverà tuttavia promessa sposa di un gestore di bordello e coinvolta in una straripante passione con il ballerino di tango, Cholo. Che si balli tango o meno, Buenos Aires è il suo santuario, riconosciuto tra i beni Unesco nel 2009. La sua anima si rintraccia tra i barrios più antichi in cui persistono le contaminazioni che questa città ha assunto in sé: nella feria domenicale di San Telmo, nel Cementerio di Recoleta, nel Teatro Colon, nel quartiere di origine genovese di Boca e in Plaza de Mayo dove ogni giovedì pomeriggio si ritrovano le mamme dei Desaparesidos per ricordare i propri figli scomparsi.

Formentera con “Lucia y el Sexo”, di Julio Medem (2001) - Nel film che ha lanciato l’attrice spagnola Paz Vega, la sessualità è una dimensione dell’essere, un modo per riappropriarsi della propria vera natura ed entrare in contatto con quella dell’altro. Formentera “un pezzetto di roccia che galleggia, come una zattera", con i suoi colori cristallini, le sue spiagge e il suo sole illumina e riscalda costantemente il film. Ma l’isola si racconta anche attraverso i suoi fari: partendo da quello di Barbaria, icona del luogo e dello stesso film - sullo sfondo della sequenza in cui Lucia corre in motocicletta - si potranno visitare anche quello di La Mola, il più antico e il più alto e quello del porto di La Savina, primo e l’ultimo ricordo che conserverete di questa zattera galleggiante.

San Francisco con Basic Instinct, di Paul Verhoeven (1992) - La perversa relazione tra il detective Nick Curran (Michael Douglas) e la scrittrice Catherine Tramell (Sharon Stone) è al centro di “Basic Instict”, un thriller che scandaglia le fantasie più contorte e viziose dei protagonisti, scavando nel loro passato. Il film è stato girato tra le inconfondibili salite e discese di San Francisco e camminando lungo Montgomery Street non sarà difficile trovare proprio la porta di casa di Nick Curran. Senza dimenticare le spiagge californiane: per passeggiare sulla stessa sabbia dei protagonisti del film sarà necessario raggiungere Garrapata State Beach, poche miglia a sud di San Francisco.

Isole Fiji con “Laguna Blu” di Randal Kleiser (1980) - Richard ed Emmeline (Brooke Shields) sono i due unici giovani superstiti di un naufragio. Rifugiatisi su una meravigliosa isola tropicale, impareranno a crescere da soli, vivendo immersi nella natura circostante e nei cambiamenti dei loro corpi. Sullo sfondo la natura incontaminata dell’arcipelago delle Fiji, nel cuore del Pacifico: Turtle Island, 500 acri di terra, vegetazione rigogliosa e mare cristallino pronti ad accogliere non più di 28 persone per una lussuosa, indimenticabile vacanza d’amore.

Madrid con “Le età di Lulù” di Bigas Luna (1990) - Ossessione, condanna, continua espiazione: questo il senso della carnalità per Lulù (Francesca Neri) che si muove in una Madrid cupa, parco giochi delle sue fantasie.La capitale spagnola e la sua vita notturna accolgono e accontentano chiunque voglia visitarli e viverli: dal quartiere centrale Malasaña, vicino Plaza de Dos de Mayo, culla della movida madrilena degli anni ’80 con numerosi locali e pub con musica dal vivo, a Calle Huertas, la zona più affollata, con locali aperti fino al mattino; da La Latina, vicino a Plaza Mayor, ricco di tapas e ristoranti, ideale per una cena ed un cocktail pre serata, a Chueca, la “Soho” di Madrid, il quartiere gay che affaccia sulla Gran Via, un’oasi spumeggiante nel cuore della città.

Londra con “Eyes wide shut”, di Stanley Kubrick (1999) - Bill (Tom Cruise) e Alice (Nicole Kidman) sono i protagonisti dell’ultimo lavoro di Stanley Kubrick, che tanto fece parlare di sé per la vischiosità delle scene e dei temi trattati. In maniera più o meno inconsapevole, la coppia si trova infatti coinvolta in strani incontri e rituali sessuali: il sesso è mistero, attrazione, in alcuni momenti anche incubo. La vicenda si svolge tra le vie di una cupa New York, ma per ritrovare i luoghi della pellicola bisogna muoversi a Londra, dove è stato interamente girato: per le strade di Soho potrete divertirvi a riconoscere alcuni scorci che si intravedono nel film. Per vedere gli interni del “Club Sonata”, entrate al Madame JoJo’s, in Brewer Street.

In Sicilia con “Malèna”, di Giuseppe Tornatore (2000) -  Sicilia, anni Quaranta: Renato è un dodicenne innamorato di Malèna (Monica Bellucci), la donna più bella e desiderata del paese che, per sopravvivere alla fame e alla miseria durante la guerra, è costretta a concedersi ai personaggi più in vista della zona. L’unico ad amarla in maniera sincera è proprio Renato, che la spia, la insegue, la sogna. Il calore e la passione del giovane si rispecchiano nei colori e nei paesaggi siciliani di Siracusa, Ortigia e Noto, dove il film è stato girato: semplici e maestosi allo stesso tempo, antichi e irresistibili.

Praga con “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, di Philip Kaufman (1988) - Tomáš, Tereza e Sabina: un triangolo di passioni, tradimenti, perdono e gelosie sullo sfondo della rivoluzione del 1968 a Praga e la sua successiva repressione russa. Il film è "L'insostenibile leggerezza dell'essere", trasposizione cinematografica del romanzo di Milan Kundera. In ricordo di quegli anni di oppressione, Praga conserva ancora oggi il Muro di John Lennon simbolo della pace e della libertà a cui i giovani praghesi inneggiavano durante il passato regime comunista. Ma Praga esige anche una tappa per ammirare l’orologio astronomico e aspettare che allo scoccare dell’ora i 12 personaggi, posti sopra il quadrante, si animino; per passeggiare tra le tombe disordinate del cimitero ebraico all’interno dello Josefov (il ghetto); per passeggiare lungo il maestoso ponte Carlo, dalle mille storie e leggende occulte.

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