Capitale a due ruote

Roma: un raccordo anulare per le bici

Un percorso di grande fascino subito fuori porta

23 Gen 2014 - 09:00
 © tgcom24

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Si chiama Grande Sentiero Anulare e non va confuso con il GRA, il trafficatissimo Grande Raccordo Anulare di Roma, percorso ogni giorno da moltissimi automobilisti. Il Sentiero è invece un percorso ciclabile attorno alla Capirtale che mostra una faccia della città sconosciuta ai più. Il suggerimento viene da Viagginbici.com il magazine che racconta percorsi in bicicletta adatti a tutte le gambe.

Il GSA - E' un percorso di circa 50 km che permette di pedalare un giorno intero esplorando boschi, colline, prati, alvei fluviali, per approdare di tanto in tanto in ville storiche e zone archeologiche tra le più belle al mondo. Non si tratta dunque di un tour in bicicletta qualsiasi ma di un cicloviaggio attorno alla città eterna.

PIRAMIDE CESTIA – Trattandosi di un percorso ad anello, si può partire da qualsiasi punto. Il più agevole è la Piramide Cestia, che può essere raggiunta da molte e diverse zone di Roma per mezzo di treni o metropolitane, che in alcuni giorni ed orari consentono anche di viaggiare con la bici al seguito. Da questo punto si pedala lungo le mura Aureliane, si passa sotto il cosiddetto "monte dei cocci" (la più antica discarica conosciuta, composta interamente di frammenti di anfore romane), si gira dietro l'ottocentesco Mattatoio di Testaccio e si scende sulla banchina sinistra del Tevere, sul lato opposto a quello dove passa la pista ciclabile. Il motivo di questa scelta è dovuto al fatto che così facendo si passa vicino ai resti del porto fluviale di Ripa ed alla Cloaca Maxima, oltre a godere di un punto di osservazione migliore, dall'Isola Tiberina a Castel Sant'Angelo. Ogni tanto si dovrà prendere la bici in spalla per ricongiungersi nuovamente al percorso. Si passerà per Villa Borghese e poi si arriverà a Villa Ada dove, attraversando rigogliosi boschi di alberi ad alto fusto, la sensazione di trovarsi in centro a Roma sarà completamente svanita.

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LA CICLABILE DELL'ANIENE - Costeggia il secondo fiume di Roma, più piccolo e nascosto, arriva al medioevale Ponte Nomentano. Il tracciato segue ancora la riva del fiume e inoltrandosi in zone semiselvagge, per quanto a poca distanza dall'abitato, raggiunge il nodo stradale di Ponte Mammolo. Da qui all'area del Parco dell'Appia Antica dovrebbe esserci la ciclabile di viale Palmiro Togliatti, della quale purtroppo sono stati realizzati solo due tronconi non comunicanti, così da obbligare i ciclisti ad una deviazione attraverso zone idilliache ed altre variamente degradate.

Al termine della lunga traversata verso sud, e superato il quartiere "monstre" di Tuscolano, la fatica sarà premiata dalla visione dell'acquedotto romano al Parco degli Acquedotti. Qui si offrono diverse possibilità per il rientro verso la Piramide Cestia: o la via Appia Antica, "Regina Viarum" degli antichi romani, o il Parco di Tor Fiscale e la Valle della Caffarella, con i suoi templi pagani convertiti in chiese (Sant'Urbano), i suoi ninfei (Ninfeo di Egeria), le cisterne romane e le tombe a colombario (tempio del Dio Redicolo), dalla quale si esce a ridosso delle catacombe di San Callisto e della chiesa del Domine Quo Vadis.

Per fare rientro alla Piramide si passerà anche per le Terme di Caracalla e il Circo Massimo. Ulteriori informazioni, tracce GPS/KML, varianti, fotoracconti ed altro sono sul sito del GSA: http://gsaroma.wordpress.com/

© dal-web

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