Un celebre itinerario tra le vette più emozionanti delle Dolomiti, da sciare e da godere
di Nadia Baldi© ufficio-stampa
Una vacanza superba quella che porta il nostro viaggiatore ai piedi del Sella per cimentarsi in uno degli itinerari bianchi più spettacolari, in grado di regalare un tocco di onnipotenza a chiunque domini il maestoso massiccio dolomitico; durante le risalite ci si affaccia a panorami straordinari, circondati da punte rocciose, fitti boschi innevati, e, se il cielo è terso, il paesaggio alpino si estende davanti all’osservatore a perdita d’occhio.
Circa 26 chilometri di discese, quattro passi (Gardena, Campolongo, Pordoi, Sella), quattro valli (Val Gardena, Val Badia, Val di Fassa, Val di Fodom) e tre province (Bolzano, Trento, Belluno), un unico skipass e 6 ore a disposizione per compierlo comodamente. Per il primo approccio il consiglio è di partire dalla Val Gardena (www.valgardena.it), ma qualsiasi località toccata dall'itinerario sciistico va bene, considerato che si ritorna sempre sci ai piedi al punto di partenza. Prima di tutto decidiamo se percorrere il Sellaronda in senso orario o antiorario, seguendo le frequenti indicazioni lungo il percorso, distinte per colore, che è arancione per il senso orario e verde per quello antiorario. Si può anche allargare il giro inserendo qualche discesa a latere, tipo la Porta Vescovo a Arabba, la Marmolada, la Saslong, o la Valle Stella Alpina a Colfosco.
Accompagniamo dunque il nostro viaggiatore dalla Val Gardena verso il Sellaronda in senso orario: da Selva si sale al Passo Gardena con la seggiovia Costabella e la telecabina Dantercepies. Segue una lunga, tranquilla e panoramica discesa sino a poco prima di Corvara dove la seggiovia Borest conduce, in discesa, sino in paese. Poi la cabina Boè accompagna alla partenza di una bella pista rossa fino al Campolongo. Adesso la seggiovia a sei posti e una bellissima pista ci portano fino ad Arabba, dove ci sganciamo gli sci per fare 200 metri a piedi e prendere l’impianto, che sia la telecabina Porta Europa o il Funifor per Porta Vescovo. Una breve sciata e poi un riposo panoramico sulle seggiovie quadriposto coperte Fodom e Lezuo, nella zona del Passo Pordoi. Inizia poi una lunga pista, che dai 2395 m del Sas Becè giunge fino ai 1715 metri di Pian Frantaces. Ancora una risalita con la telecabina Pradel - Rodella e con la seggiovia Cavazes - Grohmann e ci si lancia nella discesa semplice ma lunga, sino alle seggiovie Piz Seteur – Sole e Fungeia, per rientrare a Selva.
Se abbiamo ancora energie da spendere la Saslong, pista da coppa del mondo, ci aspetta per una discesa da brivido: si parte dai 2.249 metri del Ciampinoi e si arriva dopo 3.446 metri a Santa Cristina in Val Gardena, con un dislivello totale di 839 metri ed una pendenza media del 24%, con punta massima del 56,9%. Solo per sciatori esperti.
A questo punto il rientro in hotel sarà all’Adler Balance per il meritato riposo, dove un team di esperti (medici, terapisti, massaggiatori) riuscirà a dare conforto sia agli sciatori per l’affaticamento muscolare, sia agli accompagnatori anche non sportivi che accusino da tempo stanchezza e malesseri da routine quotidiana: gestione dello stress, depurazione, dimagrimento e nutrizione, prevenzione con diagnostica, ortopedia funzionale (con uno specialista ortopedico e traumatologo) e medicina estetica sono i programmi utili per ridare salute e benessere al nostro viaggiatore (www.adler-balance.com). In questa terra le tradizioni ladine si riconoscono anche nel piatto: per apprezzarle al meglio, senza che la tipicità prevalga su bontà e genuinità, è utile sedersi alla tavola di Armin Mairhofer, lo chef stellato che, mentre il nostro viaggiatore si gode comodamente il tramonto rosa sul massiccio del Sella, impegna i fornelli con ingredienti selezionati di altissima qualità, per cucinare ad esempio una zuppa di fieno e fiori di montagna, tagliolini di farina abbrustolita, chateaubriand cotto sotto vuoto a bassa temperatura con funghi raccolti sopra i 1500 metri. Squisito.
Al risveglio si potrà optare per una giornata di sci più leggero nel grande comprensorio del Dolomitisuperski – www.dolomitisuperski.com) oppure se affrontare il Sellaronda Verde, giro antiorario. In quest’ultimo caso si parte sempre da Selva; si sale verso il Passo Sella con la telecabina Ciampinoi per poi scendere verso Plan de Gralba, poi tre seggiovie - Piz Seteur, Città dei Sassi, Sasso Levante – e discesa verso sinistra in direzione di Canazei. Una lunga ed emozionante discesa porterà sino al rifugio Lupo Bianco da cui si risalirà con la telecabina Pian Frataces - Gherdecia e la seggiovia Saas Becè. Paesaggio incantato. Una pista sul versante opposto alla seggiovia, ripida inizialmente, poi dolce, ci porta in paese ad Arabba e dopo qualche passo a piedi le seggiovie Burz e Le Pale riportano in quota per riscendere al Passo Campolongo. Eccoci in Alta Badia. Una suggestiva discesa nel bosco approda a Corvara. Da qui grazie alle seggiovie Borest e Sodlisia, alla telecabina Plans - Frara e poi alle seggiovie Val Setus e Cir si potrà fare l’ultima entusiasmante discesa sulla pista Cir fino a Selva.