© Ufficio stampa | Via Valeriana
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Leggendari, spirituali, storici, culturali, esperienziali, di comunità e lungo le vie d’acqua: il territorio si scopre camminando
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Il cammino è l’essenza del turismo slow. Camminare per vivere profondamente il territorio, per respirarne la cultura, conoscere tradizioni, assaporare luoghi unici, incontrare persone. Viaggiare a passo lento, attraverso rotte più o meno note, regala un’esperienza autentica e consapevole. Qualsiasi sia la motivazione: immergersi nella storia, seguire le tracce di un personaggio, ritrovare se stessi, stabilire il contatto con la natura. Ecco 7 cammini, che saranno presentati nei dettagli a Agritravel Expo, la Fiera dei Territori e del Turismo Slow che si terrà a Bergamo dal 4 al 6 aprile prossimi.
CAMMINI LEGGENDARI: NEI LUOGHI DI CARLO MAGNO - Un cammino che prende il nome da un’antica leggenda: è il caso del Cammino di Carlo Magno proposto dai Cammini amici della Via Valeriana. Si narra che Carlo Magno, lungo il suo percorso di conquista, costringesse alla conversione i signori locali che abitavano i castelli e facesse costruire numerose chiese per celebrare le sue vittorie, a volte anche sopra i ruderi dei castelli distrutti. Il cammino, nato dall’idea di Antonio Votino e Andrea Grava, segue le tracce del personaggio storico e prende il via da Bergamo, attraversa i comuni lungo il fiume Serio, le Valli d’Argon, la Val Cavallina, la Val Borlezza, la Valle Camonica (in provincia di Brescia, dove tocca il Parco delle incisioni rupestri di Foppe di Nadro e quello di Naquane a Capo di Ponte, nel 1979 primo sito UNESCO in Italia), la Val di Sole e la Val Rendena fino a Carisolo in Trentino. Ampliato negli anni, oggi misura 225 km e conta 12 tappe. Il percorso, unidirezionale e di media difficoltà, si snoda per la maggior parte lungo la mezza costa dei rilievi montani, anche se presenta qualche salita impegnativa. L’altimetria varia, infatti, da tappa a tappa, partendo dai 380 metri slm di Bergamo Città Alta per arrivare ai 1800 metri circa di Passo Tonale.
CAMMINI SPIRITUALI: L’ALTA VIA DELLE GRAZIE - Ricca di luoghi di culto, dalla lunga tradizione religiosa, l’Italia si esplora anche attraverso i cammini spirituali, vie di fede e pellegrinaggi, da riscoprire anche in occasione del Giubileo 2025. Nello spazio della Diocesi di Bergamo, oltre alle altre iniziative, verrà presentata anche l’Alta Via delle Grazie, un cammino di 271 km nel cuore orobico della Lombardia. Nato da un’idea di Gabriella Castelli e Giovanni Battista Merelli, dopo l’esperienza di Santiago de Compostela, condivide con il famoso cammino uno stile che lo contraddistingue: l’accoglienza volontaria dei pellegrini. Lungo le 13 tappe, conventi, monasteri, centri parrocchiali e case famiglia aprono le porte per ospitare i pellegrini trasformando l’esperienza del cammino in occasione di relazione e condivisione. Lungo il percorso si incontrano ben 18 Santuari Mariani, ma la spiritualità si intreccia e si arricchisce a sua volta della dimensione naturale e culturale dell’esperienza.
CAMMINI D’ACQUA: A PIEDI E IN BICICLETTA LUNGO L’ADDA - Camminare lungo un torrente, ascoltare il suono dell’acqua, raggiungere un lago e sedersi a riva, immergere i piedi nell’acqua gelida per sentire refrigerio, stupirsi difronte al fragore di una cascata. Le vie d’acqua offrono infinite varietà di paesaggi ed esperienze da vivere a contatto con la natura. Tra tutte le proposte del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano inserite all’interno del 12° censimento de “I Luoghi del Cuore”, c’è anche il Sentiero lungo l’Adda, che da Villa d’Adda permette di raggiungere Crespi d’Adda, in provincia di Bergamo. Sia il sentiero che la pista ciclabile si snodano lungo il corso del fiume permettendo di godere di paesaggi di grande bellezza naturalistica. Non solo, il percorso permette anche di attraversare luoghi simbolo della storia lombarda come il traghetto Leonardesco ad Imbersago (LC), il villaggio operaio Crespi d'Adda e la Centrale Edison Carlo Esterle.
CAMMINI NELLA STORIA: LA VIA FRANCIGENA TOSCANA - Camminare nella storia, percorrere strade antiche e snodi strategici, tornare indietro nel tempo per rivivere in epoche passate. Molti sono i cammini storici che attraversano l’Italia e tra questi di particolare fascino è la Via Francigena, che per ben 394 km si snoda lungo la regione Toscana. Un itinerario in 16 tappe percorso nei secoli da pellegrini, mercanti, santi e viaggiatori che ancora oggi emoziona chi lo percorre. La Via Francigena Toscana ha inizio nei boschi della Lunigiana, tra l’Appennino Tosco-Emiliano e le Alpi Apuane, attraversa la Versilia e scende lungo la Piana di Lucca per arrivare nelle Terre di Siena e più in là fino alla Val d’Orcia. Sempre in Toscana ci si può immergere nella storia percorrendo la Via Lauretana Toscana, direttrice etrusco-romana, percorsa nel Medioevo dai pellegrini che si dirigevano a Loreto. L’itinerario di 5 tappe si estende per 114 km, dalle Crete Senesi alla Valdichiana, dal centro medievale di Siena, Patrimonio Unesco, fino a Cortona.
CAMMINI DI COMUNITÀ: IL CAMMINO DELLE TERRE SOSPESE - Il turismo lento e il cammino come modalità privilegiata per conoscere il territorio sono centrali anche per il circuito Cittaslow, che è presente ad Agritravel Expo con diversi comuni d’Italia. Tra questi c’è anche il piccolo borgo di Grumes in Trentino Alto Adige, punto di arrivo della quarta tappa del Cammino delle Terre Sospese. Un percorso di 90 km che attraversa la Val di Cembra unendo paesi, frazioni e masi che appaiono appunto “sospesi nel tempo”. Camminando si scoprono paesaggi sempre nuovi, addentrandosi anche lungo rotte meno note che permettono di entrare in contatto con la cultura e l’identità genuina del posto. Un’esperienza che diventa anche progetto di comunità, perché promuove uno sviluppo più sostenibile del territorio, preferendo una mobilità dolce e un turismo lento.
CAMMINI ESPERIENZIALI: NELLA PENISOLA DEL SINIS IN SARDEGNA - Sempre più ricercati sono i viaggi che permettono di vivere esperienze autentiche e immersive nel territorio, per entrare in contatto con la natura e la comunità locale. Esplorare una destinazione camminando permette proprio di entrare nell’essenza del posto ed è questo anche l’obiettivo di Sinis, your secret experience in Sardinia, un club di prodotto che comprende dieci aziende che vogliono promuovere la Penisola del Sinis, in provincia di Oristano. “Vivere esperienze extra-ordinarie che stupiscono e meravigliano, in contatto autentico con i luoghi e con i suoi abitanti” è lo slogan che racchiude questa filosofia. Le aziende si occupano di ambiti diversi, tra cui: agricoltura, trasformazione di prodotti, ricettività e ristorazione, team building, artigianato, educazione e sostenibilità ambientale, ma tutte concorrono alla creazione di itinerari esperienziali e inclusivi, anche personalizzabili. Il Sinis è un paradiso naturale che racchiude ecosistemi rimasti intatti: paesaggi di acqua marina e laguna, saline e stagni, dune di sabbia e spiagge luccicanti grazie ai granelli di quarzo che le compongono. Ed è proprio qui che si sviluppano alcuni dei principali cammini riconosciuti e promossi dalla Regione sarda con il programma “Noi camminiamo in Sardegna”: Cammino 100 Torri, la Via dei Santuari ed altri ancora. Itinerari che si sviluppano lungo la costa o nell’entroterra, attraverso piccoli borghi e villaggi autentici, tradizioni di un tempo e mestieri artigianali, flora e fauna del territorio, che è parte anche di un’area marina protetta.
CAMMINI CULTURALI: AL MONASTERO DI BORUTTA - Tra gli itinerari tematici che attraversano l’Italia, forse la categoria più numerosa è quella rappresentata dai cammini culturali, che attraversano luoghi ricchi di storia, arte, spiritualità, natura. Il borgo di Borutta in provincia di Sassari, in Sardegna, ne è un esempio. Il suo territorio conserva i resti di oltre trenta nuraghi e di dieci tombe di giganti. Centro romano e poi bizantino, per tutto il Medioevo ha giocato un ruolo di primo piano grazie alla posizione strategica del suo altopiano. Il cuore di Borutta, meta di pellegrinaggi, è il Monastero benedettino di San Pietro di Sorres, uno dei più importanti esempi di architettura romanica in Sardegna. Risalente all’XI sec, la cattedrale è stata sede vescovile per circa 500 anni e nel 1894 è stata proclamata monumento nazionale italiano. Al suo interno si trova la Biblioteca benedettina, specializzata in bibliografia religiosa, con un patrimonio librario di circa 70.000 unità tra cui anche molti esemplari unici. Il Monastero di Borutta è soprattutto crocevia di itinerari di immensa bellezza che si snodano, sotto lo slogan istituzionale “Noi camminiamo in Sardegna”. Il cammino di Santu Jacu e le Basiliche di Nostra Signora del Regno di Ardara, di San Pietro di Sorres a Borutta e della Santissima Trinità di Saccargia di Codrongianos: tre meraviglie romaniche che racchiudono al loro interno l’anima dell’Isola, la cultura e l’identità di un popolo, il cammino della fede e della devozione di una comunità.