© Ente del Turismo | Altopiano Paganella. Ph Luca Catalano Gonzaga
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Sulla neve fresca oppure dentro cascate di ghiaccio. Ma anche volando sulle valli o pedalando sulla neve
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In Trentino le esperienze invernali, che scatenano emozioni e mettono in circolo l’adrenalina, sono di casa: si può provare tutto questo immersi in ambienti davvero unici per la loro bellezza. Che si affronti un fuoripista nella neve polverosa, o si piantino le piccozze nel ghiaccio vivo di una cascata gelata, la premessa è muoversi con la necessaria prudenza e il giusto equipaggiamento nell’ambiente invernale.
Sulla neve in piena libertà, per lasciare la propria traccia sui pendii, ma in modo responsabile e consapevole: ecco l'essenza dell'esperienza del freeride. Una volta usciti dai tracciati il contatto con la natura raggiunge i massimi livelli e il silenzio della neve fresca e polverosa viene interrotto solo dal rumore leggero della propria scia. Vera e propria capitale del freeride nelle Dolomiti è San Martino di Castrozza. Le Pale di San Martino sono un luogo ancora selvaggio, dove è facile trovare condizioni di neve ideale. Qui, per vivere il freeride in sicurezza, è nato il progetto #weridesafe che segnala le zone più adatte per spingersi fuori pista e assaporare, in sicurezza, il brivido della powder. Tra i percorsi consigliati dalle Guide Alpine locali c’è il Boschetto Tognola, un'esperienza facile e alla portata di tutti in una zona che offre diverse possibilità grazie alla variabilità dei pendii; la Val Cigolera è per chi ama le discese divertenti ma non troppo impegnative, mentre la discesa della Rosetta è riservata ai più esperti alla ricerca di emozioni forti.
Sul Col Margherita, sopra Passo San Pellegrino in Val di Fassa, raggiungibile comodamente in funivia, si trova il primo Freeride Park del Trentino, monitorato da personale qualificato. Tra le discese più interessanti anche alcune classiche nel Gruppo del Sella, in Val di Fassa, come la Val Lasties e la Val Mesdì. Il Ghiacciaio Presena e le montagne maestose che lo circondano a corona (Mandrone, Maroccaro, Cima Venezia, Pisgana), sono tra le più note e apprezzate dai freerider di tutta Europa grazie all’esposizione, all’altitudine e alla morfologia del terreno. L’itinerario più noto è senza dubbio la Discesa del Cantiere: oltre un chilometro di dislivello che dall’arrivo della cabinovia Presena a 3.000 metri porta nella parte alta della Val Presena e, con vari cambi di pendenza, alcuni ripidi ed entusiasmanti, riporta verso il Passo Tonale. Anche il Canale del Diavolo o il Canale del Dito, sono discese tra le più gettonate e tutte comodamente raggiungibili con la telecabina e brevi dislivelli da superare utilizzando le pelli di foca.
In inverno, la vela del Kite, disciplina che in estate si pratica su mari e laghi più ventosi, diventa un mezzo per risalire le piste senza troppa fatica, rinunciando persino agli impianti. Per provare questa esperienza unica e imparare a padroneggiare il Kite tra le raffiche impetuose in quota, si deve salire al Passo Tonale dove opera la Nikite Snowkite School. I neofiti possono iscriversi al corso di avviamento, mentre chi lo ha già provato, potrà cimentarsi con i corsi di perfezionamento. A disposizione un pianoro con un campo scuola per i principianti e un pendio più impegnativo per i rider più esperti. Per questi sono organizzate anche giornate di esplorazione backcountry, tra salite e rapide discese, spinti solo dalla forza del vento.
Il termine tecnico è bushcraft, parola composta dai termini inglesi bush (bosco) e craft (capacità). È una pratica che permette di imparare i metodi di sopravvivenza in aree boschive o comunque naturali, utilizzando unicamente le risorse disponibili in questi ambienti. Senza nessun aiuto artificiale quindi, men che meno elettronico e/o meccanico, o alcun utensile disponibile nella vita di tutti i giorni. Per imparare a cavarsela contando solo su sé stessi nella natura selvaggia: ad esempio imparando ad accendere il fuoco con un acciarino e altri materiali naturali, a costruire un riparo d’emergenza in grado di isolare sufficientemente dal freddo della notte. Una sfida che diventa ancora più interessante e affascinante in inverno, quando il gelo e la neve complicano questa esperienza che, comunque, viene fatta in compagnia di esperte guide alpine nella natura della Val di Sole.
Per maggiori informazioni: www.visittrentino.info