© Ufficio stampa | Cibiana, Messner Museum
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Dal “Trono del Padreterno” all’antico santuario delle “anguane”, misteriose divinità acquatiche
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Cortina d’Ampezzo è la meta ideale per una vacanza estiva all’insegna della scoperta di un territorio vasto e ricchissimo di arte, natura e bellezza. La centralità della sua posizione permette infatti di raggiungere in giornata luoghi d’incanto, per lo più sconosciuti e tutti da scoprire.
Tantissimi gli itinerari fra borghi artistici e natura, da percorrere a piedi o su due ruote, partendo dalla Conca Ampezzana alla scoperta della bellezza delle Dolomiti Venete Unesco. Eccone alcuni.
Vinigo di Cadore - Si scopre ad esempio Vinigo di Cadore, paese del comune di Vodo di Cadore, conosciuto anche come "Terrazza delle Dolomiti", grazie alla sua posizione dalla quale si può ammirare un panorama mozzafiato. Fu il primo centro abitato della valle del Boite, piacevole meta per una passeggiata alla scoperta della Chiesa di San Giovanni Battista, edificata nel 1500 e successivamente ampliata nel 1700, riconosciuta come monumento nazionale sotto il controllo della Soprintendenza di Venezia, per la ricchezza artistica e culturale custodita al suo interno.
Cibiana - Non può mancare una visita a Cibiana di Cadore, vero e proprio museo all’aperto con i suoi più di 50 murales dipinti sulle facciate delle vecchie abitazioni. Noto come "il paese che dipinge la sua storia", Cibiana si racconta attraverso queste opere, volute nel 1980 dal Osvaldo Da Col, presidente della Pro Loco, e Vico Calabrò, noto pittore locale, con lo scopo di ridare vitalità alla località e conservare la memoria delle tradizioni di un tempo.
Il Laghetto delle Tose - Da non perdere i famosi “tabià senza tempo” della Val di Zoldo, gli antichi fienili delle frazioni alte di Fornesighe e Coi, e una rilassante passeggiata al Laghetto delle Tose: un angolo naturalistico e archeologico di rara bellezza.Si tratta dell’area archeologica e termale di Làgole, dove le sorgenti di acqua termale, definite “minerali-bicarbonato-solfato-alcalino-terrose”, si riversano nel grazioso laghetto delle Tose.
L'intera area presenta un ambiente geologico particolare, costituito di strati gessosi, grotte, inghiottitoi, parte dei quali sono attualmente coperti dalle acque del lago.
Le misteriose “anguane” - Ma non finisce qua: a rendere ancora più interessante questo luogo sono alcune scoperte archeologiche riconducibili all'epoca preromana o romana. Un santuario di origine paleoveneta si ergeva infatti tra le sorgenti minerali e tutt’oggi vi si trovano testimonianze. La leggenda narra che il santuario era il luogo utilizzato dalla popolazione dell’epoca per le richieste di guarigione alla divinità sanatrice, abitato da entità oracolari acquatiche, denominate anguane.
Il Trono del Padreterno - Non manca di certo lo sport nei dintorni della Regina delle Dolomiti: dal sentiero n.101 che porta alle Tre Cime di Lavaredo, alla più impegnativa risalita alla cima del Monte Antelao, la seconda cima più alta del patrimonio UNESCO con i suoi 3264 m. E ancora la risalita alla cima del Monte Pelmo, chiamato anche el Caregón de 'l Pareterno ("il Trono del Padreterno"), per la sua forma particolare dovuta ad un ampio circo glaciale. Fu la prima montagna delle Dolomiti ad essere scalata, e una volta in vetta regala un panorama mozzafiato sul gruppo del Civetta, della Moiazza e le vallate circostanti.
Per maggiori Informazioni: www.dolomiti.org - www.cortina.dolomiti.org