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In Trentino la bella estate di Mezzano, a suon di musica

Concerti in tutta sicurezza in un magnifico borgo tra le Dolomiti, celebre per le sue artistiche cataste di legno

22 Lug 2020 - 06:00
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© Ufficio stampa

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L’estate di Mezzano di Primiero, Borgo Bello d’Italia in Trentino all’ombra delle Dolomiti, risuona di musica e la musica è d’ispirazione anche per alcune fra le più spettacolari cataste di legna che si fanno arte nel percorso di Cataste&Canzei, che per la sua originalità ha reso famoso questo piccolo borgo montano. 

Nonostante il forzato annullamento, dovuto al Covid, del Trentino Music Festival realizzato negli anni scorsi in collaborazione con la Music Academy di New York, che da tempo aveva scelto l’incanto del Primiero per tenere i suoi corsi estivi internazionali (e che ora è bloccata oltreoceano), non si è voluta far mancare  la tradizionale programmazione di Mezzano Romantica, giunta alla 10° edizione. Ed ecco quindi, anche se in versione necessariamente rivista, una serie di appuntamenti cameristici, teatrali e corali di grande interesse, a confermare l’offerta culturale estiva che Mezzano ha sempre proposto negli ultimi anni e che non poteva mancare nemmeno in questa imprevedibile situazione.

Un piacevole cartellone - Il cartellone, organizzato dal Comune di Mezzano e affidato alla direzione artistica di Francesco Schweizer, ha preso il via il 10 luglio. Il prossimo appuntamento, per la musica da camera, sarà venerdì 31 luglio, quando il diciannovenne pianista tedesco Jakob Aumiller, talentuoso studente del Conservatorio di Trento, già premiato in numerosi concorsi, presenterà un impegnativo e coinvolgente programma spaziando fra le più significative composizioni di Beethoven, Chopin, Rachmaninof e Prokovief. Una serata teatrale sarà invece proposta giovedì 6 agosto: in scena lo spettacolo dal titolo “Ciò che non può morire mai”, con l’autore e attore Claudio Tomaello e il chitarrista Stefano Bonato. Si tratta di un percorso musicale e narrativo all'interno del mondo delle fiabe, alla scoperta delle loro origini, del loro linguaggio e della loro inestimabile potenza di cambiamento. La narrazione musicale condurrà gli spettatori attraverso fiabe provenienti da diverse tradizioni, rivelando quale sia l'ingrediente segreto dell'Amore.  

Agosto con Mozart - Sabato 22 agosto si avrà la straordinaria occasione di ascoltare il Quartetto di Venezia (Andrea Vio e Alberto Battiston al violino, Mario Paladin alla viola, Angelo Zanin al Violoncello),fra i più noti a livello internazionale, che si esibirà in un concerto di  musiche di Mozart, Wolf e Brahms. Ultimo appuntamento, sabato 5 settembre, con musiche di Martucci e Brahms, eseguite da un’altra formazione cameristica di grande prestigio, l’Hèsperos Piano Trio, formato da Filippo Lama al violino, Stefano Guarino al violoncello e Riccardo Zadra al pianoforte. 

Cataste&Musica – Gli spettacoli di Mezzano Romantica possono essere l’occasione per andare alla scoperta di circa trenta monumentali cataste artistiche di legna, Cataste&Canzei. Unica nel suo genere, la rassegna inanella negli angoli più suggestivi del paese stupefacenti e fantasiose cataste artistiche di legna, nate dalla tradizione della gente di montagna di accatastare in bell’ordine la scorta di legname per l’inverno. Fra i temi che hanno ispirato gli artisti, la musica non poteva che avere un ruolo da protagonista, in un borgo che – pur essendo piccolo- la ama e la promuove ad alti livelli. Ed ecco così la Fisarmonica in tensione che pare una stella e Montagna in-canto che ricopre una triste cabina elettrica in cemento con centinaia di legnetti, pazientemente incastrati a regalare un magistrale intarsio che racconta la poesia della montagna. Un gioco di immagini e di parole che alludono alla seduzione per l’occhio e per l’orecchio, in un sodalizio tra paesaggio e musica. 

Le Alpi più romantiche - Così, sullo sfondo di cime maestose, campanili svettanti, alberi secolari, prati fioriti e fieri cervi danzano le note dello spartito. O ancora, Bosco e Boschieri, evocativa installazione in legno dedicata all’emigrazione dei boscaioli del paese in Francia nel Dopoguerra. I boschieri sono rappresentati  quando dopo cena, stanchi ma sereni, intonavano il Rosario, che si chiudeva in modo struggente con il Salve Regina. Per questo, ogni giorno alle 20.00, viene diffusa la versione originale di questa preghiera, cantata nel medesimo modo con cui veniva intonata in passato dai vecchi del paese. 

Per maggiori informazioni: www.mezzanoromantica.it

 

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