In bicicletta, in moto o in auto sulle colline per andare oltre i luoghi comuni
di Nadia BaldiUn viaggio alternativo nei dintorni di Firenze ci porta intorno alla città, ad apprezzare l’atmosfera magica delle colline fiorentine a piedi, a bordo della bici o della moto o anche comodamente seduti in auto, lasciando per una volta da parte il gomitolo di strade medievali e rinascimentali della città dei Medici.
Di buon mattino si prende la strada SGC che porta a Pisa, la Firenze-Pisa-Livorno, fino ad Empoli e poi si seguono le indicazioni per Vinci. La strada sale leggermente mentre ci si immerge nella natura del Montalbano, fra cipressi, vigneti e oliveti, segnati da caratteristici terrazzamenti in pietra a secco. Per queste strade ci si imbatte spesso in ciclisti (anche professionisti di fama internazionale) e motociclisti in cerca di libertà. Il fascino di questi luoghi meravigliosi per il paesaggio che si gode, viene anche dall’aver dato i natali a Leonardo da Vinci, che qui trascorse l’infanzia nella casa di Achiano e maturò le prime ispirazioni per i suoi studi e per le opere pittoriche. Nel museo Leonardiano a Palazzo Guidi, in posizione dominante, sono esposte le varie anime di Leonardo, tecnologo, architetto, scienziato, pittore, attraverso i suoi scritti, molti modelli delle sue opere e attraverso le sue macchine e le sue più famose invenzioni (www.museoleonardiano.it). Non solo: a Villa del Ferrale di Vinci, in un unico spazio espositivo, si trova (in dimensioni reali 1:1) l’opera completa del Leonardo pittore sotto forma di riproduzioni ad altissima definizione (www.leonardounamostraimpossibile.it).
Il nostro viaggiatore non potrà resistere alla sosta gastronomica a base di bruschette con l’olio nuovo (l’extravergine di oliva viene franto in queste settimane), pane senza sale, salumi come la finocchiona, il prosciutto toscano, la selvaggina, i pecorini freschi da abbinare al miele di castagno, tutto da accompagnare con un buon vino come il Carmignano Docg riserva dell’azienda Piaggia ed il Vin Santo di Carmignano Riserva della Tenuta di Capezzana, prodotti proprio in queste colline.
Per una gita rilassante ci si dirige verso Settignano, passando dal viale Gabriele D’Annunzio: su uno dei colli più belli di Firenze fu fondato nel II secolo d.C. il borgo dedicato all’imperatore Settimio Severo, antica culla di artisti e poeti amata da Boccaccio, D’Annunzio e Mark Twain. Qui tra l’altro, alla Casa del Popolo, debuttarono i Litfiba nel 1980. La vista spettacolare su Firenze ne fa un luogo romantico dove poter passeggiare in due in assoluta pace.
Di nuovo in moto il nostro viaggiatore passerà da Poggio Gherardo, da Maiano, fino a raggiungere Fiesole, per fermarsi al monastero di San Francesco, proprio sulla vetta della collina del paese. Qui l’atmosfera è mistica pur essendo a due passi dal centro abitato che brulica di turisti in ogni stagione. La cittadina ha origini etrusco-romane che si svelano visitando l’area archeologica con le terme e il teatro romano, palcoscenico di frequenti eventi musicali e teatrali. Il tramonto da qua merita una pausa contemplativa. Con un po’ di tempo a disposizione sarebbe interessante vedere il Museo Civico, il Museo Archeologico ed il Museo Bandini. Imperdibile la visita alla Villa medicea detta di Belcanto, una delle meglio conservate e fra le più antiche della famiglia fiorentina (info su www.comune.fiesole.fi.it).
Per la cena il nostro viaggiatore ha ampia scelta. Oltre alla fiorentina, che va gustata sicuramente alla Buca Lapi (www.bucalapi.com), bisogna provare Da’ Pescatore: il pesce viene cucinato in maniera eccellente (http://dapescatore.com). Suggestivo per l’affaccio sull’Arno è il Caffè dell’Oro, con cucina toscana ricercata e reinterpretata dallo chef stellato Peter Brunel (http://www.lungarnocollection.com/it/caffe-delloro), mentre per una cena in un luogo indimenticabile c’è il ristorante stellato Il Palagio, ambiente raffinato, con piatti originali preparati dal cuoco dell’anno Vito Mollica (www.ilpalagioristorante.it).
Al risveglio l’itinerario porterà il nostro viaggiatore alle altre ville della famiglia De’ Medici che, insieme ad altri giardini medicei in Toscana - per il totale di 14 -, sono Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2013: sono dimore di campagna, defilate rispetto alla vita cittadina rinascimentale, ma comunque eleganti, di rara bellezza architettonica e posizione unica. Subito fuori Firenze si trova la Villa di Careggi, che per volere di Lorenzo il Magnifico divenne la sede dell’Accademia Neoplatonica; molto grande il giardino all’italiana a cui si aggiunse il giardino all’inglese in epoca ottocentesca; curiosa la grotticina, un vero e proprio capriccio architettonico manierista.
Procedendo su strade poco trafficate verso Scarperia, nel Mugello, si raggiungerà il Castello del Trebbio, una costruzione realizzata sopra ad una fortificazione medievale, di cui mostra ancora l’imponenza. Non distante e sempre appartenente al circuito mediceo è il Convento di Bosco ai Frati, che venne riedificato su volere di Cosimo De’ Medici, presso il cui museo è conservato il magistrale Crocifisso ligneo di Donatello; e poi il Palazzo dei Vicari nel centro di Scarperia, sede del Vicario appunto, carica ricoperta numerose volte da membri della famiglia De’ Medici e di famiglie amiche, di cui la caratteristica facciata riporta i tanti stemmi. Una delle residenze preferite da Lorenzo De’ Medici era però la villa di Cafaggiolo, soprattutto per il soggiorno estivo; era dotata di un “barco murato”, ovvero una riserva di caccia che accoglieva animali anche rari. Questa villa-fortezza si trova al momento in fase di restauro (info su www.mugellotoscana.it).
Il nostro viaggiatore può così tornare a Firenze, dove potrà ritemprarsi al Portrait Firenze, una dimora di lusso affacciata sull’Arno in centro storico, con il vantaggio di essere in uno dei luoghi più belli al mondo e al contempo in posizione strategica per uscire velocemente dalla città (www.lungarnocollection.com/it/portrait-firenze).