© Ente del Turismo | Terme di Rabbi
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L'equilibrio psicofisico passa da Comano, Caderzone, Peio, Rabbi, Levico e Pozza di Fassa
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Le fonti termali del Trentino sono ricche di proprietà benefiche e terapeutiche per il trattamento di numerose patologie. Oggi la proposta delle sei storiche località si arricchisce di nuovi percorsi finalizzati allo stare bene e a conseguire un benessere psicofisico a contatto con la natura sul territorio, tra camminate, abbraccio degli alberi, attività di respirazione e meditazione nei boschi.
Oggi la nuova frontiera dei sei centri termali di eccellenza del Trentino, specializzati nella cura di patologie specifiche e convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale, è rappresentata dalla prevenzione: prendersi cura di sé per acquisire uno stato di benessere psico-fisico che riduca il rischio di malattia. La nuova proposta termale del Trentino, ai poteri scientificamente validati delle acque termali e alla professionalità degli operatori, aggiunge ora i contesti naturali di pregio delle diverse stazioni, dal clima, all’aria salubre, al silenzio rilassante dei boschi dove praticare numerose attività a contatto con la natura.
Terme di Pejo - Le tre sorgenti termali di Peio, che sgorgano ai piedi del Monte Viòz, sono note fin dal XVII secolo. Quella della fonte alpina è caratterizzata da un'acqua oligominerale leggera dalle proprietà diuretiche, utile per la cura della calcolosi renale. Dall'antica fonte scaturisce, invece, un’acqua medio minerale ferruginosa utile per la cura delle anemie; infine quella della fonte medio minerale, effervescente naturale e con un alto contenuto di anidride carbonica, efficace per la cura dell’apparato digestivo, del fegato, della calcolosi biliare e dell’ipercolesterolemia. La proposta delle Terme di Pejo si basa su percorso strutturato su quattro mattinate pensate per sfruttare al meglio le energie ricettive del corpo umano, ognuna con un riferimento ai quattro elementi naturali fondamentali - Fuoco, Terra, Acqua, Aria - e a quattro divinità femminili di diverse culture.
Terme di Rabbi - Si narra che l’illuminata imperatrice Maria Teresa d’Asburgo, colei che introdusse l’istruzione primaria obbligatoria dai 6 ai 12 anni in tutto l’impero di Austria e Ungheria, tenesse sempre a portata di mano una bottiglietta di acqua della Fonte di Rabbi. Ricca di sali, acidula, ferruginosa, sodica, e con una concentrazione assai elevata di anidride carbonica l’acqua che sgorga dalle rocce nella valle alpina del Gruppo del Cevedale, nel settore trentino del Parco nazionale dello Stelvio, era ed è un vero “elisir naturale” efficace anche oggi nella cura delle malattie artroreumatiche, di quelle vascolari-circolatorie, otorinolaringoiatriche, negli stati di anemia e anche per combattere la cellulite. Le Terme di Rabbi e il Parco Nazionale dello Stelvio collaborano da anni per proporre agli ospiti un vero e proprio centro benessere naturale a cielo aperto - a partire dai grandi boschi di abeti presenti nella valle - che affianca i trattamenti e le terapie tradizionali, ovvero bagni termali, percorso Kneipp, inalazioni e aerosol, cura idropinica, massaggi e fisioterapia, lutoterapia e trattamenti estetici. Questa nuova formula per rigenerarsi si chiama Park Therapy, un insieme di attività all'aria aperta e a contatto con la natura, finalizzate a migliorare il proprio stato di benessere psico-fisico da svolgere sui due percorsi immersi nel bosco.
Terme di Caderzone - L’acqua delle Terme di Caderzone – Borgo salute, sgorga dalla fonte di S. Antonio ed è classificata come oligominerale ferruginosa, con oligoelementi significativi come litio e selenio. È indicata nella cura di diverse patologie dell'apparato respiratorio, di vasculopatie periferiche, insufficienza venosa e linfatica degli arti inferiori e disturbi circolatori, delle affezioni dermatologiche e osteoarticolari. Una delle novità è l’inserimento tra le proposte delle Terme di Caderzone – Borgo salute, di alcune attività del programma Dolomiti Natural Wellness. Un invito a muoversi, respirare, ascoltare e meditare in luoghi suggestivi tra radure, verdi prati che precedono le vette rocciose e boschi secolari. Tra le attività proposte i bare feet trail, camminate a piedi nudi per un pieno contatto con la “madre terra”, il natural Kneipp nell’acqua del fiume Sarca, l’abbraccio agli alberi per migliorare la concentrazione, i tempi di reazione, la depressione, il natural walking, invece, per il metabolismo generale oltre a regolarizzare la frequenza cardiaca.
Terme di Comano - Non è leggenda che la sorgente fosse nota già in epoca romana e lo attestano i ritrovamenti di celle termali e condotte in terracotta. L'acqua bicarbonato calcio magnesiaca di Comano, centro dermatologico d’eccellenza in Europa, è indicata nei trattamenti delle affezioni cutanee e nella cura e prevenzione delle infiammazioni croniche delle vie aeree e dei disturbi allergici. I bagni nell'acqua termale sono una terapia naturale e priva di effetti collaterali soprattutto per la psoriasi, la dermatite atopica e gli eczemi di adulti e bambini, con risultati che durano nel tempo senza il supporto di farmaci. Un grande parco di 14 ettari di prati fioriti, piante secolari, corsi d’acqua, laghetti e sentieri, circonda il Grand Hotel Terme di Comano, un luogo senza tempo in cui riconnettersi con la natura per riscoprire sé stessi e ritrovare il proprio equilibrio psicofisico. È qui che prendono vita le nuove proposte “Terme di Comano Natural Wellness”, tra attività di movimento all’aria aperta ed una serie di servizi selezionati per garantire agli ospiti un soggiorno di puro benessere.
Terme di Levico e Vetriolo - L’Acqua Forte e l’Acqua Debole sono due acque minerali ferruginose che sgorgano dalle montagne del Lagorai sovrastanti la Valsugana, la prima destinazione al mondo certificata per il turismo sostenibile secondo i criteri del Global Sustainable Tourism. Attraversando giacimenti metalliferi si caricano di minerali come ferro, solfati, rame, arsenico che producono un’azione sedativa sul sistema nervoso, in particolare l’Acqua Forte. Dalla sorgente sul Monte Panarotta viene convogliata fino allo stabilimento delle Terme di Levico e Vetriolo per essere utilizzata a scopo terapeutico e curare in maniera naturale le affezioni legate allo stress e all’ansia, problematiche ginecologiche e artroreumatiche, oltre alle malattie delle vie respiratorie e alle malattie dermatologiche. L’intero territorio della Valsugana si presta a esperienze e attività all’insegna dello star bene che danno forma a percorsi di benessere a contatto con la natura che comprendono sì la salute, ma pongono attenzione anche ad altre dimensioni come il piacere del respiro, il recupero delle energie psicofisiche, combattere lo stress coinvolgendo tutti i cinque sensi.
Terme Dolomia, Pozza di Fassa – Le rocce sedimentarie del Bellerophon del Gruppo dei Monzoni sono tra le più antiche e più nascoste delle Dolomiti di Fassa. Attraversando questo e i successivi strati l’acqua sgorga infine ricca di minerali come calcio, magnesio e fluoro. Quella del “bagn da tof” di Alloch a Pozza di Fassa è ancor più preziosa: è l'unica acqua sulfurea del Trentino e con una composizione particolarissima, solfureo-solfato-calcico-magnesiaca-fluorata. Alle Terme Dolomia si utilizza soprattutto per percorsi riabilitativi motorii successivi a importanti traumi articolari e muscolari di atleti e sportivi in primis, ma non solo. A percorsi, bagni, fanghi, fienoterapia e trattamenti fisioterapici si aggiungono le attività proposte nei pacchetti settimanali o brevi (3 giorni). Per esempio il pacchetto “Sport e Benessere”, un soggiorno di tre o più notti dedicato allo sportivo, prevede presso la struttura termale diverse attività e trattamenti: fango e fieno terapie miorilassanti, percorsi riabilitativi motorii nell’acqua termale, bagno termale effervescente e in vasca idromassaggio, trattamenti fisioterapici e massaggi sportivi per decontrarre i muscoli in tensione, emulsioni all’Arnica in caso di dolori muscolari.
Per maggiori informazioni: www.visittrentino.info