Natura ed esotismo

Zanzibar, l’isola delle spezie

Nell’Oceano Indiano, lussureggiante di vegetazione, con spiagge candide e mare turchese, è uno degli ultimi paradisi esotici del mondo

29 Gen 2025 - 06:00
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Zanzibar è uno degli ultimi paradisi esotici del mondo e questo è un ottimo periodo per andarci: nell’Oceano Indiano, a 6 ° sotto l’equatore, circondata dalla barriera corallina, acque turchesi e natura lussureggiante, Zanzibar oggi come un tempo è conosciuta come l’“isola delle spezie”. In realtà il suo nome è Unguja, ma viene chiamata col nome dell'omonimo arcipelago al largo delle coste dell'Africa orientale, di cui è l'isola principale.

MARE DA SOGNO E ATMOSFERE ESOTICHE - Le sue spiagge chilometriche di arena finissima e candida hanno ben pochi uguali al mondo e i suoi fondali con una straordinaria barriera corallina piena di vita sono un vero e proprio paradiso per snorkeling e sub. Una cornice unica e primordiale per una vacanza al mare indimenticabile. Il fascino, unico, di Zanzibar non risiede solo nel mare e nella natura ma anche nella sua storia antica, nell’esotismo del suo nome evocatore di storie e personaggi mitici, nelle vicende – anche terribili, come il traffico degli schiavi - delle quali fu al centro nei secoli passati. Un’isola nell'oceano, ma non sperduta, dato che si trova a circa 20 miglia dalla costa africana, ad est della Tanzania, di cui fa parte. Chi può concedersi una vacanza più lunga può fare tappa anche in Tanzania, in uno dei suoi grandi e ben attrezzati parchi naturale ideali per safari fotografici. Un’altra esperienza indimenticabile! 

IL TOUR DELLE SPEZIE - Lo Spice Tour è una tappa obbligatoria per chi vuole conoscere Zanzibar e si snoda in folte foreste dove si trovano le piantagioni da cui si ricavano da tempo immemorabile decine di spezie diverse: chiodi di garofano, cannella, vaniglia, pepe, noce moscata, zenzero… Durante la visita si scoprono le loro proprietà e i loro i loro usi, dalla salute alla cucina dalla bellezza ai riti scaramantici e bene augurali. Una sapienza antica di cui gli abitanti di Zanzibar sono depositari e che condividono volentieri con i visitatori.  Il tutto avviene con l’accompagnamento da una piccola folla di ragazzini che raccolgono dagli alberi le spezie e ve le fanno odorare e assaggiare, e con il gran finale in un profumatissimo mercatino fra palme e banani, dove è inevitabile fare provviste di spezie. Per partecipare a uno Spice Tour basta rivolgersi al Resort in cui si alloggia o alle agenzie di Zanzibar.

LA FORESTA DI JOZANI - Fra le meraviglie naturalistiche di Zanzibar c’è il Parco nazionale di Jozani Chwaka Bay, a sud dell’isola, che tutela la Foresta di Jozani, nell'entroterra, e la laguna di Chwaka Bay. Oltre 2500 ettari di foresta tropicale, quella di Jozani è l'unica foresta tropicale sul livello del mare dell’isola e l’unica foresta indigena rimasta. Simbolo (e curiosità per i turisti, che le possono vedere muoversi agilmente fra gli alberi) di questa parte ancora incontaminata dell’isola è la dispettosa scimmia Red Colobus, originaria proprio di Zanzibar, una tra le più rare specie di scimmia rossa che era a rischio estinzione fino a una decina di anni fa. Grazie a un progetto di conservazione oggi si contano quasi 6000 soggetti.  Jozani è un bellissimo mosaico di habitat differenti, con la macchia che degrada fino alla laguna di mangrovie di Chwaka Bay.

I DELFINI DI KIZIMKAZI - Imperdibile una tappa a Kizimkazi. Nota anche coma la “Baia dei mille delfini”, si trova a sud dell’isola. Nel piccolo paese che le dà il nome si trova la più antica moschea di Zanzibar, risalente al XII sec. A bordo delle tipiche imbarcazioni dei pescatori si raggiunge il largo, dove si può provare l’emozione di osservare da vicino i delfini (e magari di nuotarvi in mezzo). Il momento migliore è di prima mattina. Ci si può fermare sulla sua piccola spiaggia interrotta da affioramenti di rocce coralline per prendere il sole, fare il bagno e snorkeling e anche fare immersioni rivolgendosi ai pochi resort della zona. 

IL FASCINO COLONIALE DI STONE TOWN - Parte antica e cuore della capitale Zanzibar City è una tappa obbligatoria per chi fa un viaggio a Zanzibar. La caratterizzano un dedalo di vie e piazzette, fiancheggiate da alte case con elaborati portali riccamente intagliati e colorati principalmente di turchese. Qui si trovano moschee, mercati, botteghe e gli hotel storici dell’isola, fra cui l’affascinante Emerson Spice, dalla cui terrazza si gode il più bel tramonto della città. Di grande fascino, Stone Town è un tuffo in atmosfere coloniali e levantine e un’occasione per fare shopping. Mercanteggiare è d’obbligo, anche nel caratteristico mercatino di Forodhani che i Masai allestiscono al calar del giorno lungo le rive del mare, nei giardini antistanti la House of Wonders, palazzo fatto costruire ne 1883 dal sultano Barghash. Di fronte a Stone Town si trova Prison Island, un tempo isola-prigione e ora visitabile. Vi si trova una bella spiaggia di sabbia candida dove fare il bagno ed una riserva dove vivono indisturbate tartarughe giganti.

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